La mattina arrivò, anche se speravo che non arrivasse mai: << Cassie dobbiamo andare, altrimenti faremo tardi alla lezione >> mi tirai su le coperte: << Tu vai, io ti raggiungo >> e ritornai nel mondo dei sogni, oggi non mi andava di andare a fare allenamento, dopo quello che mi era successo la sera prima, vedere Eric era l'ultima delle cose che volevo fare oggi; si stava così bene nel letto finché, qualcuno non aprì sbattendo la porta: << Pacifica alzati >> niente continuai a dormire, anche se l'avevo sentito, sentii i suoi passi venire sempre più vicini al letto e togliermi la coperta: << Ti do cinque minuti, se non ti svegli userò le maniere forti >> e chiuse la porta dietro di se "Forse è meglio che mi alzi, dopo quello che è successo ieri sera, è capace di tutto, anche farmi correre davanti tutti in intimo" mi lavai e mi vestii in fretta e furia, uscii dalla camera ed era lì che mi aspettava con le braccia incrociate, gli lanciai un'occhiataccia e mi diressi verso la palestra, seguita da lui: << Non pensavo di rivederti vestita in quel modo stamattina >> appena sveglia avevo un pessimo carattere: << Stronzo >> mi fermò per un polso, me lo strada stringendo forte: << È la seconda volta che mi chiami così Pacifica, alla prossima sarò costretto a punirti >> con un gesto, feci mollare la presa: << Punirmi? Ieri sera mi hai punito facendomi girovagare in intimo e se strada facendo avrei trovato qualche intrepido ubriaco eh? È questo il tuo modo di punire? Mettere in ridicolo e in pericolo le persone? Beh preferisco essere presa botte piuttosto >> ripresi a camminare per andare in palestra, ma Eric mi rifermò: << Pacifica tu non capisci, sei più stupida di quanto pensassi... non è stato per metterti in ridicolo e in pericolo, perché non lo eri... secondo te, dietro chi avevi ieri sera? Il sottoscritto, di certo non mando via una ragazza, per giunta in quello stato dopo essersi ubriaca, se sarebbe successo qualcosa, la colpa sarebbe ricaduta su di me >> mi diede una spallata e mi precedette; entrai in palestra e tutti i trasfazione si fermarono: << Cassie era ora che ci raggiungessi, come punizione per il tuo ritardo, dovrai risistemare la palestra >> mi disse Quattro
"Mi è andata bene, se fosse stato per Eric, altro che sistemare" << Scusami Quattro ma non sono d'accordo... sistemerà la palestra, ma dopo, dovrà sistemare quei pesi e metterli al loro posto >> "come non detto" , guardai la lavagna e il mio nome non c'era scritto per gli incontri di oggi, sicuramente mi faranno combattere domani, guardia gli incontri per studiare quelli che sarebbero stati i miei prossimi avversarsi, ora non era più amicizia, ma uno scontro tra nemici e chi avrebbe perso sarebbe diventato un escluso "Jackson era molto forte, ma era molto lento nei movimenti, con lui devo usare tattica e devo essere veloce, Peter era entrambe le cose, veloce e forte, con lui di sicuro non ho scelta.... ma aspetta, Eric ha detto che devo allenarmi nelle braccia purché diventino forti e so già come fare" mi alzai e mi diressi verso i pesi, iniziai a farli, alzai prima un braccio e poi l'altro e via così per cinque minuti, poi cambiai, iniziai a fare i piegamenti sulle braccia, tutto questo sotto lo sguardo incredulo di Eric "Guardami pure, domani non potrai godere della mi sconfitta, perché vincerò, chiunque mi mettano contro" contai fino a venti e caddi a terra esausta: << Non credi che stai esagerando Cassie? Stai sforzando troppo il tuo corpo >> alzai lo sguardo e c'era Quattro: << Non voglio diventare un'esclusiva, quindi è meglio che mi dia da fare, sono debole e non riuscirei a battere tutti >> gli confessai, mi sedetti per terra, così fece anche lui: << Cassie te non sei debole, ho visto come ti alleni e come impari in fretta, tu sei forte e non permettere mai a nessuno di dirti... aspetta un secondo, Eric... Eric ti ha detto che sei debole? >>
<< Non me l'ha detto... me l'ha fatto intuire... Quattro io voglio che mi alleni, non voglio diventare un'esclusiva, voglio essere un'intrepida >> le lacrime iniziarono a rigare il mio volto, Quattro non poté altro che abbracciarmi: << Va bene... ti allenerò, ma ora asciugati quelle lacrime e aiutami a mettere apposto la palestra >> mi asciugai le lacrime e lo aiutai, quando avevamo finito, spostai i pesi e lo rimisi al loro posto "Non credevo, ma questo esercizio serve, sia per le braccia, che per le gambe"
<< Cassie, lascia stare i pesi... li mettiamo via dopo... ora vieni qua, di fronte a me >> appoggiai i pesi e corsi davanti a lui: << Allora, ora combatteremo, ma ci andrò leggero con te ok? >>
<< No... non voglio che tu ti trattenga Quattro, combatti come sai fare e non preoccuparti per me >>
<< Ne sei sicura? >> accennai un si con la testa: << Bene allora... incominciamo >> Quattro iniziò subito ad attaccare, schivai i colpi, alcuni li parai, era dannatamente bravo: << Brava Cassie >> provai ad attaccare, mossa sbagliata, mi sbatté a terra: << Troppo prevedibile >> "Ah si?" mossi le gambe e il bacino , mi portai sopra di lui: << Ok lo ammetto sei imprevedibile ed è questa la tua miglior arma, l'imprevedibilità, se ce l'hai fatta con me, di sicuro ce la farai anche con i transazione... ma ora >> le posizioni si capovolsero: << Hey così non vale >> e risi: << Vale si... ho una reputazione da mantenere e la voce del tipo "Quattro si è fatto battere da una trasfazione" mi darebbe parecchio fastidio, soprattutto se lo venissero a sapere i miei nemici >> Eric... se Eric lo scoprisse ne godrebbe: << Perché vi odiate? >> gli domandai sperando in una riposta: << Questo non sono affari che ti riguardano Pacifica >>
<< Pure tu Quattro mi chiami così... odio quando lo fanno >> e gli misi il muso, ma solo ora mi accorsi che eravamo ancora sdraiati e avevo lui sopra di me: << Mi piaci quando metti il muso Cassie >> e mi spostò una ciocca di capelli da davanti al mio visoQuattro avvicinò il suo viso al mio: << Quattro ti vuole Max... subito >> quella voce, Eric... Quattro si alzò subito e mi aiutò ad alzarmi: << Grazie Quattro a domani >> lo salutai e rimasi da sola con Eric, tornai ai pesi e li spostai: << Che cosa facevi con Quattro? >> mi domandò serio: << Mi ha un po' allenata >> portai l'ultimo peso al suo posto: << Ti ha allenata nel baciare un ragazzo? >> era furioso, ma non sapevo io perché: << Cristo... Eric... non mi ha baciata, mi ha solo allenato >> stavolta ero io dargli una spallata, ma mi fermò per una spalla e mi fece voltare, avevo il suo viso a pochi centimetri dal mio: << E-Eric... c-che stai facendo? >> gli domandai guardandolo negli occhi, ma appena si accorse di quello che stava per fare si allontanò di qualche passo: << Se hai finito la tua punizione, puoi andare a cena Pacifica >> e se ne andò dandomi le spalle.
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I'm divergent
Fanfiction[COMPLETA] Cassandra Bennet è una sedicenne come le altre, anche se in modo appartente, nata e cresciuta in una famiglia di Pacifici, fazione devota al benessere degli altri, nonostante abbia sempre ammirato quella degli Intrepidi. Il test attitudi...