Capitolo Sei

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Michael

"Ti sei fatto sottomettere,cazzo!" urla contro di me Luke mentre si massaggia la mascella.

"É una fottuta ragazza. L'hai praticamente stuprata e te la lasci scappare così? Che cazzo hai in testa?" continua. "Sei il solito coglione."

"Ma che cazzo vuoi?" sbotto. "Prova tu a stare in piedi quando ti colpiscono in piena pancia"

"Ah ora fai la vittima? Sei patetico.." entriamo tutti in casa e Luke sparisce subito dalla mia vista.

"Se non fossero andati da Armstrong, non sarebbero mai venuti e tu avresti ancora la tua fottuta vittima" dice sussurrando Khris.

"Scusate... avrei dovuto avvisarvi prima"

"Sta tranquilla Kate.. non é colpa tua" sospiro e vado a sciacquarmi il naso.  Luke esce dal bagno.

"Scusa, bro." mi da una pacca sulla spalla, che ricambio.

Ariel

I ragazzi mi hanno salvata. Sono riuscita ad uscire da quella casa.

Non... non credevo fosse il capo della parte sinistra di Sydney.

"Stai bene?" domanda Adrienne.

"Sì.. credo." Ho lo sguardo perso nel vuoto.

Adri mi strofina la schiena con una mano, mentre tento di distrarmi.

"Devo.. devo vendicarmi."

Stringo istintivamente i pugni lungo i miei fianchi  mentre la mia mascella si irrigidisce.

"Ti aiuteremo, ma ora devi calmarti e tranquillizzarti" mi appoggia una mano sulla gamba.

"Non toccarmi." sussurro con voce fievola.

Adrienne ritira subito la mano e ritorna al suo posto.

Prendo un grande respiro e mando giù la saliva faticosamente.

Sono incazzata, terrorizzata, vendicativa...

Devo vendicarmi subito, ma Adri ha ragione: devo prima tranquillizzarmi.

Siamo a casa da tanto ormai e sono in doccia dalla maggior parte del tempo.  Sento qualcuno bussare.

"Chi é?" chiedo con voce tremante.

"Sono Calum."

"Non entrare." cerco di rimanere calma, ma non ci riesco.

"Tranquilla. Volevo solo sapere se stavi bene. Vuoi che ti porto qualcosa?" chiede dolcemente.

"I pantaloni della tuta e una maglietta bianca, grazie." sospiro e appoggio la testa al muro.

Spengo la doccia, afferro un asciugamano e lo lego attorno al mio corpo e ne prendo un ultimo per i capelli. Sento nuovamente bussare alla porta.

"Sono sempre io. Te li passo o te li lascio sul letto?" domanda Cal.

Apro di poco la porta, giusto per lasciare intravedere il mio volto e il moro mi passa il cambio.

Sorrido per ringraziarlo e richiudo la porta. Indosso i pantaloni e la maglia bianca e mi asciugo i capelli. Dopo un paio di minuti esco dal bagno. Prendo un enorme respiro e scendo dai ragazzi.

"Ariel!" esclama Ash e mi viene in contro per abbracciarmi, ma mi sposto.

"Te l'ho detto che non vuole essere toccata, Ash." lo riprende la ragazza, mentre Ahton ritorna accanto al divano.

Then || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora