Arrivato giovedì, Judy si ritrovò in mensa da sola, Ben doveva pranzare in un orario diverso e Fru Fru era andata a pranzo del suo consiglio studentesco. Lasciata a se stessa, decise di sdraiarsi sotto agli alberi, godendosi un pò di aria fresca. Aveva in una mano la forchetta e nell'altra una matita che utilizzava per tenersi in vantaggio sui compiti di fisica, quando dei familiari piedi neri si intromisero nella sua visuale periferica.
<Ho una soluzione>
Si sedette incrociando le gambe, aspettando che Nick continuasse a parlare. Sembrava...eccitato. E questo la fece sorridere. <Scusami?>
<Ai tuoi problemi di integrazione>
Il suo sorriso crebbe, e lei le appoggiò una zampa tra le orecchie. <Oh si, qual'è la tua soluzione, chiazza di petrolio?>
<Stavo parlando con i miei amici di te...>
<Awww> cantilenò appoggiandosi le zampe sul cuore <Nick, è così carino!>
Lui la guardò torvo. <Non era quello che intendevo, tesoro> poi si sedette di fronte a lei, anche lui incrociando le gambe.
<Cosa pensano di me?> chiese scherzosamente <Sono abbastanza brava?>
Alzando gli occhi al cielo decise di ignorarla. <Stavo parlando con loro di come si potesse ottenere l'integrazione, ma quando ho provato a spiegarglielo, hanno detto che ero troppo tecnico>
<Sanno come integrarsi?> chiese Judy sorpresa. Ma quando Nick strinse gli occhi su di lei, capì subito il suo errore. <Oh dio, mi dispiace tanto, non è quello che intendevo, cioè, voglio dire, almeno credevo così finora. Oh no. Sono così orribile!> Sbuffò tra le sue scuse incasinate, con gli occhi in preda al panico mentre cercava di salvarsi, completamente ignara del modo in cui Nick le stava sorridendo.
<Sei brava coniglietta?>
Judy arrossì, e borbottò qualcosa sottovoce. Inspirando profondamente e raddrizzandosi lo guardò negli occhi, la voce le ondeggiava per l'imbarazzo <Allora, qual'è il verdetto?>
Rise alla sua domanda. <Giudice Judy, adesso?>
<Oh,stai zitto> roteò gli occhi <Bene?>
<Ti farò passare per una alunna di terza elementare>
Judy si rizzò. <Non sono stupida>
Alzando le spalle la guardò senza scusarsi <Non ho detto che lo erano>
Judy spalancò gli occhi cominciando a farfugliare, mentre Nick ridacchiava per le sue buffonate. Da quel farfuglio uscì finalmente una frase coerente. <Come fai a sapere che funzionerà?>
<Eh, funziona sempre, almeno con i ragazzi>
<Uh?>
<I tutor>
I suoi occhi, già larghi di suo, ora si erano allargati il doppio. Nick lottò per non ridere. <Tu sei un tutor?>
<Yes> detto questo prese un pomodoro dall'insalata di Judy e se lo mangiò.
<Nick!>
<Coniglietta!> fece l'eco, non prestando attenzione. Stava esaminando il suo vassoio, in cerca di altri pomodori da prendere.
Allontanando la zampa di lui dal suo vassoio, sbuffò. <Non me l'hai mai detto!>
<Non me l'hai mai chiesto> disse con la bocca piena di foglie d'insalata. Invece di prendersi solo un pomodoro, stavolta si era preso tutto il vassoio compresa la forchetta.
Nick non le stava nemmeno prestando attenzione comunque. Così Judy decise di abbandonare il monologo che si stava scrivendo in testa per chiedere invece: <Sono un peso?>
<Ah, coniglietta ma che domande fai? Ah giusto, domande da coniglietta ottusa> disse ridendo.
<Nick!>
Sospirando posò la forchetta sul vassoio. E con un espressione seria disse: <No Judy, non lo sei>
Il sollievo la attraversò, così come il suo cuore, che saltò una battito per l'uso del suo vero nome. <Quando insegni ai ragazzi?>
<Durante il pranzo>
<MA ALLORA COSA DIAVOLO STAI FACENDO QUI!?!?> strillò, facendo appiattire le orecchie di Nick.
<Non avevano bisogno di aiuto oggi> scrollò le spalle, calmandola.
<Quindi...sei venuto da me> commentò suggestivamente Judy, sorridendo furbescamente. Nick alzò un sopracciglio.
<Quindi?>
Fece scattare la sua penna varie volte prima di puntarla verso di lui, sorridendogli come se conoscesse il suo più grande segreto. <Ti piaccio Nick?> Judy cominciò a cantilenare agitando la penna in aria. Ora entrambe le sopracciglia di Nick erano alzate. <Siamo amici, adesso?> Judy si porse in avanti, sussurrando la seguente domanda: <Ti piace davvero uscire con me adesso, eh?>
Rise, allontanando il suo viso dal proprio. <Sei fuori di testa carotina>
Ignorandolo, lasciò che la sua curiosità prendesse la meglio. <Cosa pensano i ragazzi?>
Nonostante avesse un sorriso sbilenco, la guardò con glinocchi assottigliati e le sopracciglia corrugate. <Perchè ti importa così tanto di ciò che pensano?>
Scrollando le spalle, Judy non incontrò i suoi occhi. <Non voglio che pensino che ti stia facendo usare il tuo tempo per me invece che per loro>
<No, sono fantastici, pensano che tu sia... Interessante>
Lei scrollò le spalle per il disagio.
<Beh, sei un coniglio>
<Wow! Osservazione astuta> disse Judy sarcasticamente.
Nick la guardò male. <Non avevo finito tesoro, stavo dicendo, tu sei una coniglietta ed io una volpe, passiamo una quantità assurda fi ore insieme, siamo estremamente interessati alla... meccanica... di come... la relazione fisica... dovrebbe essere>
<OOOHHHKAAAYYY> disse Judy ad alta voce mentre il suo cuore batteva ferocemente. <Nr ho abbastanza, non voglio pensarci, passiamo oltre>
Erano entrambi tranquilli, entrambi cercavano di non guardarsi negli occhi ed entrambi erano rossi come i pomodori dell'insalata di Judy.
Dopo Nick si alzò per uscire da quella situazione imbarazzante. <Si, beh, non ti preoccupare, mi occuperò io di quelle menti sporche, ci vediamo dopo le lezioni?>
Judy deglutì, cercando di ingoiare la propria saliva e anche l'imbarazzo che offuscava entrambi. <Certo>
Nick la guardò sorridendole ancora in imbarazzo. <Ti auguro una triste giornata, carotina>
Judy ridacchiò. <Non potrà essere così triste se tu se ancora qui>
Rise mentre si allontanava, alzando una zampa per salutarla.
Continua...
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вσуѕ ℓιкє уσυ// 𝗓𝗈𝗈𝗍𝗈𝗉𝗂𝖺 𝖿𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇 𝗂𝗍𝖺
Fanfiction🍃𝓭𝓮𝓼𝓬𝓻𝓲𝔃𝓲𝓸𝓷𝓮🍃 ⊱Lui, Nicholas Wilde, è il solito ragazzo popolare della scuola, lei invece, Judy Hopps, è una dei valedictorian più studiosi del liceo. Le loro vite si incroceranno nell'aula di calcolo e il resto è storia⊰ 🍃𝓹𝓻𝓮𝓶𝓮𝓼...