<< Forza Cassie, devi battere Peter >> urlò Evelyn fuori dal ring, guardai la classifica ero ancora prima, volevo rimanere prima, solo in quel momento mi vennero in mente le parole di Tori "Ok non dare troppo nell'occhio e non stare prima in classifica, cerca di essere nella via di mezzo" sapevo quello che dovevo fare: perdere. L'incontro ebbe inizio e lasciai che Peter mi colpisse, non dando a vedere che lo stavo facendo apposta; un gancio destro, uno sinistro, un pugno nello stomaco, una ginocchiata sul mento e caddi a terra, sotto lo sguardo di tutti, compreso quello di Eric: << Ora basta Peter!! >> disse Quattro, lo guardai, la mia vista era sfocata: << Quattro non ti ricordi più le regole? Si deve arrendere oppure... beh lo sappiamo tutti >> pian piano mi alzai: << Preferisco andare in infermiera piuttosto che arrendermi, non voglio che il mio orgoglio venga ferito >> Peter iniziò a tirare pugni, stranamente li schivai, ma quelli che vennero, andarono a far centro sulla mia faccia e caddi per terra priva di sensi: avevo perso.
Quando aprii gli occhi, vidi che ero in infermeria<< Cassie, grazie al cielo stai bene >> al mio fianco c'era Evelyn, Jackson e Peter: << Scusami Cassie, non volevo farti così male, pensavo che ti saresti arresa >> mi staccai tutti gli aghi che avevo nel braccio: << Non ti preoccupare Peter, hai fatto il tuo dovere >> dentro di me sorrisi, nessuno si era accorto che ho fatto "finta di combattere" << No... non ho fatto il mio dovere, pensavo di averti uccisa... mi sono sentito in colpa e come se non bastasse mi sono preso pure un'occhiataccia focosa dal tuo spasimante di ghiaccio >> mi sedetti sul lettino tenendomi la ferita sul braccio: << Aspetta Cassie, ti sistemo il cuscino >> Evelyn si alzò e me lo sistemò: << Stavi dicendo Peter? >> gli domandai così che poteva riprendere il discorso: << Che Eric ormai mi uccideva con lo sguardo e non solo ti ha portato lui in infermeria >> mi tenni il braccio dolorante: << Sarà stata una tua impressione Peter... e poi non credo che sia morto a portarmi in infermer... Ciao Tori >> salutai Tori che era apparsa sulla soglia dell'infermeria: << Allora è vero quello che ho sentito >> si precipitò da me: << Ragazzi vi presento Tori, la mia amica e nonché la mia tatuatrice >> i miei amici la salutarono in coro: << Ciao ragazzi... potete lasciarmi da sola due secondi con Cassie? >> i miei amici annuirono e mi salutarono, rassicurandomi che mi sarebbero venuti a trovare più tardi: << Alla fine ho dato ascolto al tuo consiglio, ora non sono più tra i primi >> Tori mi rimise sdraiata dopo averglielo chiesto: << Ho visto... non mi dire che hai perso apposta?! >> le sorrisi mentre mi mordevo il labbro: << Cristo Cassie, hai rischiato di farti scoprire, sei una piccola incosciente >> alzai le mani in segno di resa: << Lo so che ho rischiato, ma forse è meglio così no? Alla fine mi sono fatta un giro anche in infermeria dato che non l'avevo mai vista >> e scoppiai a ridere: << Non c'è niente da ridere e scherzare... dannazione mi hai fatto preoccupare un sacco >>
<< Mi dispiace >> abbassai lo sguardo come un cane bastonato: << Non fare quella faccia Cassie, lo dico per il tuo bene... la prossima volta arrenditi e non fare l'orgogliosa ok? Promesso? >> mi allungò il mignolo ed io glielo strinsi con il mio mignolo<< Promesso.... Uhm Tori? Mi puoi aiutarmi ad alzarmi? Voglio andare nel dormitorio a riposarmi, stando qui dentro mi viene la depressione >> mi sorrise e mi aiutò ad alzarmi in piedi: << Ce la fai a camminare? >> accennai un si con la testa: << Bene... ora ritorno a lavoro... ti aspetto per il prossimo tatoo >> e mi lasciò da sola; camminavo zoppicando per i lunghi corridoi degli intrepidi, tenendomi sempre la spalla dolente "Non pensavo chef strada per il dormitorio fosse così lontana e perché fa così freddo?!", mi appoggiai al muro per riposarmi e chiusi gli occhi per un momento: << Pacifica tutto bene? >> non mi girai nemmeno, tanto sapevo benissimo di chi si trattava: << Mh Mh >> gli risposi, sempre tenendo gli occhi chiusi: << H-ho bisogno solo di riposarmi un secondo >>
portò una sua mano sulla mia fronte: << Ma tu scotti... per caso hai avuto l'autorizzazione per lasciare l'infermeria? >> mi domandò arrabbiato: << N-no... v-voglio solo raggiun-gere il dormitorio >> e caddi sul petto muscoloso di Eric perdendo nuovamente i sensi.
<< Eric questa è la pomata che mi hai chiesto, starà bene entro domani? >>
<< Sì Max starà bene... non può mancare e non possiamo spostarlo, sai quanto ci teniamo alle tradizioni >>
<< Lo spero per te... se no le toccherà saltare >> aprii gli occhi e vidi Eric parlare con Max: << Si è svegliata, vi lascio soli >> Max salutò Eric e se ne andò: << Finalmente ti sei svegliata Pacifica... sono ore che aspetto un segno di vita da quanto sei svenuta >> mi toccai la testa: << Dove mi trovo? >>
<< Sei nel mio appartamento, nel mio letto >> sgranai gli occhi: << E come ci sono finita qua? Io volevo andare in camera >> stavo per staccarmi le flebo, ma Eric mi fermò in tempo: << Se le stacchi giuro che ti taglio quelle mani... hai avuto la febbre alta, le flebo ti stanno aiutando a smaltirla... ora sta ferma che ti metto la pomata >> mi spalmò la crema sulle ferite e ogni tanto mi lamentai dal dolore: << Ti lamenti troppo >> si lagnò Eric: << Scusami se sono ferita e un intrepido dalle mani pesanti mi sta facendo da infermiere taroccato >>
<< Non sono abituato a curare i trasfazione, anzi è la prima volta >>
<< Sono contenta che ti faccia da cavia, così potrai torturarmi tutte le volte che vorrai >> stavo guardando le lenzuola, non avevo il coraggio di alzare lo sguardo, ma volevo vedere quegli occhi di ghiaccio, così armata di coraggio da intrepida, alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi<< Cos'hai da guardare Pacifica? >>
<< Dove li posso trovare degli occhi come i tuoi? >> ero ammaliata da quegli occhi color ghiaccio: << Prima devi uccidere e non devi provare rimorso... devi trovar piacimento nell'uccidere e poi avrai gli occhi così >> guardai la flebo ed era finita: << Credo che ora devo andare >> mi tolsi gli aghi e uscii subito dall'appartamento di Eric, avevo scoperto un suo lato: ad Eric trovava piacevole uccidere le persone.
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I'm divergent
Fanfiction[COMPLETA] Cassandra Bennet è una sedicenne come le altre, anche se in modo appartente, nata e cresciuta in una famiglia di Pacifici, fazione devota al benessere degli altri, nonostante abbia sempre ammirato quella degli Intrepidi. Il test attitudi...