Pov Eric
Mi svegliai ai primi raggi di sole e la vidi addormentata, il lenzuolo le copriva solo il busto, lasciando intravedere poco e niente, mi alzai abbastanza per coprirla e la tirai a me, baciandole i capelli: << Buongiorno >> mi disse tirando su il viso: << Buongiorno, scusa se ti ho svegliato >> le diedi un bacio sulle labbra: << Tranquillo, ormai la sveglia dell'orologio suonava >> si allontanò da me e raccolse da terra la prima cosa che trovò: ovvero la mia maglia, l'indossò, devo dire che le stava davvero molto bene: << Posso rubarti il bagno? >>
<< Fai come se fossi a casa tua >> le dissi con un gesto; mi alzai e le preparai la colazione, scommetto che era affamata, dato che non mangiava da giorni e poi doveva essere in forze per oggi, era di nuovo il suo turno per il test, la cosa che mi faceva più incazzare era che, Quattro glieli faceva.Pov Cassie
Uscii dalla doccia e mi diressi in cucina e lo vidi che stava cucinando, però aveva lo sguardo incantato, così mi avvicinai a lui e l'abbracciai da dietro: << Posso sapere che cosa turba la tua mente? >> gli domandai, Eric mi mi accarezzò le braccia: << Niente... ora tu mangi... io devo andare a fare un lavoro >> mi posò il piatto sul tavolo e si diresse verso la camera, iniziai a mangiarepensando a cosa avesse di così importante da fare: << Io vado, ci vediamo più tardi >> lo salutai con la mano, dato che avevo la bocca piena; mi andai a lavare i denti e dopo mi vestii "non ne posso più di questo test", aprii la porta dell'appartamento di Eric e trovai Evelyn con il pugno alzato, come se stesse per bussare: << Evelyn? Che ci fai qui? >> ero sorpresa di vederla davanti all'appartamento di Eric: << Meno male che stai bene... ti ho cercata da per tutto... ieri sera sono persino venuta da Eric, per vedere se ti aveva visto, ma mi ha cacciato in male modo >> mi abbracciò forte, senza accorgersene che mi stava facendo mancare il respiro: << Hey calma... sto bene... ti racconto tutto strada facendo >> chiusi la porta e ci avviammo verso la sala per fare i test e naturalmente le spiegai cos'era successo fino a ieri sera dopo aver fatto l'amore con lui: << È davvero romantico fare la pace in quel modo >> Evelyn aveva gli occhi a cuoricino: << Evelyn >> le diedi una spallata amichevole: << E dai Cassie... è vero >>; eravamo arrivate, ci sedemmo sulle sedie e aspettammo che Quattro ci chiamasse per entrare, ma quando la porta si aprì, anziché esserci Quattro c'era Eric: << Pacifica vieni >> mi disse con il suo tono freddo, entrai e chiusi la porta dietro di me: << Chiudi a chiare, così non saremo disturbati >> girai la chiave: << Ma Quattro dov'è? >>
<< È nell'altra stanza a fare i test... ho chiesto di essere messo anch'io in questo "addestramento >> non so perché, ma mi trovavo a disagio con Eric a fare il test, forse perché non volevo che entrasse nella mia testa e scoprire cose che gli farebbero accapponare la pelle: << Ecco quello che faremo, entrerò insieme a te nelle tue paure, così ti posso aiutare come passarle senza essere scoperta >> Eric mi iniettò il siero e dopo se lo iniettò lui, mi appiccicò qualcosa sulla fronte, che era collegata alla sua. Chiusi gli occhi e quando li riaprii ero seduta e legata a una sedia, la stanza stava andando a fuoco, Eric era di fianco a me, però non era legato e urlava per le bruciature: << Tranquillo Eric non è reale >>
<< Questo é quello che direbbe una divergente, ma tu Pacifica sei un'intrepida e cosa faresti? >> mi guardai attorno e mi avvicinai al fuoco, che bruciò i lacci, mi alzai e corsi subito verso a un lavandino, che era pieno d'acqua e ci buttai le mani.... lo scenario cambiò, ero dentro alla macchina e l'acqua stava entrando, al posto del guidato non era vuoto come le altre volte, ora c'era Eric: << Stai calma Pacifica, ragiona con quella testolina che hai >> per lui era facile parlare: << Cassie guardami >> lo guardai: << Pensa, sei dentro a una macchina, ma il vetro non si rompe se lo picchi con la mano >> aveva ragione, mi guardai intorno e solo allora mi accorsi che alla cintura dei pantaloni avevo una pistola, presi la mira e sparai al vetro, rompendolo.... lo scenario ricambiò: << Eric... questa paura mi è nuova >> gli confidai, mi prese per mano e camminammo per il prato, finché davanti a noi non capitò, un ragazzo legato e in mano avevo una pistola: << Chi è lui? >> mi domandò incuriosito: << Mio fratello >> mio fratello era scomparso ormai da anni, nessuno sapeva dov'era e se fosse vivo o morto: << E-Eric n-non posso farlo >> mi abbracciai a lui: << Cassie, è una simulazione... la devi passare >> mi staccai da Eric e mi avvicinai a mio fratello, gli puntai l'arma sulla fronte, chiusi gli occhi e sparai. Quando mi svegliai, mi voltai ed Eric era già in piedi
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I'm divergent
Fanfiction[COMPLETA] Cassandra Bennet è una sedicenne come le altre, anche se in modo appartente, nata e cresciuta in una famiglia di Pacifici, fazione devota al benessere degli altri, nonostante abbia sempre ammirato quella degli Intrepidi. Il test attitudi...