Anno 2018

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A dicembre dello scorso anno decisi di rimanere a casa. Contro il parere di tutti i medici ... di Bologna, mentre invece a Napoli erano pronti per tenermi.
Quindi presi la "palla al balzo" e decisi di provarci seriamente a casa.
Inizialmente non fu affatto semplice: come al solito dovevo pesare tutto, il pane, i secondi, addirittura la verdura.
Ma non li pesavo mai io, perché tutti sapevano che iniziavo a pesare avrei nascosto dei pezzi. Ero tornata come ero sempre stata: malata dentro e fuori.
Il peso non me lo dicevano, e a me andava bene anche in quel modo, tanto non mi servivano i numeri per sapere che piano piano stavo perdendo peso.
A gennaio prima di ogni pesata bevevo litri di acqua e nonostante questo ritenevo di stare "bene" il peso lo tenni nascosto solo per me, e continuavo a seguire il mio piano alimentare.
A Gennaio crebbe anche la mia fama sul social, postavo ogni pasto, ogni emozione che avevo la scrivevo.
E anche il sito tenni nascosto per molto tempo, finché poi mi ritrovai a spiegare il motivo di tutte le foto che facevo a ciò che mangiavo.
Mentre dal punto di vista alimentare andava così e così dal punto di vista familiare stavo decisamente bene.
Purtroppo da quando ero tornata mia madre non mi voleva più tenere, perché vedeva quanto fossi ancora legata alla malattia, quindi rimasi da mio padre: la persona che mai mi sarei aspettata di amare così tanto, dopo anni di eterno odio e rancore nei suoi confronti.
Finalmente appariva come un genitore, era preoccupato ma anche disponibile e soprattutto mi stava davvero accanto.
Mi portava a scuola col motorino e fu lui a farmi ricominciare un minimo di scuola.
In un clima così sereno non potevo che migliorare, e i miglioramenti infatti avvennero entro la metà di febbraio.
Era la mia occasione di stare bene, di cambiare, di rinunciare alle regole, di rispondere alla malattia gridando la vera me.
Non avevo altro che provare, provare a credere che qualcosa poteva migliorare, che io potevo stare bene, che le persone mi stavano accanto e mi vedevano per ciò che ero e che sono.
Allora decisi di darmi una chance, una opportunità per crescere.

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