Alphabet -Changlix- [✔]

O

O.
OCCHI.

Gli occhi sono una delle parti fondamentali delle persone.
Si dice che essi siano lo specchio dell'anima, ed è così.
Solo con essi si possono comunicare milioni di sentimenti, sensazioni, pensieri.

Quando si è felici qualcosa brilla in essi, sembra quasi stiano sorridendo anche loro.
Quando si è tristi un velo di cupezza li riveste, lo sguardo è assente, non riflette emozione alcuna.

Per la maggior parte del tempo, credo che il mio sguardo sembri da persona triste.
Lo è.
Lo guardo vuoto di una persona vuota.

Ma i tuoi occhi sono così belli.
Belli, che aggettivo banale, scontato.
Ma come altro potrei descriverli?

Ed ecco che quei tuoi occhi, così pieni di luce, di vita, di tutto ciò che c'è di bello in questo mondo incontrano i miei, vacui, assenti, privi di espressione.

E sono come malattia contagiosa.
Perché mi viene da sorridere e i miei occhi sorridono con me.
Sei capace di fare questo, sei capace di far ridere i miei occhi tristi.

Tristi.
Davvero.
E vorrei che tu fossi con me ogni volta che da essi escono delle lacrime, forse ingiustificate, che mi rigano le guance fino a cadere sulle mie mani.
Vorrei che tu fossi con me, me le asciugassi e mi guardassi negli occhi sorridendo.

Potrei rimanere a guardarti anche per sempre.
Anche con gli occhi ancora arrossati e gonfi di pianto, perché vedrei te di fronte a me, e nulla avrebbe più importanza, una volta essermi perso nei tuoi occhi. Belli.

A quando le lacrime smetteranno di uscire dai miei OCCHI,
Changbin.

Felix era un ragazzo sensibile e leggere cosa Changbin provasse gli aveva fatto provare una strana sensazione, come un forte peso sul cuore.

I suoi occhi si erano arrossati e continuava a tirar su col naso.
Decise di distrarsi e rispondere alle parole del ragazzo che amava.

Se ne avessi la possibilità verrei da te ogni qual volta hai bisogno di piangere.
Asciugherei le tue lacrime, ti abbraccerei sussurrandoti che sei perfetto.

Un'improvvisa goccia cadde su quel foglio, quasi a farlo apposta sulla parola lacrime.
Una lacrima infatti aveva percorso la morbida guancia di Felix per poi cadere sul quadernino aperto davanti a lui.

Perché le parole del ragazzo che amava riuscivano a fargli questo effetto.

E sperando di sentirsi meglio continuando nella sua lettura, il ragazzo girò pagina.

Ave Uomini,
Ho cambiato le copertine alle mie storie, e sì, ora sono di un'oscenità atomica, me ne rendo conto.
BuT sono solo provvisorie, nel frattempo lavorerò a delle book cover migliori :)
In ogni caso buon tutto.

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