Chapter Eleven

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Tornati a Londra in estremo silenzio, io e Brian ci siamo diretti verso casa di Alena per il barbecue con gli amici. Nonostante i vari tentativi per riappacificarmi con lui, il riccio continua a mantenere il suo sacro silenzio e la situazione peggiora con l'andare dei minuti.

" Brian, basta! Parlami, ti prego. "

Altro mutismo.
Abbasso lo sguardo sulla mia borsa, posata sulle mie gambe, socchiudendo gli occhi per un momento, respirando profondamente, non riuscendo più a reggere la tensione fra di noi.
Non appena parcheggia l'auto fuori casa di Roger, restiamo fermi per un minuto, per poi voltarmi verso Brian, afferrando una sua mano, stringendola dolcemente, attirandola al mio corpo.

" Ti prego, guardami. "

" Che cosa vuoi che ti dica? "

" Qualsiasi cosa. Urla, piangi, ridi. Fa' qualcosa. "

Lo guardo continuare a fissare altrove, al di fuori dell'auto, ignorando il mio sguardo, per poi decidere di scendere dalla prima, lasciandolo lì, dirigendomi verso la porta dell'abitazione di Roger, suonando il campanello, attendendo che qualcuno mi apra.
Ad accogliermi, ritrovo Alena, gettandomi fra le sue braccia, cominciando a piangere silenziosamente senza farmi notare o sentire da nessun altro, ascoltando le parole della mia amica, pronunciate al mio orecchio.

'' Ehy, cos'è successo? Perché stai piangendo? Avete litigato? ''

Lascio che mi prenda il viso fra le mani, guardandomi attentamente, per poi spostare lo sguardo dietro di me, studiando Brian, per poi lasciare la porta aperta, trascinandomi nella camera degli ospiti, socchiudendo la porta dopo essere entrate.

'' Mi spieghi cosa diavolo è capitato fra voi due? ''

Respiro profondamente, cercando di calmarmi, per poi lasciare la borsa e la giacca sul letto, voltandomi verso Alena, guardandola.

'' Abbiamo discusso sul mio lavoro. Lui non accetta Aeron come mio capo e fotografo. Dice che dovrei trovare un altro lavoro e che lui potrebbe aiutarmi, ma questo non è vero, perché non sopporta le mie ambizioni. ''

'' Tesoro, magari è solo un po' geloso. Cerca di capirlo. So che Brian è molto tranquillo. Ha visto qualcosa che lo ha turbato? ''

'' Crede che Aeron sia troppo intimo con me. Durante il servizio fotografico, mi ha toccato più volte per spiegarmi delle pose e lui ci ha visti. Si è infuriato. ''

Osservo la mia amica scuotere il capo, fissandomi con aria preoccupata ed ansiosa, avvicinandosi a me, prendendomi le mani, guardandomi negli occhi.

'' Ora, devi mantenere la calma perché sono certa che ti infurierai. ''

'' Che succede? ''

'' Brian ha invitato Sarah mentre eravate fuori. ''

Ora, è tutto chiaro!
Quando ero alla reception per cedere la chiave magnetica, avevo notato il riccio chiacchierare al telefono poco distante da me, non riuscendo a capire, però, con chi stesse parlando. Notato il mio ravvicinamento, aveva terminato subito la chiamata, lasciandomi con il dubbio.

'' Maledetto stronzo! ''

'' Holland, ascoltami. Esci fuori e fa' finta di nulla, lei è qui. ''

'' Non è facile! Se si presentasse Darla, o Brigitte, tu non reagiresti allo stesso modo? ''

'' Lo so, farei anche peggio, ma lei non è una minaccia. E' solo un'amica, no? ''

'' Staremo a vedere se sarà ancora tale! ''

Pronunciatele mie ultime parole, mi dirigo verso la porta, uscendo dalla stanza, percorrendo il corridoio per raggiungere la sala da pranzo, notandola presenza di tutti concentrati lì, spostando lo sguardo sul riccio, impegnato a chiacchierare amorevolmente con Sarah.
Questa me la paga.
Tempo al tempo.
Mi impongo controllo, respirando profondamente e ripetutamente, portando le dita sul mio viso, asciugandolo dalle lacrime, nascondendomi dietro un dolce ed affettuoso sorriso, facendomi coraggio.

You Take My Breath AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora