Chapter Nineteen

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Quattro giorni dopo


" Sammy, vieni qui! Ti mangio di baci! "

" Rossa, attenta! Ha appena finito di mangiare la sua amata pasta con formaggino, non è vero? "

Afferro il bambino fra le braccia, stringendolo a me mentre fissa la sua mamma, ridacchiando, per poi concentrare la sua attenzione su di me, in particolar modo sulla mia collana, studiandola e giocandoci.
Cammino con Sammy per casa, giungendo nella camera dove il piccolo dormiva da alcuni giorni, lasciando che, nel frattempo, posi il capo sul mio petto, dondolando entrambi per farlo addormentare, osservandolo mentre riesco nel mio intento, sorridendo dolcemente .
È così dolce!
Otto mesi di pura dolcezza.
Mi volto di colpo quando noto una presenza alle mie spalle, riconoscendo Alena, fissandomi con ammirazione, quasi sognante, appoggiandosi con il capo lateralmente sullo stipite della porta.
Non appena il "quasi biondino" giunge fra le braccia di Morfeo, lo ripongo nella culla lentamente, coprendolo con il lenzuolo, lasciandolo dormire tranquillo.
Esco con Alena dalla stanza, socchiudendo la porta per poi dirigerci in cucina, ascoltandola parlare sottovoce.

" Saresti una bravissima mamma. "

" Dai, smettila! "

" Non sto scherzando! Io e Roger impieghiamo ore per farlo addormentare e tu ci sei riuscita in pochi minuti. "

" È solo perché aveva mangiato, quindi, era sazio. "

" No, tesoro. Fidati di me. Noi proviamo a farlo dormire dopo pranzo e cena, ma ci riesce quasi difficile. Tu ci sei riuscita velocemente. A mio avviso, sarai una mamma favolosa. "

" Ti ringrazio. "

Arrossisco appena, sedendoci a tavola, osservando i piatti preparati da Alena : un primo con pasta, panna e prosciutto; un secondo di carne con patate; infine, una macedonia di frutta.
Tralasciando l'ultimo, le porzioni precedenti sono esattamente tutto ciò che evito durante la settimana.
Impallidisco, impaurita dal non riuscire a reggere tutto il pranzo preparato dalla mia amica, per poi afferrare la mia forchetta con lentezza, cominciando a mangiare, avvertendo le mani tremanti.

'' Sai perché sto preparando tutto ciò in questi giorni, vero? ''

Scuoto il capo in risposta, continuando a masticare, gustando, quasi forzatamente, il piatto, osservandola con aria interrogativa.

'' Sei dimagrita tanto e non mi sta bene. ''

'' Non è vero! ''

'' Tu non stai mangiando come dovresti. ''

'' Mangio solo più sano. ''

'' Questa è roba sana. ''

'' Pasta, panna e prosciutto? ''

'' Questa un po' meno, ma serve per farti mettere su qualche chilo. ''

'' Alena! ''

La guardo ridacchiare, per poi riprendere a mangiare silenziosamente, terminando il primo con fatica, non abituata a mangiare grandi porzioni come questa.
Successivamente, aiuto Alena a liberarsi dei piatti sporchi, riponendoli nella lavastoviglie, per poi osservarla mentre mi porge con la carne con patatine e salse, guardandola, sollevando il sopracciglio sinistro.

'' Amore mio, non fare quelle facce. Voglio vedere il piatto pulito. ''

'' Sono giorni che mi fai mangiare così. ''

'' Ringrazia che non abbia preparato gli antipasti. ''

'' Tu sei venuta qui solo per farmi mangiare? ''

You Take My Breath AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora