Il giorno seguente dovetti andare a riconoscere i corpi dei miei genitori. Sapevo che erano loro... ma dovetti farlo ugualmente.Micene e Atreo vennero con me. Non appena uscimmo dall'obitorio svenni.
Quando rinvenni ero nella stanza di Micene.
<<Come stai?>> mi accarezzava i capelli. Mi volta dall'altra parte mentre una piccola lacrima scese sul mio viso.
<<Mi hanno chiamato Lidia ed Anna... vogliono sapere se possono venire a trovarti...>>.
Non diedi risposta, non so il perché ma ero arrabbiata. Forse perché sapevo che i miei genitori erano morti per mano di Aaron e non di un semplice animale.
Strinsi per un attimo gli occhi, presi il coraggio in mano e mi alzai. <<Che faremmo ora?>> Micene mi guardò con sguardo severo.
In quell'istante mi salì una rabbia. Scesi dal letto come una furia.<<Non farete niente vero?>> si alzò anche lui <<Come potete? Hanno assassinato mia madre e mio padre! I miei genitori Micene! Lo capisci questo!?>> ero fuori di me. Ma quello che mi faceva più rabbia era il suo atteggiamento. Non si era scomposto nemmeno di un millimetro, il suo sguardo severo su di me, non una maledetta parola!
<<COME PUOI RESTARE LI COSI???>> era terribile. Presi la prima cosa che mi capitò tra le mani, un bicchiere e gliela lancia addosso. Lo presi in pieno petto, lanciai talmente forte che il bicchiere si ruppe.
I capelli mi ricadevano sul viso, le guance in fiamme e continuavo a ripetergli che non era possibile che non avrebbero fatto nulla!
Micene intanto rimaneva li, fermo e impassibile. Manteneva il controllo.
Mi guardai intorno e iniziai a prendere ogni cosa e a lanciargliela dietro, accusava i colpi. <<Perché?>> le lacrime iniziarono a scendere, le feci andare via.
Mi fermai un secondo a guardarlo, i suoi occhi erano diventati gialli.
Mi scagliai contro, iniziai a tirargli pugni, più forte che potevo fin che non caddi a terra disperata, iniziai a singhiozzare e i ricordi di mamma e papà iniziarono a farsi vivi. Micene si accovacciò e mi strinse forte.
Potevo sentire il suo cuore, era veloce come il mio, anche lui stava male.Ma doveva farsi vedere forte per me.
<<Eva mi dispiace tanto...>>
Mi buttai su di lui, tanto da farlo cadere. Piansi tutte le lacrime che avevo...
Scesi in salotto dopo tre giorni chiusa in camera.
Trovai solo Argo, e quando mi vide lo si vedeva lontano un miglio che era imbarazzato.
<<Ciao...>>lo dissi arricciando un po il naso. E poi gli feci un debole sorriso.Argo si schiarì la voce e mi salutò.
<<Come stai Eva?>>
Come voleva che stavo? Alzai semplicemente le spalle. Andai verso la cucina e cercai nel frigo il latte. <<Argo... sai dov'è il latte?>> avevo la testa praticamente dentro il frigo. Argo si precipitò da me, non sapeva dove mettere le mani.
<<Aspetta...>>mi girò attorno e prese dal mobile la scatola di latte.
Mentre facevo colazione rimase di fronte a me con una faccia imbarazzata che si poteva vedere lontano un miglio. Però il silenzio mi uccideva.
<<Con Sara?>>
<<Sai...>>
Non serviva finire la frase, una volta ottenuto ciò che voleva se ne sarebbe sbarazzato. Gli feci un piccolo sorriso.
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Se Tu Vuoi - Saga Occhi Blu
Werewolf# 2 LIBRO # - COMPLETO - Il tempo si fermò... Eva è sconvolta per aver appreso cose che non poteva immaginare... e l'aver ucciso qualcuno con le sue stesse mani non rende le cose più facili. Eva è di certo diventata molto più forte da quando ha...