"Quest'odore è di..." mi svegliai e davanti a me c'erano dei croissant tiepidi al cioccolato: << Mangia >> avevo fatto un altro casino, perché Eric era seduto di fronte a me ed era nero
<< Posso saper cos'ho fatto? >> gli domandai addentando la brioche: << Vuoi davvero saperlo? Ok.. ti sei tolta la giacca e l'hai lanciata, per non parlare che ti muovevi troppo >> mi alzai e mi versai una tazza di caffè: << Solo questo? Pensavo che mi ero spogliata o che ne so, mi stavo baciando con uno >>
<< Cassie tu proprio non capisci... in quella situazione poteva capitare di tutto >> perché me la doveva sempre tirare: << E comunque mi devi un favore >> concluse alzandosi e venendo vicino a me: << Che favore? Non mi ricordo di... >> e bevvi, almeno così potevo svegliarmi: << Avevi lasciato un sacco di bottiglie vuote e bicchierini sparai sul tavolo, avevi detto che ci avresti pensato tu, ma a quanto pare il sottoscritto ha messo apposto >> questa volta me l'ero proprio cercata: << D'accordo, che favore ti devo fare? >> mi avvicinai a lui e gli sistemai il gillette: << Avevo pensato a qualcosa di... >> e mi fece un sorrisino da pervertito: << Ma dato che sono "buono" ho preferito la seconda scelta... mi dovresti allenare, dato che non ho potuto farlo in questi giorni, perché mi dovevo occupare di una ragazza con un sacco di problemi >> "Senti chi parla" << Va bene... cosa dovrei fare? >> gli domandai mettendomi in posizione: << Combatteremo >> "Ancora combattere, ormai ho le nausee, soprattutto se devo combattere contro di lui" << Allora incominciamo >> feci spazio in salotto, spostando il tavolino e le poltrone: << Sei pronta Pacifica? >>mi domandò sorridendo: << Ok, ma non farmi male >> gli risposi, mi posizionai con i pugni alzati a metà, Eric attaccò, parai il colpo, provai ad attaccare io, anche lui schivò il colpo ma un attimo mi prese e mi fece roteare, sentivo il suo respiro sul collo: << Pacifica sei troppo scoperta, soprattutto qui >> e mi toccò il fondo schiena massaggiandolo,se non mi liberavo da quella stretta sarei stata sotto al "suo controllo" così tirai una testata all'indietro, Eric mollò la presa e quando mi girai vidi che gli stava sanguinando il naso: << Ti ho fatto male principino? Vedrai, passerà >> gli sorrisi, ma vederlo così debole davanti a me mi faceva godere in una maniera assurda, lo presi per mano: << Dai vieni che ti medico >> e lo portai in bagno, lo feci sedere sul water, gli inclinai leggermente la testa in avanti, ed esercitai pressione sulle narici sanguinanti per alcuni minuti: << Aspetta qua, torno subito e non ti muovere >> gli ordinai sperando che mi ascoltasse, corsi in camera e presi fuori dall'armadio un panno di lana, andai in cucina e in mezzo ci misi del ghiaccio, dopo di che tornai da Eric, era ancora fermo come l'avevo lasciato, mi misi a cavalcioni su di lui e gli posai sul naso il panno: << Cassie... piano mi fa male >> si lamentò mister simpatia per il dolore: << Visto cos'ho provato io quando mi medicavi? >> glielo tolsi e notai che non sanguinava più, lo posai dentro al lavandino, feci per alzarmi, ma mi bloccò, facendomi rimettere com'ero prima; rimanemmo a fissarci per molto tempo, finché non decisi di aprire bocca: << Non sei più arrabbiato vero? >>
<< No, non lo sono >> e avvicinò le sue labbra sulle mie, lo strinsi di più a me, mi sollevò di peso e mi portò sul divano mi fece sdraiare delicatamente: << Ti voglio >> mi sussurrò sulle mie labbra, sentivo già il gonfiore dei suoi pantaloni: << Sono tua Eric, solamente tua >> mi baciò con passione, la sua lingua si era impossessata della mia, allacciai le gambe intorno alla sua vita, volevo sentirlo, sentire la sua voglia di me; mi slacciò la vestaglia e l'aprì lasciando intravedere l'intimo, dopo aver assaporato le mie labbra, m'iniziò a baciare il collo, gettai la testa all'indietro e ansimai, ma ben presto quel piacere fu interrotto da qualcuno, infatti bussarono alla porta: << Eric... Eric ci sei? >> si staccò da me: << S-sì... un minuto >> si alzò e si sistemò, ritornando l'Eric di ghiaccio, aprì la porta: << Meno male che ci sei, ti ho cercato da per tutto >> tentai di affacciarmi per vedere chi era<< Posso entrare? >> Eric si spostò e finalmente vidi chi era: Max << Vedi Eric... ti devo parlare... >> Max si girò e mi vide: << Te la fai con la Pacifica?! >> mi alzai e mi coprii: << Per l'esattezza Max, la Pacifica sarebbe la mia donna... so che va contro il regolamento, ma sono innamorato di lei e lei lo è di me... se devi prendere provvedimenti è giusto che tu li prenda >> concluse Eric, Max ci guardò: << Non li prenderò, ma voglio che questa faccenda rimanga nascosta, almeno finché Cassie non ha passato il test... ah un'ultima cosa, Cassie ci puoi lasciare da soli? >> m'incamminai verso la camera di Eric e "chiusi la porta".
<< Vedi Eric... dopo il test e i festeggiamenti con i nuovi intrepidi inietteremo il siero a tutti... Janine è pronta >> "Pronta? Pronta per cosa?"
<< Non pensavo così presto >>
<< A dire la verità lo pensavo anch'io... ma la voce che i divergenti esistono, si sta diffondendo e non solo, c'è voce che ci sia un divergente che è compatibile con tutte le fazioni >>
<< Questo è impossibile... quelli che abbiamo ucciso avevano due massimo tre compattezze... comunque è sicuro, il siero non ha effetto sui divergenti? >>
<< Esatto, in questo modo potremmo riconoscerli e ucciderli tutti >> mi portai le mani sulla bocca: << Ora ti lascio alla tua Pacifica... buon proseguimento >> chiusi piano la porta e corsi a vestirmi, la porta si aprì ed entrò Eric: << Che fai amore? >> mi girai e lo guardai: << Me ne torno in dormitorio >> mi alzai ma Eric mi fermò per un polso: << Hey che ti prende? >>
<< Ho ascoltato la vostra conversazione >> tagliai corto e mi liberai dalla sua presa: << Cassie ti posso spiegare >> si parò davanti a me: << Spiegarmi cosa eh? Mi scopriranno e non appena si accorgeranno che sono compatibile a tutte le fazioni mi uccideranno >> la faccia di Eric era stupita: << Dimmi che non è vero... dimmi che non sei tu >>
<< Mi dispiace Eric >> lo passai e uscii dal suo appartamento, dirigendomi verso il dormitorio più triste che mai.
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I'm divergent
Fanfiction[COMPLETA] Cassandra Bennet è una sedicenne come le altre, anche se in modo appartente, nata e cresciuta in una famiglia di Pacifici, fazione devota al benessere degli altri, nonostante abbia sempre ammirato quella degli Intrepidi. Il test attitudi...