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Zafira pov*
Cammino con passo lento verso la porta dell'ufficio di lucifer.
Sono passati dodici giorni da quando lucifer ha ucciso storm e ancora gli devo parlare.
-mi hai chiamato?-chiedo fredda entrando nel suo ufficio senza bussare.
-ehm si...-dice mentre si strofina gli occhi freneticamente.
-voglio che tu vada a vedere come sta hannah...-dice mentre mi guarda.
I suoi occhi sono rossi,ha pianto?
-perché tu non puoi andare?-chiedo.
Lucifer sospira rumorosamente per poi portarsi le mani nei capelli.
-è...è complicato.-dice facendo una breve pausa.
-lucifer,non vedo hannah da tanto,cosa è successo?-chiedo avvicinandomi a lui.
-io...-tenta di dire lucifer ma la voce gli si rompe per via dei singhiozzi.
Lo guardo attentamente per poi passare lo sguardo sulla sua mano.
Una rosa nera.
-cosa...lucifer tu hai...-dico per poi portarmi una mano sulla bocca.
-l'hai costretta con la forza!-urlo allontanandomi.
-no!-urla lucifer fra le lacrime.
-come hai potuto...-sussurro.
-io...non volevo...nostro padre mi ha obbligato e sai cosa succede se io non lo facevo...-dice fra i singhiozzi mentre si asciuga le lacrime.
-oh lucifer,devi andare da lei...-dico sedendomi affianco a lui.
-lei mi odia adesso!la persona più importante della mia vita mi odia!-urla disperato per poi iniziare a piangere.
-okay vado io. Non preoccuparti,cercherò di fare il possibile.-dico per poi alzarmi e uscire dalla stanza.









Busso due volte per poi aspettare.
Nessuna risposta.
-hannah,sono zafira.-dico mentre avvicino l'orecchio alla porta cercando di ascoltare qualcosa.
Nessuna risposta,così decido di entrare per poi richiudere la porta alle mie spalle.
La stanza è nel buio totale.
-hannah?-chiedo mentre accendo la luce.
-va v-via,t-ti prego...-dice hannah.
Subito la noto.
È suo letto in mezzo a tanti cuscini:ha le gambe al petto mentre se le stringe con le braccia.
Il suo aspetto è davvero preoccupante.
Dall'ultima volta che l'ho vista è dimagrita drasticamente,ha la pelle pallida e gli occhi rossissimi per via del pianto insistente.


Hannah pov*
Zafira mi guarda e nei suoi occhi vedo preoccupazione e tristezza.
Dodici giorni di incubi.
Dodici giorni di digiuno.
Dodici giorni di pianto.
Dodici giorni che mi sento sporca.


-oh hannah...cosa ti ha fatto...-sussurra per poi venirmi incontro.
Scoppio in un pianto disperato mentre Zafira mi abbraccia mentre mi accarezza la testa.
-t-ti prego,aiutami.-dico fra le lacrime.
-fammi tornare sulla terra ti prego.-dico mentre mi stacco dal l'abbraccio.
-hannah io...-dice Zafira.
-ti prego...-sussurro.
-va bene hannah.Ora ritornerai sulla terra.-dice Zafira mentre si alza.




Mi alzo anche io e Zafira si posiziona avanti a me.
-mi mancherai,stai attenta.-dice sorridendomi.
Cerco di sorridere ma niente.
-addio hannah.-dice Zafira.
Un fascio di luce fossa mi inghiotte.
Chiudo gli occhi mentre sento un dolore al cuore.
Quando riapro gli occhi sono nella natura.
Gli alberi sono ovunque mentre l'odore di pioggia si fa strada nelle mie narici.
Solo ora mi ricordo di avere indosso una semplice maglietta.
Incomincio a camminare mentre il terreno umido che sento sotto i piedi nudi mi fa rabbrividire.
Le forze man mano mi abbandonano.
Finché non sento un ululato.
-noah...-sussurro mentre cerco di tenere gli occhi aperti.
Cerco di correre ma dopo alcuni passi vado a terra.
-noah...-sussurro.
La mia vista si oscura pian piano e l'ultima cosa che vedo sono delle zampe bianche.

il mio inizio sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora