Chapter Six

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Dopo aver lasciato la mia amata vasca per un bagno decisamente rilassante, indosso rapidamente l'accappatoio, infreddolita, strofinando le mani sulle braccia per tentare di riscaldarmi rapidamente. Successivamente, afferro un asciugamano, raccogliendo in esso i miei capelli, decidendo, poi, di lavarmi il viso ed i denti.

Tornata in camera, mi avvicino al telefono che avevo evitato per metà giornata, ignorando i messaggi di Brian e le sue possibili chiamate, afferrandolo, controllando.

Credo di essere stato abbastanza chiaro, ieri. Voglio vederti, parlarti.

Alle 21:00, sono da te.

Spero che tu non mi faccia aspettare come tuo solito. Vengo ugualmente, anche se la tua risposta sarà 'no'.

Fantastico, dovrò vederlo comunque.
Cosa gli dirò se mi chiederà di Zach? Improvviserò?
E sarò in grado di ricordarmi tutto in futuro?
Sposto lo sguardo sull'orologio, spalancando gli occhi quando noto che segna le 20:42, segno che mancava poco più di un quarto d'ora al nostro incontro. Corro in bagno, liberando i miei capelli, asciugandoli rapidamente con il phon, acconciandoli al meglio con la spazzola, creando volume.
Guardandoli meglio, era da tempo che non osservavo la lunghezza dei miei capelli. Sin da adolescente, non ho mai avuto il coraggio di dare un taglio netto, ritenendo più opportuno mantenere il giusto compromesso fra il lungo ed il corto, così da risultare più semplice la lavorazione con piastra e ferro.
Non appena termino di sistemare i capelli, procedo con il trucco, contornando i miei occhi con una matita, applicando sulle ciglia il mascara e un rossetto dai toni chiari e neutri sulle labbra, decidendo per una sera di evitare il fondotinta, dato che poco prima mi ero dedicata alla pulizia del viso, adottando e spalmando delle creme su di esso.
Prima di uscire dal bagno, controllo che sia tutto in ordine, dando una rapida sistemata ai capelli, portandoli in avanti mentre mi dirigo in camera da letto, emettendo un piccolo urlo di sorpresa quando noto Brian di spalle, intento a leggere una delle mie riviste.

'' Sei sempre in ritardo. Ho chiesto a Darla di farmi entr- ''

Si volta lentamente verso di me, guardandomi da capo a piedi, fissandomi senza riuscire a completare la frase. Incrocio le braccia sotto il seno, coprendomi il petto con l'accappatoio, sentendomi, per la prima volta, in imbarazzo, avanzando verso la cabina armadio, assumendo l'aria di una ragazza decisa, ma non del tutto convinta.

'' Potevi tranquillamente aspettare in auto. Ho bisogno di tempo e calma, non mettermi fretta. ''

'' Oh, ma tranquilla! Abbiamo tutto il tempo del mondo! ''

Mi risponde con tono sarcastico, facendomi sbuffare, per poi fermandomi davanti allo stand degli abiti, scrutandone uno per volta, scegliendo uno nero, con una profonda scollatura che giunge in vita, contornata dal tulle arricciato, presente anche sui polsini delle maniche lunghe ed ampie, sullo spacco sul centro sinistra, in avanti, e sul bordo del vestito, lungo fino alle caviglia. Opto per delle décolleté nere in eco-pelle con cinturino, in moto tale da riuscire a raggiungere, anche se per poco, l'altezza del riccio.

'' Fa freddo? ''

'' Non molto, ma ti consiglio di portare una giacca. ''

Abbino al tutto la giacca rossa di pelle, preparando tutto sul divanetto posto nella cabina, chiudendomi all'interno, per evitare che Brian sbirci, privandomi dell'accappatoio, indossando un paio di mutandine, una brasiliana in pizzo e micro fibra, e, successivamente l'abito, con le scarpe.

Dopo aver finito, apro la porta dello stanzino, entrando in camera mia con la giacca fra le mani, notando Brian appoggiato al muro,raddrizzandosi non appena mi vede far ingresso, osservandomi con attenzione, notandolo irrigidirsi quando fa caso alla scollatura.

You Take My Breath AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora