La rivoluzione-parte 2

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Mi rimaneva un dilemma: chi avrei dovuto mordrre? Chi odiavo così tanto da colerlo mordere? Ah, ci sono! Martika. Lei è in assoluto la più antipatica della scuola, dire che è vanitosa è dire poco. È il massimo dell'antipatia, e poi fa la preziosa con la preziosa con la prof, addossamdomi le colpe di quello che fa lei, facendomi addirittura sospendere.

Il giorno dopo, con la scusa di andare a fare shopping, la invitai, ma lei mi rise in faccia:- Hahaha, cosa? Fare shopping con una come te? Ma non mi prendere in giro dai!-

Stavo andando su tutte le furie, ma escogitai una scusa perfetta:- Sì, lo so che non sarò mai come te, ma vorrri imparare un po'- Mio Dio, mi disgustavo da sola, mai e poi mai avrei voluto essere come lei!

- Sì, accetto, in fondo, devo passare un po' di tempo con quelli meno fortunati di me! - Grrr!! Se non ci fossero state altre 50 persone, l'avrei morsa all'istante!!

- Ooh grazie,  andrebbe bene alle 3 a casa mia?-

Fece una smorfia di disgusto:- Cosa? Ma mai!! Non andrò mai nella casa di una pezzente come te!!-

Era veramente troppo, ma i corsi di yoga mi aiutavano a gestire la rabbia, quindi non avrei avuto problemi nel fingere di essere calma.

- Va bene, allora aspettami fuori!- Sbuffò. Mamma mia quanto era acida!!                    

- Ah aspetta Pittello! Non dire a nessuno di questo incontro, non si deve saperein giro che esco con una pezzente come te!-

Sulla mia faccia era stampato un ghigno agghiacciante,  e dissi in uxn sussurro malevolo:- Tranquilla, nessuno lo saprà!-

Mancava meno di 1 ora all' "incontro" con Martika, non so veramente come io abbia fatto a chiederle di uscire senza lasciar trasparire nulla del mio piano, sono stata molto convincente.

Indossavo una maglietta rossa con scritto: The Best♥ abbinata a dei jeans un po' scoloriti.

Mi stavo truccando, ero pronta e stranamente, ero anche in anticipo.

Mi avviai verso casa sua, ma nel percorso ci schiantammo.

- Ehi!! Stai attenta a dove vai!!-

- Si, scusami-

Con la scusa che aveo dimenticato di prendere la borsa, la portai dentro casa mia, la afferrai per un braccio e la cinsi, sbattendola al muro.

Avevo i canini ancora lievemente sporchi di sangue,  ruggii e gli dissi:- Preparati a soffrire!-

Ma mi aspettava una bruttissima sorpresa....

La ragazza dagli occhi verdiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora