Capitolo 27

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- MICENE -



Anche al mio ritorno Argo era esattamente dove l'avevo lasciato. Fissava la televisione spenta. Era un po inquietante. Accidenti eravamo stati via delle ore.Presi posto vicino a lui e gli diedi una piccola gomitata, gemette. Oops! Non si voltò nemmeno.<<Argo?>><<Sei già tornato? Non eri andato a cercarla?>> non si voltò nemmeno per parlarmi. Feci un debole sorriso. <<Atreo sa come farmi cambiare idea...>> sospirai <<Te come stai?>>, avevo fatto forse la domanda più stupida del mondo.Argo guardò a terra <<non bene...>> e poi come prima... tornò a fissare quella stra maledetta tv spenta.<<Vuoi che te l'accenda? >><<No grazie. Va bene così!>>Era totalmente inutile parlare con lui... Atreo era di sopra con Malia, mi alzai e andai verso le scale. Un odore mi investì all'istante e mi bloccai. Con la coda dell'occhio vidi Argo voltarsi leggermente verso di me. Un odore famigliare... odore di sangue e morte. Quando c'è n'eravamo andati, avevamo portato con noi i corpi di Daniel e di Fay, che ora giacevano nel nostro garage coperti da un telo.Tornai a guardare le scale e misi una mano nel corrimano. Come eravamo finiti così? Come eravamo arrivati a questo? Tutta questa morte... eravamo scappati da un luogo di morte e terrore, per cercare di vivere una vita felice... e invece? Avevamo portato con noi la morte e avevamo coinvolto altre persone. I genitori di Eva... e lei... avevamo sconvolto il suo intero universo. E noi ne eravamo responsabili, io ero il principale responsabile. Io mi ero avvicinato a lei, io mi ero innamorato di lei... e avevo fatto di tutto perché anche lei si innamorasse di me. L'ho ferita così tante volte, l'ho portata in situazioni terribili... eppure ha deciso di restarmi accanto lo stesso. Eppure... non ero nemmeno riuscito a proteggerla.<< Non hanno senso queste seghe mentali Micene!>> Argo si stava alzando da quel divano. <<Quel che è fatto è fatto no? Ora dobbiamo pensare solamente a rimediare il danno che abbiamo fatto!>> zoppicava parecchio, si teneva una mano sulla gamba e doveva fermarsi di tanto in tanto. Quando arrivò alla cucina mi guardò. << Ma non pensarci troppo, perché quel poco cervello che hai potrebbe esplodere!>> che simpatico! Solitamente a quell'affermazione sarei andato su tutte le furie e avrei taccato briga con Argo all'istante. Finendo col azzuffarci.Ma questa volta... io e Argo ci guardammo solamente. Nessuno di noi due provò a dire qualcosa. Argo proseguì la sua tormentata camminata verso la cucina.Iniziai a salire piano le scale, cercando non so per quale strano motivo di non far rumore.Cosa assurda dato che potevamo sentire un rumore da molto lontano.Arrivato alla camera di mio fratello e Malia, esitai qualche secondo prima di bussare.<<Avanti!>>Quando entrai Atreo era seduto sul letto e copriva Malia.Mi avvicinai piano.Aggirai mio fratello e mi appoggia sul comò. Inclinai leggermente la testa e guardai Malia, che di tutta risposta non si voltò nemmeno un istante. Atreo mi guardò e fece un sorriso.<< Che cosa pensavi di fare? Èh Micene?>> Malia me lo disse con un leggero tono di disprezzo. <<Dove saresti andato a cercarla? Dove? E anche se stranamente ci fossi riuscito... ti saresti fatto ammazzare. E avresti condannato non solo lei, ma anche noi! Non ci hai pensato? Non hai pensato anche a noi?>> Malia stringeva forte una tazza di thè bollente <<Guardaci Micene! Guardaci!!!>> una lacrima scese sul suo viso <<Abbiamo combattuto per voi... e lo rifaremo se necessario. Per la vostra felicità!>> si voltò, Atreo le stava cambiando la fasciatura, il suo viso era sfigurato e aveva un'infinità di punti... << Abbiamo rischiato molto questa volta! Micene mio fratello è ridotto ad uno straccio e io...>> non riuscì a continuare la frase... aveva perfettamente ragione! Il mio branco aveva rischiato la vita per la felicità mia e di Eva. Dovevo essergli grato, invece cosa avevo pensato di fare? Avevo pensato di abbandonarlo e di mettermi da solo a cercare Eva. Abbassai lo sguardo. Atreo accarezzò dolcemente il volto della sua compagna e gli diede un dolce bacio sulla fronte. Malia aveva combattuto arduamente per aiutare Eva.Le sue ferite sarebbero guarite ma ci sarebbe voluto qualche giorno... e molto probabilmente le sarebbe rimata la cicatrice sul viso. Argo invece rischiava di perdere un occhio.<<Malia, tesoro...>> Malia si girò a guardare mio fratello, gli occhi di entrambi erano lucidi. Mi sembrava di essere di troppo.<< Eri, sei e sarai sempre... bellissima ai miei occhi.>> si chinò e baciò Malia profondamente. Erano bellissimi insieme, la coppia perfetta che sempre avevo ammirato.<<Vi lascio soli... è meglio!>><<Aspetta!>> Malia me lo urlò praticamente. Fece segno di avvicinarmi e quando arrivai abbastanza vicino a lei, mi prese e mi strinse forte a se.Quando mi lasciò andare mi fece un debole sorriso, e la ricambiai con un dolce bacio sulla fronte.<<Ora vi lascio soli!>> scesi le scale velocemente e vidi passare Argo con un panino in mano e ancora una volta sedersi su quel divano, e fissare la televisione spenta.Volevo dare un po di normalità in questa casa, così decisi di fare come avrei fatto tempo fa. Mi sedetti con un tonfo sul divano e accesi la tele, scarellai un po'... e trovai il canale che mi interessava.Argo sospirò e senza voltarsi: << ti odio!>> io invece gli sorrisi e gli risposi sarcasticamente <<Anche io ti voglio bene Argo!>>

Se Tu Vuoi - Saga Occhi BluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora