<< Mi state dicendo che la sua debolezza è per la mancanza di cibo e di stress? È impossibile >> lo sentivo urlare contro all'infermiera: << Eric le analisi non mentono, deve stare a riposo ed evitare lo stress, ma soprattutto deve mangiare e rimettersi in forze >> non riuscivo a svegliarmi, volevo vedere Andrew e parlare con lui.
Quando finalmente ce la feci, era notte e di fianco a me c'era Eric: << D-dove sono? Andrew? >> mi tolsi la mascherina dell'ossigeno: << Sei in infermeria... tuo fratello è dovuto andarsene, ma si metterà presto in contatto con te >> mi staccai le flebo e scesi dal letto: << Dove stai andando? >>
<< A cercarlo, che domande >> ma appena feci un passo caddi per terra, Eric si avvicinò a me per prendermi in braccio, ma rifiutai il suo aiuto: << Lasciami e soprattutto non mi toccare >> avevo ancora in mente quell'immagine: lui che si baciava con un'altra: << Pacifica che ti prende? >> mi alzai aiutata dall'asta per la flebo: << Mi prendi per il culo Eric? >> ritornai a letto: << Mi spieghi cos'ho fatto per meritarmi questo tuo atteggiamento? >><< Ma sei ritardato o cosa? >> gli domandai furiosa, perché non ci volevo arrivare? << Sì sarò ritardato, perché proprio non ti capisco >> "Volevo staccargli quella testa che si ritrovava, voleva passare per la vittima di turno? Quando l'ho visto chiaramente che si stava baciando con quella" << Dici tanto che tieni a me, che mi ami e che mi vuoi, ma alla prima difficoltà, ti vedo tra le braccia di un'altra a baciarvi >> "Spero solo che con questa spiegazione ci sia arrivato" << Cassie non la stavo baciando, era lei che baciava me... io ti amo >>
<< È troppo tardi Eric.. vattene... voglio rimanere da sola >> mi sdraiai e gli diedi le spalle, non volevo più vedere la sua faccia.
La mattina arrivò, sentivo il calore dei raggi del sole baciarmi il viso, mi svegliai e avevo il letto ricoperto da fiori freschi, non capivo chi è che me li aveva portati, così fermai un'infermeria: << Scusi..sapete chi me li ha portati? >>
<< Il vostro fidanzato e chi altri se no!! >> quindi era stato Eric, carino da parte sua, ma di certo non bastano dei fiori per farsi perdonare ciò che ha fatto: << Mh.. Grazie >> mi sdraiai e respirai il loro profumo: << Ah Cassie, tra poco ti verranno a prendere >> m'informò l'infermiera, tornai a ringraziarla "Che bello, me ne vado di qua... odio l'infermeria, mi mette paura"; mi voltai verso il comodino e vidi che c'era un libro, lo presi e lessi il titolo "Lo Hobbit" << Non cambi mai Eric >> l'aprii e notai che c'era una lettera: "Se stai leggendo questa lettera vuol dire che hai notato il libro che ho lasciato qua da te... non so come farmi perdonare Cassie, dico davvero, ma le mie scuse erano sincere, così come sono i miei sentimenti verso di te, ti amo e non smetterò mai di dirtelo, perché sono innamorato di te, dalla prima volta che ti ho visto saltare sulla rete... all'inizio pensavo che fosse solo curiosità verso di te, riuscivi a tenermi testa e come se non bastasse, imparavi in fretta e ti permettevi pure di sfidarmi, senza aver paura delle conseguenze... ho capito d'amarti durante ruba bandiera e mi sono detto: "Sì, è lei la donna giusta per me" eri forte, a volte eri fredda, ma allo stesso tempo eri dolce e sorridente, così come sei imprevedibile e scatenata... stando insieme a te, non mi annoio mai, mi piace stare al tuo fianco e proteggerti... perché se non l'hai ancora capito io ti proteggerò e ti amerò per sempre, qualunque cosa accada... dato che oggi ti dimetteranno, alle 20:00 vieni sulla ruota panoramica, nella cabina dove ci siamo dati il nostro primo bacio... ti aspetto...
Tuo Eric"
Portai la lettera sul cuore e iniziai a piangere:
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I'm divergent
Fanfic[COMPLETA] Cassandra Bennet è una sedicenne come le altre, anche se in modo appartente, nata e cresciuta in una famiglia di Pacifici, fazione devota al benessere degli altri, nonostante abbia sempre ammirato quella degli Intrepidi. Il test attitudi...