Chapter Twenty Two

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'' Cosa stai dicendo? ''

'' La verità. ''

Lo guardo negli occhi per un istante e ripenso per un attimo al ciò che ho fatto negli ultimi sei mesi, ripercorrendo la mia vita lavorativa.

'' Ho lavorato per alcune aziende e dei magazine. Non è assolutamente possibile quello che stai insinuando. Aeron non farebbe mai - ''

'' Stai dubitando di me, Holland? ''

'' In questo momento, sì. Per quale motivo vuoi farmi star male? Non hai retto che ti abbia lasciato? ''

'' Ma che diavolo stai dicendo? ''

Porto le mani fra i miei capelli, cercando di non cedere nella disperazione e nel panico, osservandolo mentre si avvicina, facendomi indietreggiare fino a raggiungere con le spalle il muro, bloccandomi ad esso.

'' Dimmi per chi hai lavorato. Erano aziende conosciute a livello mondiale? I magazine, quali sono? ''

Rifletto per un istante, cercando di ricordare ogni dettaglio, spalancando gli occhi quando mi si presenta davanti la scena a cui avevo assistito al mio arrivo.
No, non può essere.

'' Ho lavorato per dei settimanali. ''

'' Non sei apparsa nella settimana della moda nei magazine, vero? ''

'' Sì, ma ho fatto delle foto. Credo che abbiamo preferito non pubblicarle. ''

'' O forse non sono state mai inviate all'editore. ''

Osservo Brian, raggelata, per poi decidere di allontanarmi dal suo corpo avvicinandomi alla scrivania, aprendo un cassetto, estraendo da esso delle chiavi, prendendo quella necessaria per poter aprire la cassaforte posta dietro un quadro.
Aeron non mi aveva mai parlato di quel nascondiglio.
Un giorno, lo avevo sorpreso ad inserire delle pratiche e dei soldi all'interno. Non mi ero preoccupata in quel momento, perché pensavo fosse del tutto normale.

'' Che fai? ''

'' Cerco delle prove alle tue parole. ''

Mi avvicino al quadro, togliendolo dalla parete, posandolo sul pavimento, aprendo la cassaforte con la chiave, notando varie buste per fascicoli all'interno, prendendole tutte, posandole sul tavolo al mio fianco, cominciando a scartarle.

'' Prendi il bambino e torna qui. Non voglio che sappia che siamo ancora qui. ''

Nel frattempo, apro le buste gialle, riversando sul tavolo il contenuto, ritrovando gran parte delle mie foto che sarebbero dovute essere state inviate per i vari magazine e le altre case di moda.
Sento mancare improvvisamente il respiro.
Mi siedo sulla sedia posta dietro al tavolo ed osservo senza parole le foto.
Perché lo ha fatto?
Perché non ha inviato le foto?
Cosa diamine mi nasconde?
Afferro tutte le foto, inserendole nuovamente nelle buste, per poi prendere la mia borsa, dirigendomi verso l'uscita quando vedo Aeron entrare nell'ufficio, guardandomi con attenzione, riconoscendo cosa stringo fra le braccia, impallidendo.

'' Dove vai? ''

'' Ti cercavo. ''

'' Dove le hai prese? ''

Mi domanda, indicandomi le buste, rigido, per poi tornare a guardarmi negli occhi.

'' Non ha importanza. ''

'' Lo ha per me. ''

'' A me non interessa. Mi hai mentito. ''

'' Non è così. Fammi spiegare! ''

'' Cosa c'è da spiegare, Aeron? Non hai inviato il nostro lavoro, mi hai fatta passare per una stupida! ''

In preda alla rabbia, gli lancio uno per volta, con violenza, le buste contro, osservandole rompersi mentre raggiungono il pavimento, notandolo voltarsi e ripararsi.

You Take My Breath AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora