Capitolo 11

687 47 7
                                    

Dopo un'intensa gara di sguardi tra me e la mi presunta "amica di infanza", arriva Lorenzo. È senza maglia, capelli arruffati e dei pantaloni di jeans da cui si intravedono i suoi boxer azzurri.

Appoggia la sua mano salla spalla della carogna difronte a me e con gli occhi le dice di tornare in casa. Dopo essersi passata la lingua sulle labbra, sparisce dentro con uno dei peggiori sorrisi mai visti.

Non gli do il tempo di esprimere una singola parola, la mia mente è ofuscata, ma non da dolore o odio, ma da schifo, prima mi invia uno di quei messaggi dolci e poi lo trovo a casa sua con lei? No, cazzo, no!

Appeno arrivo a casa, preparo dei vestiti e mi fiondo nella doccia. Mi sono sempre rifugiata lì quando avevo dei problemi, l'acqua calda sul mio corpo è come un anti-stress. Quando il getto dell'acqua mi sembra abbastanza caldo, mi siedo al di sotto e inizio a piangere come non ho mai fatto. Lo odio! Come ha potuto farmi questo? Domani dovrò partire per il Giappone con lui! Anzi ci andrò da sola a quel fottutissimo aereoporto e partirò da sola con quel fottutissimo aereo!

Quando mi sono un po' ripresa, esco dalla doccia, metto il mio comodo pigiama e lascio i capelli bagnati cadermi sulle spalle.

Il telefono continua a vibrare interrottamente, quindi decido di dare un'occhiata a quello che mi ha scritto.

Guarda che c'è stato un errore, potresti darmi il tempo di spiegare?

Adesso sarebbe anche un errore? Vederlo con Gaia? E poi anche a casa sua!

Vado in camera e mi accorgo che sulla mia scrivania c'è un solo biglietto aereo,  deve averlo portato con se ieri quando mi ha dato la buonanotte. Spengo il telefono, non mi presento a cena e cerco di dormire provando a trattenere le lacrime.

Alle 7:03 di mattina..

La sveglia continua a suonare da circa tre minuti, ma non ricordo perché la avevo impostata prima di dormire. Qualdo apro gli occhi è tutto offuscato, ma passato qualche secondo, la mia vista si fa più nitida. Dopo poco concentro il mio sguardo su un oggetto rettangolare sulla mia scrivania. DEVO PARTIRE!

La valigia è già difronte all'entrata, mi vesto: un  top nero, dei jeans e le mie solite vans. Un po' di trucco e sono finalmente pronta per partire.

Quando arrivo all'aereoporto, mi dirigo nella biglietteria per vedere quale posto sull'aereo mi è stato assgnato.

"Buongiorno, vorrei sapere in quale seggiola mi trovo per il prossimo aereo diretto in Giappone" dico gentilmente.

"A che nome è segnato il biglietto?" cazzo non lo so..Delle mani mi afferano la vita delicatamente.

"Ostuni-Scaruffi grazie" di Lorenzo da  dietro di me.

Angolo autrice

Scusate se non ho messo capitoli in questi giorni, ma non è un bel periodo. Da domani cercherò di mettere un capito ogni giorno o ogni due giorni al massimo.

-Blogger♥

Youtuber.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora