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*Quanto è figo Shawn? Aiutatemi a non morire perfavore.*

Sono passati un paio di giorni dall'appuntamento tra me e Shawn e ancora non realizzo che ha detto quelle parole. Ha detto "ti amo" e non è affatto una cosa da poco. Inutile dire che dopo che l'ha fatto non ho avuto tempo nè di respirare nè di rendermi interamente conto della situazione perché mio zio ha avuto la geniale idea di chiamarmi in quel preciso istante per farmi tornare a casa. Maledetto coprifuoco.

Quindi non sono riuscita a dirglielo e da quel momento ogni occasione mi sembra quella sbagliata, soprattutto perché, per colpa degli impegni scolastici, ci vediamo solo a scuola, e ovviamente solo nello sgabuzzino o in qualche classe della quale possediamo la chiave. 

Se Colton ci scoprisse, sarebbe la fine. Non solo per noi, ma per tutte le persone che hanno un rapporto con Shawn. John è veramente un uomo odioso. Come può rovinare la vita a un ragazzo come se niente fosse? Proprio non riesco a capirlo. Dev'esserci qualcos'altro sotto, ma Shawn non è intenzionato ad aprirsi ulteriormente sul loro giro.

Per quanto riguarda gli altri, mi farebbe comodo un sacchetto per vomitare. Magicamente, senza il minimo avviso, sembra di essersi catapultati in Come d'incanto. Manca solo che si mettano a cantare e veramente ritorno da dove sono venuta.

-Quindi, cosa si fa questo sabato?- Ed ecco che parte il dibattito che ogni mercoledì a mensa sento iniziare da parte di Emy. Qualcuno mi aiuti, perfavore.

-Io opterei per una festa! E' da tanto che non ne do una...- Propone Tyler con tono leggermente malinconico. E' proprio vero che ha dipendenza dalle feste.

L'ultima a cui ho avuto il grande disonore di partecipare è quella di una certa Chloe che è stata un paio di settimane fa e di certo non ne ho un bel ricordo. La padrona di casa ci ha spudoratamente provato con il mio ragazzo e il non poter intervenire mi stava uccidendo. Certo, lui cercava di liberarsene, ma lei, essendo sbronza, non mollava la presa. E' stata una brutta serata.

-Per me è ok.- Kat.

-Sarebbe perfetto.- Matt.

-Quanto sei intelligente amore!- Ed ecco che ritorna la commedia romantica.

-Per me è un no!- Esclamo a gran voce. Tutti mi guardano atterriti dalla mia risposta, come se non sapessero il perché del mio improvviso odio per le feste. 

-Andiamo El! Se inizia a fare schifo sloggiamo e optiamo per le solite cose, va bene?- Per solite cose Emeraude intende pizza e film a casa di Matt, che io non trovo poi così male. Stiamo sia tranquilli che insieme e inoltre io posso stare con Shawn e non fare il palo fra le varie coppiette.

-Va bene.- Sospiro rumorosamente e alzo gli occhi al cielo. Speriamo in bene.

Dopo la mia risposta la pace regna per soli 5 minuti, poi ha inizio il degrado.

-Cugina, non per allarmarti, ma Chloe ci sta ancora provando con il tuo ragazzo, tipo ora e proprio qui davanti.- Kat indica davanti a tutti noi e appena mi giro mi accorgo che sta veramente esagerando. La sua mano il questo momento vaga sulla gamba di Shawn e  le sue labbra sono estremamente troppo vicine alle sue. 

-Secondo me si sta eccitando.- Tyler non mi servono le tue considerazioni pervertite in questo momento. Mentre Emy da uno schiaffetto sul braccio del ragazzo, vedo Kat alzarsi, dirigersi verso la bionda e condurla fuori dalla mensa. Appena varcano la soglia della porta, provvedo ad alzarmi con il vassoio in mano e sedermi nel posto che si trova proprio dietro a Shawn, per poter parlare un po'. 

-Che ti stava dicendo?- Chiedo irritata senza nemmeno salutarlo.

-Ciao Shawn, come sta andando la giornata? Ellie! Bene a te?- Alzo gli occhi al cielo, anche se lui non può vedermi essendo girato di schiena.

-Ok, chiaro, però ora dimmi cosa ti diceva.- Ordino io stritolando la mia bottiglietta d'acqua.

-Gelosa Hunter?- Dice con tono saccente. Lo odio quando fa così. Mando giù un boccone di pasta.

-No, per niente.- Rispondo ovvia per poi torturare i poveri braccialetti che ho messo stamattina, cosa che sono solita fare quando mi sento a disagio.

-Si certo, allora io sono il più brutto della scuola.- Sorrido per la frecciatina che si è procurato da solo. Penso per bene alla risposta e poi sgancio la bomba.

-Menomale che ci dobbiamo nascondere allora! La mia reputazione andrebbe in frantumi.- 

-Simpatica, sul serio.- Risponde ironico.

-Ok, messaggio ricevuto. Comunque sabato andremo ad una festa...- Lo informo svogliatamente.

-Ellie, ricordi che devo fare quella corsa per John, vero?- Mi ero completamente dimenticata di questa cosa. Almeno non dovrò sorbirmi le ragazze che ci provano con lui.

-Quindi alla fine devi proprio farlo eh?- Gli domando, purtroppo conoscendo già la risposta.

-Per forza. Ma dopo dovrei pareggiare i conti ed essere libero. Sempre che vada tutto bene.- 

-In che senso?- Chiedo confusa per poi bere un sorso d'acqua.

-Non devi venire, per nulla al mondo, intesi?- Lo dice bruscamente, quasi come se nel vedermi morirebbe.

-Ma io...- Inizio, ma mi ferma subito.

-Devi promettermelo Ellie!- Sospiro.

-Ok.-  Ci andrò comunque.

-Oggi puoi uscire?- Chiede cambiando radicalmente sia il tono che il discorso.

-Penso di si, che piani hai?- 

-Vedremo. Ora torna dagli altri, Colton sta arrivando.- Sussurra infine. Mi alzo sbuffando mentre vedo anch'io il ragazzo entrare in mensa per arrivare poco dopo al mio tavolo abituale.

-Che ha detto?- Mi chiede Kat non appena mi siedo.

-Che sabato non può e che oggi pomeriggio ha intenzione di uscire.- Non lo dico esattamente con un tono felice e sereno. Mi preoccupa il fatto che lui non mi voglia alla corsa.

-Quanta felicità!- Risponde ironica lei.

-Shawn mi ha praticamente pregato di non andare alla corsa di sabato e io penso ci sia qualcosa sotto.- Emy sgrana gli occhi.

-Se sei preoccupata ci andremo senza che lui lo sappia. Non preoccuparti.- Mi dice la mora per tranquillizzarmi. In tutto questo Matt non ha alzato lo sguardo un secondo.

-Non penso sia una buona idea.- Finalmente lo sentiamo parlare, ma non come desidererei io. Con questa sua uscita mi sento ancora più dubbiosa e preoccupata.

-E perché mai?- Matt sta distruggendo completamente l'etichetta della bottiglia di plastica. C'è sicuramente qualcosa sotto, ora ne sono certa. Ovviamente il fatto che renda così tanto nervoso Matthew mi fa pensare solo a qualcosa di grande. Lui non è affatto conosciuto per far capire ciò che pensa così facilmente.

-Non importa. Forse è meglio che tu vada.- Si alza e se ne va senza degnarci di un ulteriore sguardo. Kat lo guarda stranita. Di certo non se lo aspettava.

-El, noi DOBBIAMO andare.- Ordina Kat.

-E lo faremo.- Rispondo sicura.


Ciao a tuttii! Dopo una settimana ecco un nuovo capitolo! E' leggermente più corto delle altre volte, ma non avete idea di cosa vi aspetta! Ovviamente scusatemi per eventuali errori. Al prossimo capitolo!



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