Chapter Sixteen

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Quattro giorni dopo

Mi siedo comodamente sullo sgabello, in cucina, sorseggiando lentamente il the caldo alla pesca, decidendo di rilassare un po' i nervi, dedicando l'intera giornata a me stessa.
Dopo il ritorno da Cardiff per il servizio fotografico, avevo sgomberato la mia valigia, mettendo in lavatrice i capi, per poi stenderli. Mi ero occupata della mia camera, riordinandola da cima a fondo, con lo scopo di realizzarla perfettamente a mio piacimento.
Una vibrazione.
Okay, getterò questo maledetto cellulare.
Lo afferro dalla tasca dei miei jeans, notando il contatto di Brian e le centinaia di chiamate e messaggi, ignorando entrambi, decidendo di porre fine alla nostra relazione, senza tornare indietro.
Poso la tazza sul tavolo, reggendomi su esso con i gomiti, passandomi le mani sul viso e fra i capelli, cercando di liberare la mente dai pensieri.

" Holl, da quando hai ripreso il the? "

Mi volto improvvisamente nella direzione della voce, notando Darla sulla soglia della cucina.

" Oh, sei tu! Da poco. "

" Che succede? "

" Nulla. "

" Mi suona tanto come bugia. "

Continuo a mantenere il silenzio, abbassando lo sguardo sulla tazza, prendendola fra le mani, guardando distrattamente il contenuto, riprendendo a sorseggiarlo lentamente.

" Ascolta, so di non essermi comportata bene con la tua amica, ho sbagliato, ma non trattarmi così, come una stupida. Vedo che sei giù di morale, non mangi come dovresti e credo che tu abbia perso qualche chilo. "

" Oh, andiamo! Non esagerare! Non ho perso peso. Ho chiuso con Brian perché mi ha tradita. "

" Dio, mi dispiace! Non credevo ne fosse capace. Però, permettimi di dirti che col tempo tutto migliorerà e starai meglio. "

" Ne sono certa, ma ora non riesco a guardare al futuro. Penserò al lavoro e basta. "

Lascio la tazza, ormai vuota, sul tavolo, sollevandomi dallo sgabello, decidendo di spegnere il cellulare dopo l'ennesima chiamata da parte del riccio, inserendolo nella tasca posteriore dei jeans.

" Lui ti cerca? "

" Sì, ma non ho intenzione di perdonarlo. "

" Gli hai dato modo di spiegarsi? "

" Non c'è bisogno di spiegare. So tutto quello che c'è da sapere, ovvero che ha baciato una donna per un'intera notte. "

" Holland.. "

" Darla, basta. Non ne voglio parlare. "

Mi allontano dal tavolo, dirigendomi frettolosamente in camera mia, chiudendomi all'interno, scappando dalle mille domande e dalla tensione, cercando un luogo, come la mia stanza, per potermi rilassare, dimenticando per un momento i miei problemi. Deposito il cellulare sulla scrivania, decidendo di mettermi a letto, sedendomi su esso, distendendomi, infine, posando il capo sul cuscino, chiudendo gli occhi, lasciandomi andare lentamente in un sonno profondo.

-

Dopo tre ore, delle dita, che accarezzano i miei capelli con dolcezza, mi svegliano gradualmente, sorridendo appena a causa del contatto con il mio collo, facendomi aprire gli occhi, schiudendo le labbra quando scorgo la presenza di Alena. Mi sollevo con lentezza, guardandola negli occhi, cercando di ricomporre la mia vita dopo il risveglio.

" Alena, che ci fai qui? È successo qualcosa? "

" Buonasera, bella addormentata. "

Sollevo il braccio, osservando l'orologio da polso che segna le 21:39, spalancando gli occhi, per poi sedermi, posizionandomi di fronte alla mia amica, osservandola con aria interrogativa.

You Take My Breath AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora