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Le lezioni sono finalmente finite. Non ho seguito nemmeno per un secondo l'ultima. I miei pensieri erano incentrati solo e solamente sulla mia strategia per pedinare Shawn. 

Sono stanca di sentire le solite cose. Sono stanca di non poterlo aiutare. Sono stanca di essere sempre messa da parte. Forse mi metterò in mezzo ai guai, ma almeno ne varrà la pena.

-El, sei pronta?- Io e mia cugina siamo esattamente davanti all'armadietto di Matt, quello più vicino all'uscita.

-Si.- Rispondo sicura.

-Non hai un po' di paura? Voglio dire... Ti ha sempre messa in allerta per certe cose.- Dopo che le ho raccontato tutto non fa altro che essere paranoica. Forse non dovevo dirle niente.

Assolutamente no, è mia cugina, non posso, non devo nasconderle nemmeno una minima cosa.

-Un po' si. Ma non è questo il punto. Kat, voglio scoprire qualcosa.- Lei mi scruta con i suoi occhi verdognoli. Stringe le labbra e inizia a guardare in basso, per poi sospirare.

-Capisco. Promettimi che al minimo pericolo scapperemo via.- 

-Te lo prometto.- Lei mi sorride, poi sposta lo sguardo verso la porta d'uscita.

-Ellie, è uscito!- Mi giro e lo vedo scendere le scale della scuola. Afferro mia cugina per un braccio e la trascino verso di lui.

Camminiamo senza farci notare, ma ad un certo punto qualcuno ci ferma.

-Ellie!- No Colton, ora no, ti prego.

-Colton ora non posso parlare.- Dico cercando di superarlo con pochi risultati.

-Perché? Che succede?- Mi prende le braccia.

-Devo scoprire una cosa. Se non ti dispiace parliamo domani.- Mi libero della sua presa.

Perfetto, l'ho perso di vista.

-Da quando parli con Haynes?- Forse ho dimenticato un piccolo dettaglio.

-Ti dispiace parlarne dopo? Non mi sembra il momento.- Lei alza gli occhi al cielo.

-E' andato verso il parcheggio.- Alzo un sopracciglio.

-Come...- 

-L'ho seguivo con lo sguardo mentre parlavi con il tuo "amico".- Sbuffo. 

-Ne parleremo, te lo prometto, ma dopo tutto questo.- Preciso. 

-Ok, ora andiamo.- Ci incamminiamo verso la macchina di Kat. Quando entriamo, attendiamo che Shawn passi per poi seguirlo.

-Sei...-

-Se mi chiedi se sono sicura di quello che sto facendo ancora una volta giuro che urlo, e non con un normale tono, in stile Lydia di Teen Wolf.- Spalanco gli occhi, leggermente stanca di sentire quella frase. Lei, cogliendo il paragone, ritorna a guardare la strada senza parlare ulteriormente. Il tragitto non dura molto, infatti dopo pochi chilometri arriviamo in una specie di magazzino abbandonato. Senza dubbio sembra l'inizio di un film horror.

-Conosco questo posto. Era una specie di covo per una banda pericolosa.- Mi manca il respiro. Shawn fa parte di questa banda?

-Dici che..?- Lei si gira di scatto.

-No, assolutamente no. Aveva abbandonato tutti i giri pericolosi.- Risponde sicura.

-Magari è stato costretto a rimanere.- Cerco varie ipotesi nella mia testa, senza trovarne una appropriata.

-Entriamo e scopriamolo.- Alza le spalle facendo un respiro profondo. Usciamo lentamente dalla macchina, facendo meno rumore possibile. Seguiamo la stessa strada che ha preso Shawn, fino ad entrare nella struttura. Proseguiamo verso una luce, finchè non sentiamo delle voci. Afferro Kat per un braccio facendola abbassare e facendole segno di stare in silenzio. 

Vedo tre uomini oltre a Shawn. Uno è molto alto è piuttosto robusto, l'altro esattamente il contrario. L'ultimo è seduto su una poltrona e maneggia... Un coltello. Deglutisco appena mi accorgo di chi si tratta. John.

-Allora caro Shawn, ti ho convinto?- A fare cosa esattamente?

-John te l'ho detto. Non correrò più, mai più.- Correre? In che senso?

-E' un peccato, davvero. Dovrò per forza fare qualcosa per farti cambiare idea. Che dici Liam, è più appropriato un incidente ad Emily o una bella chiacchierata con quella ragazza... Ellie.- Dice tutto questo con un ghigno sul viso.

-Non osare prov...- Shawn stringe i pugni.

-Come scusa? Come ti stavi rivolgendo al tuo capo?- John si alza. Ha un espressione sul volto tutt'altro che gentile e amichevole in questo momento.

-Ah giusto, mi sono dimenticato di chiamarti come si deve... Pezzo di merda.- Stringe la mascella. In meno di un secondo gli arriva un pugno sulla guancia. Vedo del sangue uscire dalla sua bocca. 

Shawn ti prego non fare l'eroe.

-Devo per caso ricordarti chi ha il coltello dalla parte del manico?- Lo guarda male.

-Posso sempre denunciarti alla polizia.- 

-Io lo saprei in mezzo secondo e ti ucciderei, per poi uccidere anche la mia cara compagna.- Uccidere?

-Non toccare mia madre stronzo!- Gli arriva un altro pugno, ma stavolta allo stomaco. Cade per terra. Mi viene da piangere.

-Perfetto. Allora lasciamo fuori la mammina.- Si abbassa per guardarlo negli occhi. -Che mi dici della ragazza?- 

-Ti ho detto che non sa nulla, non metterla in mezzo.- Ringhia.

-Non mi importa se sa qualcosa, mi importa se te tieni a lei, e vedo che è così, o mi sbaglio?- Shawn rimane in silenzio. 

-Vedo che ho trovato il tuo punto debole. Tu provi qualcosa per lei giusto?- Shawn lo guarda male. -Che carino! Sarà un piacere parlare con lei.-

-Non osare toccarla, mi ha sentito?- Prova ad afferrargli il colletto, ma John gli tira una ginocchiata.

-Partecipa a quella corsa o la ragazza soffrirà.- Quando finisce la frase, lui e gli altri due escono in modo decisamente teatrale, lasciando Shawn a terra. Io faccio per alzarmi, ma mia cugina mi blocca. 

-Cosa vuoi fare?- La guardo con le lacrime agli occhi.

-Aiutarlo.- Mi libero dalla sua stretta e corro verso Shawn. Quando arrivo davanti a lui spalanca gli occhi.

-Ellie che ci fai tu qui?- Mi guarda sorpreso. Io non rispondo, mi butto tra le sue braccia. All'inizio non fa niente, dopo un po' ricambia la stretta.

-Ho avuto paura che ti facessero del male.- Dico staccandomi da lui e guardandolo negli occhi. Lui afferra il mio viso tra le mani.

-Non devi preoccuparti per me.- Mi scruta attentamente.

-Dobbiamo andare via di qui, potrebbero tornare.- Annuisco. Lo aiuto ad alzarsi.

-Ti fa male?- Gli chiedo toccandogli la guancia. Lui trasalisce. 

-No.- Lo guardo annoiata.

-Smettila di fingere.- 

-Ok, fa male.- Sorride. 

-Shawn!- Mia cugina ci raggiunge. Si mette a controllare ogni singola ferita. Sembra una mamma preoccupata.

-Anche tu qui?- Lei allontana le mani da viso di Shawn per poi alzarle in segno di difesa.

-Mi ha convinta lei.- Mi indica. Io rido.

-Veramente ti sei convinta da sola.- Rispondo. Senza rispondere, Kat si rivolge a Shawn.

-Comunque vieni da noi stasera, ok?-  Kat e le sue grandi idee parte uno.

-Non c'è bisogno.-

-Invece si, per una sera dovrai stare tranquillo.- Ordino io, non pensando un solo secondo a come potrebbe evolversi l'intera serata. Lui, sempre esitando un po', acconsente. 

-Ellie, tu vai in macchina con lui, va bene?- Annuisco. Lei si avvia verso l'esterno.

-Mi dovrai spiegare molte cose.- Dico di punto in bianco mentre camminiamo verso la sua macchina. 

-Credo sia giusto.- Ci guardiamo ancora per un po', poi lui mi prende la mano e mi porta fuori.

Questa sera saprò tutto.

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