Se Tu Vuoi - Saga Occhi Blu

Capitolo 3

Ero inquieta, pensavo e ripensavo alle parole dell'agente Armstrong. Eppure me lo aveva detto anche Micene. Io e lui non avremmo mai potuto avere dei figli nostri. E molto probabilmente non potevamo nemmeno adottarli. Mi piaceva l'idea di una famiglia, mi era sempre piaciuta a dire la verità. Stando insieme... avevamo condannato entrambi. Eppure mi aveva sempre detto che io gli bastavo.

Mi sentivo uno strazio.

Cosa avrei detto ai miei? Ogni volta che aprivo la chatt mi chiedevano;<<Quand'è che ci regalerete dei nipotini?>> mi faceva male...

Ma dovevo accettarlo. Dovevo... perché preferivo non aver figli...piuttosto di vedermi portare via dagli agenti governativi, non sopporterei la separazione da Micene. Ne morirei.

Era raro che mi svegliassi prima di lui. Oggi era uno di quelli. Il balcone aperto faceva entrare i raggi del sole, illuminavano il suo bel viso.

Dormiva come un angelo. Amavo accarezzargli i capelli, così candidi e il colore del miele dava dei bei riflessi quando era al contatto con i raggi del sole.

Dovevo sempre trattenermi... Micene dormiva senza maglietta e senza pantaloni, ovviamente lui si divertiva parecchio a vedermi in quella situazione.

<<Sei sveglia...?>>

I suoi occhi azzurri brillavano più di mille soli.

<<È bello svegliarsi accarezzati dalla persona che si ama.>>, mi sciolsi come il burro.

Si alzò pian piano. Mi guardava fisso negli occhi e con tutta probabilità ero rossa più di un pomodoro. Nel suo volto si dipinse un sorriso furbetto.

Lo guardai interrogativo.

Dondolò il bacino. Io però continuavo a non capire.

Per un istante guardai il comodino, notai qualcosa di strano. Qualcosa di bianco.

Schizzai,le coperte tra le mani e il volto rosso. <<MICENE!>>

Mi guardò sorridente, con quel suo irritante sorriso. <<Che c'è?>>

<<Quelle...?sei nudo!>>

<<E allora?>>

Gli lanciai il lenzuolo in faccia.

<<Quando te le sei tolte?>>

Si avvicinò e mi prese a se. Sarei scoppiata dall'imbarazzo. Iniziò a baciarmi sul collo. Gli tirai i capelli e mi spostai.

<<Che male... comunque, ieri notte. Avevo caldo.>> il suo sorriso divenne più ampio. In un secondo mi ritrovai distesa a pancia in sue Micene sopra di me.

Sorridendomi dondolò il bacino, lo guardai divertita. Presi il suo viso tra le mani e me lo portai vicino. Lo baciai intensamente, continuavo a baciarlo... sempre più intensamente, sempre più frenetica. In pratica me lo stavo divorando. Mi piaceva. Non resistevo a lui.Insieme eravamo completi.

Si chinò su di me, mi baciava ovunque, mi piaceva...

era come andare a fuoco...

Atreo chiamò Micene in urgenza. Lo fermai per un braccio. <<Vengo anche io!>>

<<No.Tu resti qui!>>

<<Smettila di trattarmi come fossi una bambina!>> Micene mi guardò intensamente, prese tra le sue mani il mio viso, chiusi gli occhi emi lasciai baciare.