Quando i giorni passano e le cose non cambiano cominci a stufarti, vuoi far di tutto affinché qualcosa diventi migliore -.. E nel fare ciò si cerca di modificare il proprio corpo, -che cosa banale a ripensarci no?-.
Dicono che la vita vale la pena di viverla, che è meravigliosa, che è un dono da non sprecare,ma per me l'unico modo per sentirmi viva è dimagrire.
Del resto la malattia che ho non è stupida, ha trovato un posto dove stare e non è facile cacciarla via,poiché sta così bene nella mia mente.
Bisogna imparare a conoscere se stessi e ad amarsi per poterne uscire, guardare all'interno di ciò che si è, non badare a aspetti superficiali ma lasciarsi liberi di poter essere chi si è, senza modificare nulla.
Però,no,non è così semplice come può sembrare. Anzi.
La mia storia inizia anni e anni fa, nel
nel lontano 2014, e si accentuò gravemente nel giugno di quello stesso anno, poiché non riuscivo più ne a mangiare ne a bere.
Ma voglio partire dall'inizio:
Avevo 13 anni, e prima di allora non mi era mai venuto in mente di iniziare una dieta.
Ero una ragazzina che amava mangiare, non sapevo dire di no alle patatine, o alla frittata della nonna, o ai biscotti con la nutella che mangiavo la sera con papà dopo la cena.
Non avevo nulla di "fit", le persone intorno a me erano abituate a vedermi mangiare con gusto, e qualsiasi cosa.
Non ci volle molto che alle medie le mie amiche cominciarono a chiamarmi "mangiona" , anche se sapevo che era uno scherzo: Ne ero divertita e quando stavo con loro mi sforzavo ( addirittura .. ) di mangiare di più per tenere questo "soprannome".
Ci scherzavo su, non mi importava.
Che poi,tutto sommato non ero neanche così tanto sovrappeso, pesavo all'incirca 55kg per 1,58., stavo tranquillamente nel normopeso.
Ma bastò poco tempo che poi questo divenne oggetto di scherno, iniziarono icommenti "cattivi" sul mio corpo da parte dei miei compagni, anche i miei più grandi amici si allontanarono da me, alla ricerca di altre ragazze, -quelle magre-.
Ecco perché cominciai a sentirmi sbagliata:
Inizia a guardarmi allo specchio, mi facevo tante domande, e di rimando lo specchio mi rispondeva solo riflettendo il mio corpo -non poteva dare risposte- .
Io avevo un disperato bisogno di risposte, un "perché" tutto quello che avevo era svanito, "perché" all'improvviso tutti andavano via, un "perché" iniziavo ad essere derisa.
Allora pensai che era vero: ero sbagliata, e se ero sbagliata dovevo cambiare.
Ovvero: dovevo dimagrire.
Perché la colpa era quella, -mi ripetevo-, io il mio carattere non potevo cambiarlo,l'unica cosa che potevo cambiare era il mio fisico, e ci sarei dovuta riuscita a qualunque costo.
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Nel mondo delle fragilità
Fiksi Umum~Non è la solita storia di una adolescente. Non è una storia a lieto fine. Questa storia non ha fine. Però è vera. Nella sua follia, nella sua pazzia, la mia vita è stata accompagnata dall'anoressia. Questa è la MIA storia.~ "Siamo tutto come sia...