- Martha, io... Non volevo farlo... Perdonami, ti prego- Mi girai e vidi il moro sorridermi.
- E allora perché l'hai fatto? Eh? Perché? Sentiamo... - gli chiesi, ancora arrabbiata.
Lui abbassò la testa e disse :-.....Perché sono un deficiente- Ma va? Non l'avevo capito!!
- Il fatto è che....Io ti amo!- mi urlò, afferrandomi il polso per impedirmi di andare via.... Cavolo i tagli! Bruciavano, molto anche. Ero diventata autolesionista dall'attacco del vampiro, avevo perso la fiducia di poter diventare un vampiro più potente...
- M-Martha... Cosa sono qui-questi?- disse sconvolto Paul, quello era il suo nome.
- Niente, assolutamente niente- risposi fredda, nascondendo una smorfia di dolore quando sfiorò i miei tagli.
- No Martha, non è vero che non sono niente. Io ti amo, ti amo da morire, non hai mai notato che ti guardavo sottecchi, a lezione di matematica? O che ti provocavo apposta? Io...ti amo, ma non so essere romantico, ecco-disse tutto d'un fiato.
- Anch'io ti amo-gli dissi. È vero, lo guardavo ridere, scherzare con i suoi amici, quando lo andai a "trovare" in infermeria, provai una fitta al petto vedendolo così.
Senza nemmeno avere il tempo di rendermene conto, le sue labbra erano sulle mie, probabilmente vedendomi pensare, aveva deciso di passare al sodo.
Quando si staccò, avevo probabilmente le guance a fuoco. E anche lui non era esattamente pallido. - Non ci posso credere Martha, noi che ci stuzzicavamo a vicenda, io che ti provocavo dicendoti:- Hey, bella!- e tu che scappavi... - sussurrò.
- Tu che dicevi che era importante solo David e poi... - continuò.
Aveva ragione, in quel periodo ero la ragazza di David, finché non mi lasciò per quel lama spelacchiato di Missy, una scema che si credeva Dio. - Ma adesso David appartiene soltanto al passato!- gli dissi cercando di avere una voce "seducente": ma quello che uscì era più il verso di un coniglio impaurito. Lui rise... Che bella risata!
Amy's pov
Ero ancora triste per la morte di mia mamma, piangevo ogni notte, ma Martha era l'unica a saperlo. Era la mia ancora di salvezza. Nonostante fosse pomeriggio, pensando ancora a mia madre, mi scese qualche lacrima, che asciugai con la manica del maglione, ormai bagnato.
-Amy, c'è qualcuno per te, lo mando su!- urlò il papà di Martha. E chi è ora?
No. Tutti ma non lui. - Mathias, che ci fai tu qui!?- chiesi, avrei voluto sembrare acida, ma la mia voce era interrotta dai singhiozzi.
- Amy, ma tu stai piangendo!- disse lui, preoccupato. Sentì una mano accarezzarmi i capelli e proseguire verso la spalla. Un nanosecondo dopo, mi trovavo abbracciata a Mathias, ma come?
Mi staccai subito dalla sua spalla, e dissi:- Scusa, non succederà mai più!- gli dissi, per non illuderlo. - Ricordati: io ti amo, a me non dispiace!- rispose e mi fece l'occhiolino. -Scemo-dissi ridendo!
Sulla sua faccia comparve un sorriso e disse:- Questo scemo però ti ha fatto tornare il sorriso!- rispose, sforderando una faccia innocente. Aveva ragione. - Mathias... Io... Non ti amo, mi dispiace, però possiamo essere amici, se ti va!- Sorrise a trentadue denti:- Ma certo! Amici?-
Mi allungò la mano. - Amici!- dissi stringendogli la mano.
- Amy, vuoi uscire con me e Paul? ❤- era un messaggio da Martha.
- Che dici, usciamo? Come amici intendo!- chiese arrossendo Mathias.
- Certo! ❤ A dopo! - risposi a Martha.
2 ore dopo...
Martha camminava mano nella mano con Paul, mi avevano raccontato tutto, erano davvero teneri! Anche io ero mano nella mano con Mathias. Ero veramente contenta, mi sentivo, forse per la prima volta da anni, una normale adolescente. Arrivati al parco, ci sedemmo in cerchio e dicemmo:- Per sempre insieme!- unendo le mani. - Per sempre!- urlammo facendo salire le mani.... Per sempre!
Questa storia è finita... :'( Comunque, se vi va di seguirmi, presto farò un'altra fanfiction!
Grazie di averla letta❤
Miriam❤
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La ragazza dagli occhi verdi
VampireStoria di due ragazze che, nonostante molte difficoltà e imprevisti riusciranno a volresi bene e a sostenersi l'un l'altra, o forse no? Tratto dalla storia: Sentivo i suoi grandi, bianchi denti pefrorarmi la carne. Urlai, ma non servì a nulla ,la mi...