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Qualche settimana dopo.

Ellie

Dopo un po' di tempo, grazie alle visite di Shawn, sono riuscita a convincermi di voler riprendere la mia vita in mano. Infatti, quasi da subito, ho cercato rientrare a scuola, ma mia zia mi ha consigliato di aspettare ancora un po' per riprendermi completamente, e così ho fatto.

Lo zio Evan, intanto, più e più volte mi ha ripetuto che per qualsiasi cosa potevo chiedere a lui e tutte le volte lo ringraziavo ma gli dicevo anche che per me aveva già fatto tanto. Mi aveva dato un tetto quando volevo scappare da mio padre e ora che lui non c'è più, mi sta letteralmente trattando come una figlia, cercando di farmi ridere nonostante anche lui soffra per il lutto.

Una mattina, con l'intento di andare a scuola, mi sono svegliata piuttosto presto e mi sono messa per un po'ad osservare il mio riflesso allo specchio.

Grossissime occhiaie, viso pallido e labbra completamente rovinate.

La verità è che non sto ancora bene, o forse sì, ma non meravigliosamente. Riesco ad andare avanti ma non sto ancora talmente bene da essere proprio felice dato che una parte di me nello specifico sta male. Ho perso un pezzo della mia vita per sempre e mi pento per averlo trattato male in tutti questi anni. Me lo sono "goduto" solo in questi mesi ma non come avrei dovuto e voluto. Ora non potrò più riabbracciarlo, mi resta solo il ricordo delle poco volte in cui siamo andati d'accordo.

Smettendo immediatamente di pensare per non tornare punto e a capo, mi butto subito sotto il getto della doccia e mi lavo con acqua fredda per riprendermi almeno in minima parte. Ho perso ben 3 mesi di scuola, devo darmi da fare se voglio ricominciare a vivere e non voglio diventare un'eremita.

Una volta uscita dalla doccia, mi vesto e cerco di coprire con il trucco i segni di questo brutto periodo. Miracolosamente ci riesco e non sembro affatto uno zombie ambulante.

Esco dal bagno e faccio colazione con latte e cereali. Stranamente nessuno è ancora sveglio, tranne Kat che appena sono uscita dal bagno è entrata per prepararsi.

Mangio con calma dato che dovrò comunque aspettare mia cugina e decido di accendere il telefono, cosa che è da parecchio tempo che non faccio.

Appena il display si illumina mi arrivano talmente tante notifiche che quasi si blocca. Effettivamente non lo accendo da mesi quindi è una cosa del tutto normale.

Controllo i vari messaggi trovandone molti che mi sono stati mandati per incoraggiarmi. Trovo perfino un messaggio del professore di lettere che cita un libro di cui non ricordo il nome.

Sorrido nel ricordare e nel leggere quanto per i miei amici io sia importante. Si sono preoccupati per me e sono stati in pensiero per tutto il tempo. Chissà come reagiranno nel vedermi viva e vegeta a scuola.

-Buongiorno Ellie!- Mia cugina corre verso di me e mi stringe da dietro.

-Lasciami o soffocherò!- Rido e lei mi lascia quasi immediatamente.

-Come stai? Hai bisogno di qualcosa?- Mi chiede sembrando ossessionata.

-Sto meglio e no, tranquilla. Ti prego non trattarmi come una malata terminale sennò ti picchio.- Entrambe ridiamo per la mia uscita poco delicata.

-Va beneeeeeee.- Prolunga la e finale facendomi sorridere. Mia cugina è unica cavolo.

-Non hai avvertito nessuno del mio ritorno?- Chiedo curiosa.

-No, tranquilla. Voglio vedere le loro facce sorprese e felici.- Le do un bacio sulla guancia.

-Grazie cugina.-

-Prego rossa del mio cuore.-

Mi siedo accanto a lei e chiacchieriamo mentre lei fa colazione.

Poi, un po' dopo, guardo il telefono e mi accorgo con dispiacere che siamo in ritardo. Avverto mia cugina che, scioccata per aver fatto così tardi, rompe la sua tazza preferita, ovviamente tirando tante di quelle parole scurrili che mio zio si alza arrabbiato con lei.

Magnifico.

Arriviamo a scuola correndo come mai prima d'ora e fortunatamente arriviamo quando gli altri stanno finendo di prendere il materiale per le rispetti e prime lezioni.

Facciamo tutto velocemente e corriamo in due classi diverse dato che lei ora ha chimica mentre io biologia.

Maledetti orari diversi.

Nella classe di biologia non c'è nessuno dei miei amici, ma comunque tutti si accorgono della mia presenza, in special modo la professoressa, e perdiamo mezz'ora della lezione perché la suddetta fa un discorso di "ri-benvenuto".

Mi sento leggermente al centro dell'attenzione.

Finita l'ora esco dalla classe e vado verso il mio armadietto trovando tutti.

Mi avvicino lentamente, sentendo una strana sensazione, un misto tra paura e agitazione. D'altronde non li vedo da mesi e ancora non sono al massimo della forma. Ho paura di apparire come una disadattata sociale.

Piano piano arrivo, e dalla mia bocca esce una sotto specie di saluto.

-El!- Emeraude mi corre in contro e mi stringe più forte che mai.

-Mi sei mancata tanto.- Mi sussurra all'orecchio.

-Anche tu.- Sorrido sulla sua spalla. Quando ci stacchiamo mi trovo davanti Matt, Tyler e Shawn, tutti che mi guardano con un sorriso che va da un orecchio all'altro.

Tyler si fa avanti e mi abbraccia per secondo.

-Pensavo fossi andata a Narnia.- È sempre il solito scemo, ma gli voglio comunque bene.

-Mi sei mancato anche tu Ty.- Scioglie l'abbraccio.

-Scusa, ma volevo sdrammatizzare.- Gli sorrido.

-Hai fatto bene.-

Dopodiché si avvicina Matt che, come gli altri mi stringe forte dicendomi che il nostro gruppo non era lo stesso senza i miei scleri.

Infine rimane solo Shawn. Tutti gli altri spariscono appena Matt si allontana da me.

Probabilmente vogliono lasciarci del tempo per noi.

-Ti vedo bene.- Shawn sembra leggermente impacciato. Tiene le distanze e la cosa mi spaventa un po'.

-Sto meglio.- Sorrido.

-Non mentirmi. So che non è così. Sei ancora in fase di guarigione.- Mi sembra quasi un medico, però ha ragione. Sono ancora "in cura".

-Hai ragione.- Ammetto.

-Io ho sempre ragione.- Mi guarda con uno dei suo famosi sguardi da seduttore il che mi porta a ridere dato che non mi deve affatto sedurre.

-Perchè ridi?-

-Sei buffo.- Improvvisamente si avvicina e mi sfiora la guancia.

-L'ultima volta...- Non gli lascio il tempo di finire la frase perché capisco benissimo cosa vuole dire. Mi catapulto sulle sue labbra e lo bacio. Lui, preso alla sprovvista, inizialmente sembra quasi contrario, ma poi mette le sue mani sui miei fianchi e capisco che è quello che vuole.

Ci baciamo con così tanta passione che quasi dimentico tutto e tutti. È come se non fossimo davanti a tutti nel corridoio della scuola.

Quando ci stacchiamo ci guardiamo per un secondo ed è cristallino che dopo questo bacio siamo ufficialmente tornati insieme.

Ciao a tutti!❤️ Questo capitolo non mi sembra un granché e non l'ho nemmeno riletto per bene, ma volevo comunque pubblicare. Stasera lo controllo e mi assicuro che sia tutto come avevo immaginato. Spero che vi piaccia.

Al prossimo capitolo!❤️

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