Chapter Twelve

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Trascorsi i due giorni senza avere notizie di Brian, mi affretto, sovrappensiero, ad ultimare il mio outfit, indossando delle sneakers bianche e rosse, abbinate ad una T-shirt e pantaloni a sigaretta neri, con una cintura che riprende lo stesso colore delle scarpe.
Afferro la mia giacca di pelle, poggiandola sulle spalle, per poi prendere la mia pochette, inserendo le chiavi ed il cellulare all'interno, controllando lo schermo di quest'ultimo, sperando di trovare un messaggio o una chiamata del riccio, ma nulla.
Dopo l'incontro a casa di Alena e Roger, non lo avevo più sentito e non avevo fatto nulla per chiarire con lui, delusa dal suo "ricatto". Avevo deciso, col senno di poi, di andare all'appuntamento con Aeron e chiarire dei punti fondamentali per me, come, ad esempio, la mia relazione con Brian, cercando di inserire fra noi un rapporto basato solo ed esclusivamente sul lavoro, nient'altro, limitando fortemente il contatto fisico, annullandolo.

Mi fermo davanti allo specchio prima di mettermi gli occhiali da sole coprendo quelle orribili occhiaie, poco visibili, ora, grazie ad un buon uso di correttore e fondotinta.
Esco dalla mia camera, dirigendomi nella stanza di Darla, bussando alla porta, trovandola a letto.

" Ehy, io vado. Torno per pranzo. Ci sei? "

" Non credo, vado da un'amica. Buona giornata! "

" Grazie, anche a te. "

Socchiudo la porta, percorrendo il corridoio, per poi uscire di casa, dirigendomi a piedi nel bar in cui avrei incontrato Aeron.
Il giorno dopo esserci sentiti, gli avevo mandato un messaggio per chiedergli un semplice incontro alla luce del sole, evitando la cena, sentendola come una situazione più intima.
Afferro il mio cellulare dalla borsa non appena lo sento squillare, affrettandomi a rispondere.

'' Alena! ''

'' Ciao, Holl! Ti disturbo? ''

'' Affatto, sto andando da Aeron per parlare di lavoro. ''

'' Holland.. ''

'' Non è come credi, voglio solo chiarire la mia posizione e spiegargli che, per me, esiste solo Brian e che ci tengo a lui. Voglio essere del tutto trasparente con lui. ''

'' E con Brian? E se lui vi vedesse insieme? ''

'' Che diamine dici? Lui torna stasera da Manchester, conosco le date del Tour. ''

'' Mi dispiace informarti che sono tutti a Londra, il concerto è stato anticipato ieri. Roger è con me. ''

Mi fermo di colpo per strada, riflettendo sulla possibilità che Brian possa vedermi al bar con il capo, per poi scuotere la testa, riprendendo il controllo della situazione.

'' Bene, semmai dovesse vedermi, saprei cosa dire e come agire. ''

'' Ne sei certa? ''

'' Certo! Come mai mi hai chiamata? Ti serve aiuto? ''

'' No, tesoro. Non ti sentivo da giorni ed ero preoccupata. ''

'' Scusami, non mi sono resa conto che ti stessi ignorando. E Sammy? ''

'' Indovina? Roger lo rapisce ogni volta che ne ha la possibilità e lo porta ovunque per casa. Gli ha comprato una marea di macchinine! ''

Scoppio in una forte risata, immaginando la scena e la collezione di auto comprate per il bambino, per poi scuotere il capo, giunta davanti alla porta del bar.

'' Abbi pazienza, sta cercando di far appassionare anche suo figlio alle macchine. Chissà, forse sarà peggio del papà. ''

'' Che Dio non voglia, no! Non posso reggere un altro Taylor così. ''

You Take My Breath AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora