Anno 2018 -Parte 5-

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Arrivai in ospedale di corsa, mamma sapeva che non c'era tempo da perdere, e giungemmo a Roma dopo quasi due ore. Quel viaggio penso che non lo scorderò mai, per tutto il tempo ero rannicchiata su me stessa, cercando di non pensare a quello che sarebbe successo: flebo, pianti, dolore.. sapevo a cosa stavo andando incontro e ovviamente ne ero terrorizzata.
Difatti mi dovettero caricare di forza nella macchina, dopo 1 ora intera che passai a tentennare: mi sentivo persa, schiacciata da due forze opposte che mi dilaniavano.
Terminato quel viaggio infernale arrivai all'ospedale, dove mi fecero controlli e mi ricoverarono d'urgenza.
Mi misero in un reparto a caso e mi dissero di aspettare lunedì ( perché era venerdì pomeriggio ).
Mia madre ne fu sconvolta, perché senza una dieta precisa sapeva che non avrei mangiato nulla.
Però non era una donna senza carte, anzi, riuscì a farmi arrivare anche la dieta giusta per me, che seguivo prima quando ero in struttura.
Il ricovero in ospedale iniziò realmente dopo qualche tempo, mi ci volle un po' prima che capissi cosa era giusto e cosa no.
Non fui oppositiva, anche perché qualche giorno dopo il mio arrivo ebbi un collasso molto pesante, dove temetti per la mia vita seriamente.
Man mano preso confidenza con la nuova dieta, e se non fosse stato che non mi facevano uscire quasi mai e che avevo la flebo attaccata per molte ore al giorno ( inizialmente per tutto il giorno ) sarebbe stato quasi un ricovero piacevole.
Ma lottai fin da subito con forza ed energia per uscire il prima possibile , e finalmente dopo un mese fui dimessa.
Dopo le dimissioni sapevo che sarei dovuta tornare in una struttura .. ma convinsi tutti a farmi rimanere a casa.
E anche quello fu un grave, gravissimo errore.
Certo, mangiavo, ma fin dall'inizio si capì che a casa ero senza controllo.
Tornai a casa a Settembre, dopo esattamente un mese di ricovero.
Pensavo seriamente di essere in grado, ma mi sopravvalutai. Come sempre.

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