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Shawn

Certe cose anche se non le senti più, anche se pensi di averle totalmente rimosse dalla tua vita, anche se adesso non definiscono più la persona che sei, ti tormenteranno sempre, fino a che non impazzirai del tutto. E non lo dico tanto per dire. Per colpa delle scelte che ho fatto durante l'ultimo anno, mia sorella, mia mamma e persino i pochi amici che ho, sono in estremo pericolo. Per questo motivo mi comporto da stronzo. Se dovessi affezionarmi ad una qualsiasi persona differente a quelle a cui già voglio bene, manderei a puttane la sua intera vita, pezzo dopo pezzo. Mi sento già abbastanza in colpa per aver reso l'esistenza di mia sorella peggio di quella che già è mettendola in pericolo. Il bello è che colui che minaccia di rovinarla a tutte le persone a cui tengo vive proprio sotto il mio stesso tetto. Quell'uomo, pur di assicurarsi che io stia alle sue condizioni, ha fatto innamorare mia madre ed ora è il suo compagno. L'unica persona con cui ho parlato di questa situazione è Matthew. Solo lui. Il fatto è che certe cose le puoi dire solo a chi sai che le può capire, e lui, essendo indirettamente partecipe a tutto questo, è pienamente capace di aiutarmi. Spero solo che prima o poi tutta questa storia finisca. Voglio solo recuperare tutto quello che ho perso l'anno scorso, senza se e senza ma. Non voglio più dover assecondare ogni sua richiesta. Troverò abbastanza prove e lo manderò direttamente in carcere.

-Shawn?- La mia meravigliosa sorellina mi guarda con attenzione dalla porta del bagno. Probabilmente cerca di capire quali sono i miei problemi visto che sono le tre di pomeriggio di sabato io sono ancora in tenuta da notte. E per tenuta da notte intendo i pantaloni della tuta e basta.

-Dimmi cucciola.- Lei si strofina l'occhio, segno che ha appena finito il suo pisolino pomeridiano. Successivamente si avvicina e mi fa segno di prenderla in braccio.

-Fratellone, va bene tutto, ma con questo fisico non dovresti come minimo avere 30 ragazze?- Rimango completamente paralizzato.

-Hai 6 anni o 40?- Lei mi sfodera un sorriso dolcissimo, uno dei suoi.

-Shawn, io ho già un ragazzo, parlo sul serio.- Penso che mia mamma si sia scambiata con Amanda, perché non c'è altra soluzione a questo enigma.

-Semplicemente perché non ho conosciuto quella giusta.- Mento spudoratamente e mi sento in colpa da subito. Se solo dicessi la verità la metterei solo più in pericolo. Questo soprattutto perché chi mi ha minacciato è proprio al piano di sotto.

-Non ti credo.- Mi sbaglio o mia sorella è fin troppo perspicace?

-Va bene, mi cercherò una ragazza.- Mento ancora.

-Bene, bravo. Ora vado a mangiare.- Amanda golosona. La lascio andare ed in seguito mi metto una maglietta. Mi siedo tranquillamente sul letto col telefono in mano notando vari messaggi da parte di Matthew, alcuni da mia madre e uno da Ellie.

Ellie.

L'unica che sembra volermi aiutare fino in fondo. Ci sono momenti in cui vorrei darle retta, lasciarmi andare e soprattutto dimenticare per un momento le numerose preclusioni e raccontarle tutto. Sono sicuro che lei mi aiuterebbe. Non è come tutte le altre. Lei non parla con me per provarci. Lei parla con me per sapere cos'ho, e la cosa più brutta è che anche se ho incontrato una persona a cui importa sul serio di me, non posso raccontare niente. So che di lei potrei fidarmi ciecamente. Io con un solo sguardo le capisco le persone vere, le distinguo facilmente da quelle false. Ma non posso catapultarla in questa serie di casini. Non posso. Egoisticamente vorrei veramente il suo aiuto, ma non posso. E' orribile doverla trattare male, ma non posso fare altrimenti.

-Shawn, tesoro, posso entrare?- La voce di mia mamma mi fa completamente sussultare.

-Si mamma.- Entra lentamente nella stanza con una pila di panni lavati e stirati. Le voglio talmente tanto bene. Mi sento una merda ad averla resa partecipe delle mie stronzate. Sta con un uomo che non dovrebbe nemmeno conoscere, uno che è un assassino. E non posso dirle niente.

-Oltre a sistemarti questi, devi sapere che domani, siccome io e John non ci siamo, ho chiamato una mia vecchia amica che mi ha detto che avrebbe mandato suo nipote per mantenere Amanda. Inutile dire che dovrai darle una mano.- Finisce di dire tutto questo con l'affanno. Dev'essere stanca.

-Certo, a patto che stasera ti riposerai e farai cucinare me.- Alzo entrambe le sopracciglia.

-Tesoro non de- La interrompo.

-Ho già pensato a cosa fare.- Mi alzo e le do un bacio.

-Tranquilla, ti piacerà tutto.- Le sorrido. Lei mi da una carezza sul viso.

-Sono così fiera di te.- Se solo sapessi mamma, se solo sapessi.

Vado verso la cucina completamente inconsapevole su cosa preparerò.

Ciaoo! Scusate se questo capitolo è estremamente corto ma non ho avuto molto tempo per lavorarci. Lo rileggerò domani, quindi scusate per eventuali errori. Byee!❤

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