A metà febbraio del 2018 iniziò la prima vera ripresa autonoma.
Non fu semplice, ma dopo averci pensato a lungo decisi di eliminare qualsiasi tipo di conteggio: la bilancia che pesava il cibo la buttai e il piano alimentare lo stracciai ( ne feci anche un video che postai sul social, mi viene quasi da ridere ora che ci ripenso ).
All'inizio non capivo bene cosa dovessi mangiare: non avevo più le mie quantità pesate e dunque dovevo fare ad occhio.
Succeessivamente imposi di andare a fare danza ,sport per il quale sono molto legata ancora ora, e che ho sempre apprezzato. Il consenso non lo ebbi dal medico, ma mio padre fu molto accondiscendente e insieme andammo a vedere una palestra per poter fare danza contemporanea.
Ovviamente papà sapeva che non potevo fare molti movimenti e quindi parlò con la maestra e dopo solo una settimana iniziai il corso.
Nello stesso tempo iniziai anche ad uscire di più, a cercare le vecchie amicizie che con la malattia avevo sotterrato.
Scuola, danza, la famiglia, gli amici e la libertà mi stavano facendo migliorare e fui anche più libera nel mangiare.
Il dietista era fiero di me, ad ogni seduta non nascondevo più nulla!.
Ero anche molto ottimista, e anche se il
Corpo stava cambiando anche la mente lo stava facendo in contemporanea, e quasi non notai i kili che stavo riprendendo.
Marzo anche fu un bel mese, ricco di speranza e di nuove emozioni.
Ma già ad Aprile cominciai ad avere delle problematiche: non avere più il controllo cominciava a crearmi dubbi, e la fine della scuola mi creava non pochi pensieri.
Inoltre l'atteggiamento di mio padre cambiò improvvisamente, e da una notte all'altra eravamo diventati di nuovo estranei: forse rivedermi titubante sul cibo lo aveva messo in cattivo umore.
A Marzo cominciarono le "abbuffate".
Esatto..
Soffrivo anche di quelle, da quando il cibo era diventato libero pian piano stavo ottenendo sempre più libertà, fino a che capii che iniziai ad abusarne.
Ovviamente la mia mente non era affatto pronta per sopportare tutto quel cibo che man mano stavo introducendo e avevo delle vere e proprie "crisi" compulsive che sfociavano nel compenso.
Ma a marzo furono pochi gli episodi del genere.
Il vero declino iniziò verso Aprile, dove era iniziata un'altra terribile fase: quella del discontrollo assoluto.
Non sapevo come comportarmi, non sapevo cosa fare, ero di nuovo piena di dubbi, e non avevo più neanche qualcuno con cui parlarne.
Era un nuovo incubo.
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Nel mondo delle fragilità
Genel Kurgu~Non è la solita storia di una adolescente. Non è una storia a lieto fine. Questa storia non ha fine. Però è vera. Nella sua follia, nella sua pazzia, la mia vita è stata accompagnata dall'anoressia. Questa è la MIA storia.~ "Siamo tutto come sia...