23-

154 12 2
                                    

Siamo in viaggio da circa mezz'ora e non riesco a capire nemmeno in piccola parte dove siamo diretti. Quello che so è che abbiamo superato ogni ristorante o locale di mia conoscenza, e questa cosa non mi rassicura per niente.

Muovo la gamba per l'agitazione, poi appoggio la testa al finestrino e inizio a perdermi nella musica che Shawn ha messo alla radio.

-Tutto bene?- Il moro mi guarda per un secondo, poi fissa nuovamente lo sguardo sulla strada.

Il suo finestrino è leggermente aperto, di conseguenza i suoi capelli castani sono mossi leggermente dal vento. Lo guardo con più attenzione e noto che continua a battere l'indice sulla parte superiore del volante.

Effettivamente, guardando ogni dettaglio dei suoi movimenti, si capisce che anche lui non è molto tranquillo. Probabilmente ha paura che quello che ha preparato non mi piacerà, ma si sbaglia. Non importa il posto, ma le persone con cui passi il tuo tempo, e devo ammettere che lui è una delle persone con cui preferisco stare.

-Certo.- Gli sorrido dolcemente nel tentativo di tranquillizzarlo. In seguito anch'io apro un po' il mio finestrino e di conseguenza i miei capelli iniziano a muoversi per il vento. Per muoversi intendo che ogni singolo capello mi finisce davanti agli occhi facendomi sicuramente apparire come la bambina di The Ring.

-Direi che su di te non ha un effetto tranquillizzante.- Ride lui indicando i numerosi ciuffi che si trovano sul mio intero viso.

-Grazie buon uomo, non l'avevo notato!- Lo prendo in giro per poi richiudere il finestrino.

-Buon uomo? Dove l'hai presa questa?- Inarca un sopracciglio guardandomi sia in modo confuso che in modo divertito.

-Non hai mai letto un libro se non hai mai sentito queste due parole!- Incrocio le braccia in segno di fierezza. Shawn non sembra un gran lettore, quindi su questo lo batto.

-Colpevole!- Alza una mano, poi scoppia a ridere. Io lo seguo a ruota per poi appoggiare nuovamente la testa sul finestrino.

-Ti da fastidio se... Ti tengo la mano?- Chiede imbarazzato. Che richiesta strana. Batte di certo ogni domanda che qualsiasi persona mi abbia mai fatto.

-No, fai pure.- Lui me la prende per poi metterle entrambe sulla mia coscia. Di colpo sembra calmarsi. Mi stupisco nel notare che il suo indice non colpisce più continuamente il volante e che il suo intero corpo sembra sciogliersi.

-Molto meglio.- Sul suo volto si fa strada un sorriso bellissimo, di quelli sinceri.

-Comunque siamo quasi arrivati.- Mi informa risvegliando la mia curiosità. Mi mordo la lingua per evitare di domandargli di nuovo dove siamo diretti. Ha detto che è una sorpresa e non voglio che si alteri o cose del genere.

Come ha detto, dopo poco parcheggia la macchina in un posto che non avevo mai visto prima. Una volta spenta la suddetta, scende velocemente e apre la portiera per farmi uscire.

-Che gentiluomo!- Esclamo. Lui sorride per poi prendermi per mano e iniziare a tirarmi per portarmi non so dove. Mi spinge per un bel po', fino a che non arriviamo in una specie di gazebo con al suo interno un tavolo imbandito di cibo e con sopra qualche candela ancora da accendere.

Ci fermiamo un secondo. Lui va ad accendere le piccole candele mentre io non posso fare altro che rimanere completamente paralizzata dallo stupore. Una volta che riesco a realizzare, noto che come vista da questa struttura c'è l'oceano. Non so se sia consapevole del fatto che amo il mare, ma anche in caso contrario, ha fatto centro.

-T-Ti piace?- Balbetta passandosi una mano fra i capelli. Guardo ancora con attenzione il tutto, stando attenta ad ogni piccolo particolare che non ho notato, come i petali di rosa sulla tovaglia e sul pavimento, come un orsacchiotto su una delle due sedie e come una chitarra.

-Tu suoni?- Chiedo curiosa. Ho sempre amato i musicisti e in generale la musica.

-Suono, canto, compongo... O almeno, ci provo.- Sorride timidamente per poi farmi segno di sedermi. Faccio come mi dice e dopo pochissimo, già mi ritrovo con del vino nel bicchiere e con degli spaghetti nel piatto.

-Premetto che non sono un gran cuoco.- Alza le mani in segno di resa. Io sorrido per la sua uscita alquanto fuori luogo.

-Lo sai che non avresti dovuto dire che sei stato tu a cucinare? Se il cibo non è buono tra di noi non potrà durare molto. Io sono la fan numero uno delle prelibatezze culinarie.- Lo prendo in giro, ma lui sembra non capire che sto giocando.

-Era solo un scherzo!- Sorrido e lui ricomincia a respirare.

Iniziamo a mangiare e tra una portata e l'altra parliamo del più e del meno con molte uscite romantiche da parte sua.

-Mendes, devo dire che mi hai stupito! Sei un cuoco nato!- Dico dopo aver mandato giù l'ultimo boccone di torta al cioccolato.

-Grazie, lo so!- Modestia a parte. E menomale che diceva di non essere un gran cuoco!

-Ora signorina, le canterò un pezzo di canzone che ho scritto apposta per lei.- Rido perché mi ha dato del lei ma rimango un attimo pietrificata dal fatto che mi abbia dedicato un pezzo di canzone.

Mi prende nuovamente la mano per poi farmi sedere su una coperta posta su un lato strategico del pavimento gazebo. Strategico perché da lì si vede benissimo la distesa d'acqua.

Si sistema anche lui per terra, prende la chitarra con dovuta attenzione ed inizia a strimpellare un po', finchè non parte con il testo.

I wanna follow her where she goes I think about her and she knows it
I wanna let it take control 'Cause every time that she gets closer

Ascolto con attenzione ogni singola parola e i miei occhi iniziano a diventare lucidi al pensiero che queste parole le ha scritte per me.

'Cause if we lost our minds and we took it way too far
I know we'd be alright, I know we would be alright
If you were by my side and we stumbled in the dark
I know we'd be alright, I know we would be alright

Ormai le lacrime mi rigano il volto. Il mio cuore batte all'impazzata e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è baciarlo.

Manipulate my decisions
Baby, there's nothing holding me back
There's nothing holding me back
I feel so free when you're with me, baby
Baby, there's nothing holding me back.

Appena finisce di cantare, il suo sguardo è ancora rivolto verso le corde. Appena lo alza io mi butto tra le sue braccia e lo bacio con foga, quasi come se quel contatto fosse l'unica cosa che mi permettesse di sopravvivere.

-Grazie, grazie mille per tutto questo! Nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me, quindi grazie Shawn.- Dico tutto questo velocemente e dubito che lui abbia capito qualcosa.

Ad un tratto mi asciuga con il pollice l'ultima lacrima che mi è scesa e, con un tono di voce che dovrebbe essere illegale e guardandomi dritto negli occhi, mi sussurra quelle due paroline magiche:

-Ti amo.-

Finalmente nuovo capitolo! Scusatemi per l'assenza, ma ho avuto veramente tante verifiche e non ho avuto abbastanza tempo per scrivere qualcosa di lontanamente decente. Questi due ormai sembrano del tutto avviati, ma non cantiamo vittoria troppo presto!

Al prossimo capitolo!






Trapped Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora