Chapter Ten

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Dopo essermi rivestita e truccata, esco dal bagno, dirigendomi in camera, osservando Brian alle prese con la camicia, decidendo di avvicinarmi, continuando il suo lavoro, fermandomi sul petto, lasciandolo scoperto.

" Sei più calmo? "

" No, rossa. Sono curioso di conoscere il tuo capo. "

" Brian.."

" Oh, non aggiungere altro, bellezza. So cosa fare. "

" Mi daresti un bacio? "

Lo guardo negare con il capo, schiudendo le labbra in un'espressione di pura delusione, per poi lasciare scivolare le mani dal suo corpo, inserendole nella tasca della gonna, scuotendola leggermente, allontanandomi successivamente. Non appena mi accosto alla scrivania per afferrare la mia pochette, la chiave e il mio cellulare, avverto due mani afferrarmi per i fianchi e il respiro sul mio collo, addentando il labbro inferiore, torturandolo per qualche istante.

" Non vuoi baciarmi, ma vuoi stuzzicarmi? "

" Vorrei lasciarti un bel segno evidente sul collo, ma sono consapevole del fatto che verrebbe coperto con il trucco. Peccato. "

" Non farlo. ''

'' Perché no? ''

Socchiudo gli occhi, lasciando che scosti lateralmente i miei capelli, scoprendo il collo, cominciando a baciarlo con estrema lentezza, facendomi perdere del tutto il controllo della ragione, inclinando il capo lateralmente. Schiudo le labbra, lasciandomi sfuggire un ansimo quando attira il mio bacino al suo con decisione, ascoltandolo ridacchiare.

'' Mi farai tardare. Ti prego, smettila. ''

'' Rossa, non posso fermarmi. ''

'' Certo, e per quale motivo? ''

Emetto un piccolo gemito quando spinge prepotentemente il bacino verso le mie natiche, mantenendo le labbra schiuse, per poi avvertire le sue labbra salire e raggiungere il mio orecchio, mordicchiandomi il lobo, sussurrando.

" Va bene, mi fermo. Ti lascio andare sapendoti eccitata. "

Non appena si allontana dal mio corpo, riapro gli occhi, stringendo le mani in due pugni, poggiandomi sulla scrivania, dandogli ancora le spalle.

" Bimba, non fai tardi? "

Passo la punta della lingua fra le labbra, restando nella medesima posizione per poi notarlo, con la coda dell'occhio, accostarsi al mio fianco, poggiandosi con le natiche alla scrivania, incrociando le braccia al petto, osservandomi. Mi raddrizzo, sistemandomi al meglio il vestito, ricomponendomi, ignorandolo.

" Adesso, sei arrabbiata? "

Decido di non rispondergli, afferrando la chiave e la pochette, inserendo all'interno il cellulare, dirigendomi verso la porta, venendo frenata dal suo braccio che mi cinge la vita, attirandomi al suo corpo, sfiorando la mia fronte con le labbra.

" Sei arrabbiata. "

Continuo a restare in silenzio davanti al suo tentativo di estorcere qualche parola, incrociando le braccia dietro di me, mantenendo lo sguardo basso, evitando il suo.

'' Cosa posso fare per farmi perdonare? ''

'' Nulla, ora, guarda e taci. ''

Sussurrate quelle parole, mi distanzio nuovamente dal suo corpo, dirigendomi velocemente verso la porta, aprendola, uscendoci, notando Aeron poco distante da me, sorridendomi.

'' Stavo giusto venendo a chiamarti. Devo informarti che la prossima settimana avrai un altro servizio fotografico a Londra. ''

'' Sul serio? ''

You Take My Breath AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora