Chapter One

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Riccio, hai delle novità riguardo i due piccioncini?
Come chiameranno il mio bambolotto??
Non sento Alena da ieri! Sono in ansia!

Digito frettolosamente il messaggio, inviandolo a Brian, attendendo una risposta che, come al solito, da un po' di mesi, tarda ad arrivare.
Mi siedo sul divano della mia sala da pranzo, lasciandomi andare su esso, stanca, voltandomi quando avverto un rumore di tacchi, notando Darla pronta per uscire, fermandosi davanti alla porta.

'' Tesoro, non torno stasera. ''

'' Va bene, a domani, allora! Ciao! ''

'' Ciao, Holl! ''

Quando avevo deciso di andare a vivere da sola, avevo cercato con tutta me stessa una coinquilina che fosse puntuale con i pagamenti senza fare storie, ma ogni volta mi ero imbattuta in qualche caso umano, scartandolo e vedendomi obbligata a far lasciare casa.
Incontrata Darla, i miei pensieri e le mie agitazioni erano terminate. Ogni sera, era assente e avevo sempre casa libera, in più era puntuale nei pagamenti senza creare alcun tipo di problema, aiutandomi, anche, quando poteva.
Dopo il pranzo a casa mia, quando lei e Roger erano sgattaiolati in camera per ''parlare'', il rapporto tra noi si è un po' "raffreddato", limitandoci ai saluti e alle faccende superficiali della casa.
Sobbalzo rumorosamente, emettendo un gemito di sorpresa quando avverto il cellulare vibrare, distogliendomi dai pensieri.

'' Dannazione, ma che cavolo! ''

Mi appresto ad aprire il messaggio, leggendolo con attenzione.

Il bambino si chiamerà Sammy.
I due si sposeranno. Contenta, ora?

Un momento, cosa?
Sammy? Matrimonio? E questo sarcasmo alla fine?

Come sempre, molto attivo e puntuale.
Chissà chi occupa la tua mente, ora.
Buona serata.

Sbuffo nervosamente, lasciando il cellulare sul cuscino, sollevandomi in piedi, dirigendomi in cucina per decidere di cercare il numero della pizzeria che solitamente chiamo per ordinare qualcosa a domicilio.
Afferrato il foglio di carta con il contatto, ritorno in sala, prendendo il cellulare, componendo il numero, lasciando squillare per poi comunicare con una ragazza, riconoscendola come Olivia, sorridendo contenta nel sentirla, per poi ordinare una pizza con patatine e melanzane grigliate, lasciandole l'indirizzo, salutandola, infine.
Ho deciso : addio dieta per una sera.
Festeggio la mia solitudine.
Mi mordicchio il labbro inferiore, torturandolo come sempre, pizzicandolo a tal punto da farlo arrossare e gonfiare, per poi dedicare la mia attenzione all'ennesimo messaggio.

Rossa, smettila.
È solo un'amica.

Emetto un piccolo ringhio, rispondendogli per le rime.

Un'amica? Ed io?
Sono giorni che sei distante!
Se preferisci chiudere qui la nostra frequentazione, fallo e non trattarmi con superficialità, come se fossi una stupida.

Invio il messaggio, bloccando lo schermo del cellulare, posando quest'ultimo sul tavolino, per poi distendermi sul divano, socchiudendo gli occhi, ripensando alle ultime settimane.
Nell'ultimo periodo, Brian ha cominciato ad essere più freddo, distaccato, dimenticandosi a volte anche dei nostri appuntamenti, passando le intere giornate al cellulare, ma non con me.
Una ragazza, di nome Sarah, riempie le sue giornate, trascorrendo tutto il tempo a chiacchierare con lei.
Da quando, lei gironzola attorno al riccio, lui non mi considera più come prima, limitandosi solo a degli incontri brevi, dei piccoli baci e delle chiamate rapide, sfuggendomi ripetutamente.
Mesi prima, non mi sarei trovata così.
Dopo varie frequentazioni e numerose delusioni in amore, avevo scelto per anni la via più semplice : il sesso.
Quando, anni prima, uscivo con Alena e Lucy ed andavamo in qualche locale o pub, tentavo sempre di non passare inosservata, attirando l'attenzione di qualche ragazzo, uno diverso ogni sera, per potermi divertire a mio piacimento. Ne avevo illuso qualcuno, ma giustificavo le mie azioni con ciò che gli uomini precedentemente mi avevano fatto.

You Take My Breath AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora