Sento bussare alla porta di camera mia, spengo il computer e vado ad aprire, vedo mio fratello Shiru, più grande di 2 anni fissarmi, era nato senza poteri ma non gli era mai interessato lui non voleva diventare un mostro.. come me.. diceva sempre...
"Che vuoi?" chiedo
"Oggi non vai dalle tue amiche riccone? A no giusto loro vanno nella scuola per riccone e ti hanno dimenticata, come cambia la vita in un anno vero?" avevo raccontato questa balla ad inizio della prima superiore,cosi per un anno dissi che andavo a fare dei lavoretti, e qualche volta inventavo bugie dicendo ".. posso andare ad un pigiama party?.... questa mia vecchia amica fa un ritrovo in centro posso andare?". ma lavoravo sempre o andavo davanti alla Yuei e leggevo delle classi,
"Mi devo preparare ti ricordi mi hanno visto quelli della Yuei devo entrarci, cosi sto ancora di più lontana da te e dal tuo alito" gli faccio la linguaccia, faccio sempre la stupida con lui faccio finta che... Sono davvero felice.
sorride senza mostrarmi i denti,
"Pff ma sentila pensi di diventare una Hero?? non ti ricordi l'incidente che è.." lo stava rifacendo.. farmi sentire un mostro.. non lo lascio finire che corro fuori dalla porta di casa per poi spiccare il volo, sento la voce della sorella gemella di Shiru ovvero Mujitsu chiamarmi, prova a bloccarmi con la sua unicità l'aria ma sono sempre stata troppo forte, come un mostro...Sorpasso le nuvole mi guardo intorno a parte esse sotto c'è la città, talmente bella e grande, vedo la mia prossima scuola, è cosi bella anche lei, piena di sogni, anch'io come lei ho tanti sogni uno più difficile dell'altro, voglio essere una Hero solo per sentimi utile e aiutare la gente come me, voglio far male a qualcuno che se lo merita, voglio sentirmi... amata per quello che sono e ho fatto.
Qualcuno urla il mio nome era Mujitsu "Hikayori! perché devi sempre andare cosi alta dammi una mano non sono forte come te!" guardo giù la vedo è bellissima come Shiru, gli occhi blu come il mare i capelli scuri come la notte con delle sfumature blu, papa dice sempre che hanno preso tutto dalla mamma perfino il carattere ma quello si è diviso fra i due quello buono lo ha Muji mentre quello.. stronzo c'è la Shiru, prendo l'aria intorno a lei e la sollevo alla mia altezza, non è difficile, dovevi solo concentrarti, immaginare che l'aria sia la tua mano e far finta di muovere la mano.
"Grazie.. sai molto spesso mi chiedo come fa papa a sopportare Shiru, non pensa mai a quello che dice.." mi guarda col suo sorriso, ogni volta penso a quanto bella è e quanto doveva esserlo la mamma
"forse perché fra maschi si capiscono" lo dissi senza emozioni mi era uscito cosi, qualche volta mi capita che le mie emozioni.. spariscano o semplicemente non vogliano uscire.
"Senti.. capisco che la tua è una ferita aperta ma è passato tanto tempo quei genitori ti hanno perdonato, hikayori tu non sei un mostro e lo sai benissimo, non ascoltare le parole di quel coglione di nostro fratello, sai che è fiero di te e dei tuoi risultati, che ti vuole bene a modo suo."
Nuota verso di me e mi gira la testa per farmi vedere lei al posto del sole calare, è bello anche lui, anche quando ci abbandona ci riscalda
"Hiki.." è questo il mio soprannome, o meglio il soprannome del soprannome il mio vero nome è hikaru yoru che vuol dire "notte splendente" molto spesso mi chiamano hiki o yori, Hikayori non vuol dire proprio niente, dicono cosi solo perché da piccola non riuscivo a dire il mio nome per intero cosi dicevo Hikayori,
"Promettimi che sarai felice, che troverai qualcuno che ti renda felice" mi guarda dentro come sempre, forse vede le mie bugie, forse vede le volte che ho pianto senza motivi, forse vede che dentro sono vuota e triste.
"Muji... io..n" stavo per dirle tutte le mie bugie tutte le mie insicurezze ma il telefono le squilla e il mio coraggio sparisce, sento dalla voce che è papa preoccupato per l'altezza, mi viene da sorridere ma subito dopo sento una lacrima
"Hiki papa dice che dobb"
"Vai tu ti raggiungo fra un po voglio vedere il sole tramontare" e intanto lascio che la mia mano fatta col vento porti giù mia sorella, insieme ad una lacrima che non ero riuscita a fermare.Quando sono sicura che mia sorella sia con i piedi per terra, mi do una spinta per salire ancora di più, sento i miei lunghi capelli bianchi sfiorare le spalle e la schiena, mi mette la pelle d'oca ogni volta mi sembra il tocco di una fata che cura le mie ferite.
Dai miei occhi continuano a scendere lacrime forse perché l'aria inizia ad essere fredda, il mio corpo si scalda e raffredda da solo, penso di essere della estratosfera con circa -95 gradi, il mio corpo è molto caldo quindi dopo avrò qualche ora di febbre, mi sento la testa girare, penso alla scuola all'esame, a mio fratello alle sue parole a come Muji sia venuta a rincuorarmi subito, a mio papa a mia mamma... a lei sopratutto, non aveva detto niente a papà mi ricordo ancora i suoi occhi prima dell'incidente a come mi guardava disgustato, alle parole:
"Stupida bambina dai capelli bianchi, che bizzarra, e poi con l'eterocremia agli occhi, uno viola e altro verde acqua.. alcune volte mi chiedo se sei davvero mia figlia, sei talmente diversa da me e da Yume" forse un po è cosi chi ha mai visto una bimba cosi, i capelli troppi e troppo chiari con quella bizzarra ciocca blu sotto di essi, e poi gli occhi uno viola scuro all'esterno e che si schiarisce all'interno come quello verde acqua, certo sono belli molto spesso i bambini si perdevano a guardarli, ma secondo me sono troppo speciali, sono esagerati, io sono esagerata, sono sempre troppo, sempre di troppo, non mi sono mai sentita importante e nessuno dava peso a questa cosa.Faccio una capriola all'indietro per poi scendere ad una velocità pazzesca apro le ali per fare altri giri in mezzo alle nuvole mi sento la pelle infuocata e la testa girare troppo... arrivo davanti casa con le gambe tremanti, con il sangue che scende dal naso, forse durante la discesa ho urlato perché papa mi apre subito la porta per poi abbracciarmi, anch'io sorridevo ma non perché era lì, ma perché avevo visto di nuovo mamma, lei appare sempre la su, ha paura di scendere lo so, perché anch'io se fossi lei resterei la sù in mezzo alle stelle.
Todoroki P.O.V
sento qualcuno urlare dall'alto, alzo gli occhi vedo una chioma bianca volare tra le nuvole con sulla schiena delle ombre scure forse come dicono i vecchietti per strada le sue ali, la chiamavano "la ragazza del cielo" o con il suo nome, ma non l'ho mai ascoltato non mi interessava fino ad ora, sento che urla qualcosa, con tutta la sua voce urla al cielo sopra di lei, un cielo che si stava scurendo per l'arrivo di una notte piena di stelle, come aveva detto il telegiornale, urla con tutto il fiato che ha
in corpo
"NON PREOCCUPARTI MAMMA RESTA LA SU, IO ME LA CAVO DA SOLA, UN GIORNO TI ABBRACCERO DI NUOVO, TI VOGLIO BENE MAMMA". Sorrido per non piangere, "chissà che storia ha anche lei da raccontare, chissà chi gli romperà le ali, spero solo che le volte in cui si è data forza siano di più di quelle in qui la persa, sii forte ragazza del cielo, chiunque tu sia vedrai che anche tu riabbraccerai tua mamma come ho fatto io" penso questo, mentre il cuore batte forte," non conosco quella ragazza, forse non la conoscerò mai, ma che m'importa, ogni vita ha il suo destino e il suo come il mio sarà difficile ma non impossibile" questo penso, questo auguro a quella ragazza sconosciuta, auguro che abbia ogni tipo di felicità.
Forse è la prima volta che penso cosi per qualcuno, che strano... continuo a camminare, avevo comprato alcuni libri per il nuovo anno che sarebbe iniziato esattamente fra un paio di giorni.Spazio autrice~
Alloraaa non so se è il massimo, non so neanche se è bello
Ma a me piace e lo continuo anche se rimane scarso come visualizzazioni,
Se avete qualche idea per la ragazza, non siate timidi
Ci vediamo domani :-P
Sciaooo
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_me and you_ Shoto Todoroki_
Fanfic"Mi sono rotta tanto tempo fa.. ecco cosa non andava in me.." "Hai trovato i pezzi?.." "Si.." "Posso aiutarti ad attaccarli?" Questa è la storia di una ragazza, della sua vita che cambia, questa storia parla di una ragazza che lascia che il passato...