21. Kiss

175 8 0
                                    

La palestra per l'allenamento è molto piccola, equivale ad una stanza con attrezzatura che puoi trovare nelle comuni palestre e fuori un collegamento alla piscina e al campo d'atletica dell'associazione scuola.
"Ah siete arrivati.. ora, dividetevi in coppie, dovranno essere maschio e femmina, e con compagni con cui non lavorate molto... forza sbrigatevi" non ricordandomi bene con chi avessi lavorato in passato mi guardo intorno alla ricerca di qualche volontario, si avvicina Shoto sorridendomi.
"Mi sono dimenticato una cosa... Tsuyidesu tu lavori con Bakogu, visto che ti serve un allenamento più intensivo credo che una persona brava con cui non hai... tanta confidenza sia migliore" voleva far intendere a me e a Shoto che la nostra unione non lo fa impazzire.
"Tsk mi tocca lavorare subito con te dannazione neanche un po di divertimento" sto per chiedergli che cosa intende dire ma il prof continua a parlare spiegando la divisione dei gruppi.
"Tutti voi andrete fuori ad allenarvi, non dovete solo usare il vostro Quirck provate ad allenare tutto il corpo, fuori ci sono dei sacchi che sentono quanto forte è il vostro attacco, ci sono dei pesi e c'è un'intera pista in cui potete correre, è una cosa molto libera cercate di non rompere tutto, di non farvi male e di non ferire i compagni...
Io purtroppo non vi posso stare dietro pero ho dei robot che controllano ogni movimento, un passo falso e dopo ne pagherete le conseguenze... È tutto" escono tutti con un chiasso terribile, rimaniamo solo noi tre.
"Forza Biondina ora ti faccio sputare sangue" va subito a prendere dei pesi mentre io rimango davanti al professore
"Iniziate piano, non sforzarla troppo, tu non usare i poteri.. domani pensiamo a quello oggi facciamo le cose con calma" annuisco e prendo un peso che mi porge Bakogu, da come lo tiene lui sembra che invece di pesare 5kg ne pesi 1 me lo passa con cautela ma per poco non lo faccio cadere sui miei piedi.

Shoto P.O.V.

Sono passate 3 ore dall'inizio dell'allenamento, io e Jiro stiamo tornando dal professore, lei sembra molto provata dallo sforzo, io sono solo sudato, queste cose le faccio da molto tempo...
"197...198...199....200!" sento Bakogu urlare, la porta è ancora distante ma si sente chiaramente visto il tono di voce alto che si ritrova.

Apro la porta e vedo che la sua compagna è sdraiata per terra ricoperta di sudore..
"Complimenti Tsuyidesu sei stata lenta ma alla fine ce hai fatta... ah Todoroki, Kyoka come è andata?" ci domanda il Sensei chiuso nel suo strano sacco a pelo giallo.
La ragazza viene aiutata da Bakogu a tirarsi su, tutti e due sono ricoperti di sudore.
"Che esercizi avete fatto per ridurvi cosi?" chiede Jiro spaventata, i due si guardano, Bakogu sembra felice ma non lo mostra mentre Hiki fa dei respiri profondi tenendo le braccia tremolanti distese sopra la testa
"Abbiamo fatto tutto quello che si fa per ridursi cosi.." risponde Bakogu, oggi è molto strano, sta sempre attaccato a lei.. cosa gli prende..

Dopo un po arrivarono gli altri e finalmente ci lasciò tornare ai dormitori e piano piano tutti si fanno la doccia...
I bagni sono al piano di sotto quindi appena esci sei subito nel soggiorno, fuori non c'è quasi nessuno tranne lei.. ha i capelli bagnati raccolti in due code basse, ha un pigiama largo e si guarda le mani rosse e tremolanti.
"Tutto bene?" non si era accorta della mia presenza infatti si gira di scatto smettendo di guardarsi le mani, diventa un po' rossa, è davvero bella quando gli capita anche prima dentro la palestra quelle guance rosse danno più colore al suo volto pallido.
I suoi occhi sguizzano da una parte all'altra del mio corpo.
"Si.. si tutto bene.. te?" arrossisce ancora di più per subito distogliere lo sguardo da me, capisco il motivo del suo imbarazzo non essendo a casa mia è una cosa imbarazzante vedere un ragazzo che gira per casa con un asciugamano intorno alla vita, ma che ci potevo fare se i bagni sono lì.
Mi avvicino ai divani,
"bene... come è andato l'allenamento?" si gira di nuovo verso di me mostrandomi le mani,
"Ad un certo puto mi die che devo riempire di pugni un sacco, io lo faccio pero non c'erano i guantoni quindi..." anche io lo avevo fatto e gli mostro le mie, mentre lei era in ospedale per la rabbia, per la frustrazione avevo preso a pugni sacchi e muri invece che faccie.
"Su di sopra ho una crema se mi segui te la presto.." lei mi guarda imbarazzata
"Tranquilla non sono Mineta e sotto non sono nudo, mica sono scemo" faccio un leggero sorriso a labbra chiuse e poi mi avvio, lei mi segue silenziosa, mentre saliamo il mio cuore batte velocemente da sentirlo nelle orecchie, è raro riuscire ad avere un'emozione così grande per qualcuno, da non riuscire neanche a togliersela dalla testa, non so se è amore o solo una cosa di passaggio, come se il fatto di essere stato solo tutta la vita mi abbia portato ad impazzire per qualcuno solo perché ci parlo di più o sento che mi assomiglia, forse mi piace il fatto che lei è come me e tutto questo è solo una confusione creata dalla mia testa, ma allora perché non accetto il fatto che parli con Bakogu o che stia lontana da me..

Arriviamo al nostro piano, la sento un po ansimare, preoccupato mi giro ma lei mi sorride e cosi arriviamo alla mia porta, giro la chiave, accendo la luce e la sento dire -wow-,come l'anno scorso la mia camera era in stile giapponese ma un po più moderno,
"Che forza.. " la vedo che guarda in giro, chiudo la porta a chiave per non rischiare che qualcuno entri e ci veda cosi... poi mi metto a cercare la crema e appena trovata gliela porgo.
"Ecco, mettine poca brucia parecchio e sempre dopo aver lavato le mani" annuisce. guarda la crema forse intenta a leggere le minuscole istruzioni del retro.. è ancora rossa, penso a quando l'ho vista per la prima volta e le mattine passate a camminare con lei per andare a scuola, o quella volta che preoccupato la presi in braccio e la portai a casa mia, mi ricordo la confusione che avevo, mi ricordo quando sentii la cicatrice ruvida sulla sua pelle, penso ai suoi momenti silenziosi e quelli in cui non riusciva a stare zitta con gli altri, solo con me ci riusciva a sembrare felice o questa era la mia impressione mentre ora..
"Sai, prima non eri cosi, certo avevi molti momenti silenziosi, ma quando parlavi non ti limitavi a dire poche cose.. ora sei completamente diversa....
È-è un bene pero ho la sensazione che tu non sei più abituata a sentirti così.." mi guarda negli occhi, torna al suo sguardo spento, ai primi che lanciava in classe, una volta mi sarebbe stato difficile diminuire le distanze ma ora non voglio neanche pensarci.
"Credo di averti gia raccontato di me.. il fatto è che mi sono rotta tanto tempo fa, per delle ragioni che non sembrano niente ma che per una bambina valevano tutto, mi sono sentita in colpa ogni secondo anche se non ne ho la piena certezza.. mi lascio travolgere da tutto e tutti e molto spesso rischio di ferire a mia volta qualcuno.. ma io non lo voglio, mi sono rotta in tanti pezzi ecco cosa non andava in me, per questo mi sento strana ora che gli ho tutti, non so come attaccarli" mi avvicino, è sul punto di piangere ma respira e tutto sembra tornare sotto il suo controllo, sotto una maschera, una maschera che sta cadendo ma che userà fino all'ultimo per la sua poca sicurezza.
"Hai ritrovato i pezzi, questa è una grande cosa vuol dire che sei pronta per rinascere, vuol dire che ora le cose andranno meglio, non hai bisogno di usare dei pezzi finti ora che gli hai tutti buoni, anche se sono di ricambio tu sei qui,non è cosi?" mi guarda negli occhi, i suoi occhi mi hanno fatto impazzire dal primo momento, e con loro ovviamente lei, i suoi occhi non contengono tutte le stelle del cielo, contengono tutto l'universo e ci sono pochi occhi che ti portano da tutt'altra parte..
"Si..."
"Allora posso aiutarti ad attaccarli, posso aiutarti ad aggiustare quello che gli altri hanno rotto?" mi sorride, e mi prende il volto con le sue mani gelide
"Si.." è una questione di secondi che scontra le nostre labbra, dentro mi sento esplodere, la prendo per i fianchi e la porto cosi tanto vicina a me che mi entra nella testa un pensiero imbarazzante collegato hai nostri corpi, lei pero non si stacca e neanche io lo voglio, mi trasmette delle sensazioni sempre nuove, delle emozioni che si sentono poche volte nella vita e con poche persone.

Spazio Autrice~

Sono cattiva a fermarmi così lo so.... hihihihihi

Immaginate cosa succede ci
vediamo(^^) :-P

Che cosa cute comunque

_me and you_ Shoto Todoroki_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora