capitolo 26

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Mi avvicino cautamente a Diletta.

Quando i suoi occhi (che ormai sono ridotti a delle piccole fessure) incontrano i miei, qualcosa di incredibilmente bello si riaccende tra noi. Non sembrano passati quattro anni, il mio cuore è in subbuglio. Una lacrima scende dal mio occhio,  ma la blocco velocemente.

"Vado a prendere dell'acqua. Torno tra un po'" mi avverte la madre di Dil prima di uscire dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle.

La bocca di Dil riproduce un lieve sorriso e muove freneticamente il dito.

Ricordo quel modo di parlare, lo usavamo sempre in presenza di qualcuno e non volevamo farci sentire.

"Capisco" sussurro, come se il silenzio dovesse regnare.

Inizia a muoverlo. due tocchi, uno, tre, nove e infine altri quindici tocchi.

Bacio.

Mi avvicino al lato del letto più vicino al suo dolce viso. Le sposto una ciocca di capelli lunghissimi e premo per poco le labbra sulle sue.

Sքaʐɨօ Aʊtʀɨċɛ✌

Mɨ ɖɨsքɨaċɛ քɛʀ ɨʟ ċaքɨtօʟօ ɮʀɛʋɨssɨʍօ D: ɖօʍaռɨ ʍattɨռa ʋɨ քʀօʍɛttօ ċɦɛ sċʀɨʋօ ʊռ ċaքɨtօʟօ aɮɮastaռʐa ʟʊռɢօ քɛʀ ʄaʀʍɨ քɛʀɖօռaʀɛ

Bʟօɢɢɛʀ

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