Capitolo 2

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Nei giorni successivi Scarlett e Sam riuscirono ad ambientarsi un po' di più nella nuova città, infatti durante le uscite di esplorazione trovarono sia il supermercato che il centro commerciale. In questo modo il frigo venne riempito da diversi alimenti e l'appartamento iniziò a prendere forma. Avevano acquistato diversi accessori, come ad esempio degli attaccapanni da mettere all'ingresso, tovaglie e tovaglioli, stoviglie, saponi e così via.
Per abbellire la sua stanza, Scarlett trovò una graziosa lampada da comodino a forma di fiore in modo che la sera avrebbe potuto leggere i suoi libri senza problemi; inoltre, le pareti inizialmente sgombre vennero occupate da cornici di legno con all'interno foto di famiglia o di vecchi amici, di paesaggi inglesi ed infine dai più bei dipinti che aveva fatto Scarlett durante la sua vita.
A differenza della sorella minore, Sam aveva deciso di abbellire la propria stanza con fiori finti di ogni genere, ma la specie dominante era quella dei girasoli e non a caso era il fiore che preferiva in assoluto. Mentre per il salotto le due ragazze avevano optato per un tappeto grigio e dei vasi di vetro caratterizzati da forme e colori particolari. L'appartamento era ormai quasi completo.
Durante i giorni seguenti al loro arrivo a Sydney, Scarlett aveva avuto modo di rilassarsi a lungo grazie alle splendide passeggiate vicino al porto e nel centro città, il quale era colmo di negozi di ogni genere. Tutto questo relax però venne interrotto dall'arrivo del primo giorno di università. Questo stava ad indicare che era giunto il momento di ambientarsi nella nuova scuola, un pensiero fisso che vagava nella mente di Scarlett. Invece Sam sembrava abbastanza tranquilla riguardo all'università, anche perché con il suo carattere socievole non avrebbe trovato molte difficoltà nel conoscere nuovi compagni e professori.
Ma malgrado le preoccupazioni che tormentavano Scarlett, entrambe le ragazze erano entusiaste dall'idea di frequentare corsi nuovi e soprattutto di scoprire come fosse organizzato il campus, dove all'interno si trovavano differenti indirizzi universitari. Infatti le due ragazze si erano iscritte alla famosa USyd (Sydney University): Sam aveva deciso di intraprendere la strada per diventare psicologa, mentre Scarlett aveva preferito l'indirizzo di veterinaria, data la sua grande passione per gli animali.
E così il giorno tanto attesto arrivò. Quella mattina Scarlett decise di svegliarsi il più presto possibile in modo da preparare tutto il necessario con assoluta calma, evitando di agitarsi inutilmente.
Per prima cosa si fece una rapida doccia e una volta davanti allo specchio cercò di sistemarsi i capelli. Iniziò a pettinare la lunga chioma; le setole della spazzola scorrevano fluide tra i capelli resi lisci dall'acqua e in quel momento non c'era traccia delle ciocche ondulate che normalmente circondavano il volto della ragazza. Ma una volta usato il phon, il liscio si trasformò in morbidi boccoli che ricadevano dolcemente sulla schiena, creando un effetto liscio sulla cute e mano a mano che si procedeva verso le punte il capello si trasformava in mosso.
Scarlett osservò il risultato attraverso il grande specchio e sorrise soddisfatta.
I capelli erano una delle cose che preferiva maggiormente del suo aspetto: erano lunghi quasi fino a raggiungere il fondoschiena ed erano di un nero lucente, come se avesse appena applicato una tinta, ma in realtà era un colore del tutto naturale e ne andava fiera.
Successivamente passò agli occhi, caratterizzati da una tonalità di azzurro intenso che ricordava le acque marine nei giorni soleggiati. Decise di applicare un po' di mascara in modo da dare volume alle ciglia e poi mise un leggero strato di matita nera nella palpebra inferiore. Per il resto del viso non aggiunse niente, anche perché non amava truccarsi tanto, ad eccezione di occasioni speciali come ad esempio feste o cerimonie importanti.
Quindi passò all'abbigliamento e dopo una lunga riflessione scelse un paio di jeans neri abbinati a una maglia dello stesso colore, ma con righe verde scuro e si infilò le sue vecchie converse. Come ultima cosa si guardò allo specchio situato nell'anta dell'armadio: così era abbastanza presentabile e decise che poteva andar bene.
  Così, prese in spalla il suo zaino beige e si avviò in soggiorno dove trovò la sorella seduta sul divano intenta ad allacciarsi le scarpe.
«Buongiorno. Pronta per iniziare?» chiese Sam non appena si accorse della presenza di Scarlett. Quest'ultima annuì cercando di convincersi e fece cenno alla sorella di prepararsi ad uscire di casa.
Cinque minuti dopo le ragazze furono alla fermata dell'autobus vicino all'appartamento e dopo una breve attesa arrivò.
Durante il tragitto l'autobus passò accanto al centro città e persino ad una piccola spiaggia, dove alcuni turisti erano intenti a fotografare il paesaggio. Dentro Scarlett crebbe il desiderio di visitare le spiagge di Sydney, che come risaputo erano alcune delle più belle del mondo, quindi si ripromise che non appena avrebbe trovato un pomeriggio libero lo avrebbe passato a rilassarsi lì.
Quando l'autobus si fermò in una piazzetta la maggior parte dei passeggeri, composta principalmente da giovani studenti, scese dal mezzo e si di diresse verso un imponente edificio all'interno di un cancello di metallo.
Scarlett e Sam seguirono la massa di studenti giugnendo in una rete di diverse stradine costeggiate da prati verdi ed ognuna di esse conduceva all'ingresso della presunta università.
Prima di entrare nell'edificio, le due ragazze presero la cartina del campus che si erano premurosamente stampate da casa e cercarono di capire in che punto si trovassero gli edifici dei rispettivi indirizzi. Quello di Scarlett era proprio di fronte a lei, quindi non avrebbe avuto nessuna difficoltà per trovarlo, mentre quello di psicologia era posto dall'altra parte del campus e per questo motivo Sam decise di affrettarsi a raggiungerlo.
Dopo essersi augurate buona fortuna a vicenda, le ragazze si salutarono e ognuna andò per la propria strada.
Scarlett rimase ferma nel mezzo del viale e osservò meravigliata l'edificio che aveva davanti agli occhi: sembrava molto antico ed era caratterizzato da uno stile simile a quello delle università inglesi, come per esempio quella di Oxford e Cambridge. Questo dettaglio fece rallegrare Scarlett e le permise di sentirsi un po' più a proprio agio.
Così, dopo un profondo respiro, decise finalmente di entrare. All'interno dell'edificio si presentavano numerosi corridoi che portavano in diversi luoghi della scuola ed erano colmi di studenti impegnati a chiacchierare o a riflettere sui corsi da scegliere. Era un posto davvero grande e la quantità di gente provocò a Scarlett una sensazione di smarrimento, ma cercò di non darci troppo peso. In fondo era il suo primo giorno come lo era anche per molti altri studenti, quindi era solo questione di abitudine.
Iniziò a camminare per il corridoio principale e nel frattempo tirò fuori dallo zaino l'orario delle lezioni che avrebbe seguito, anche questo stampato precedentemente a casa. Notò che la prima lezione era chimica, quindi si affrettò a trovare l'aula giusta.
  Inizialmente ebbe qualche difficoltà perché i numerosi corridoi le parevano tutti uguali e inoltre l'edificio era composto da più piani, quindi l'unica soluzione era chiedere informazioni a qualcuno. Decise quindi di fermare un ragazzo biondo che le passò accanto.
«Posso chiederti un'informazione? Sapresti dirmi dove si trova l'aula di chimica per il primo anno?» domandò la ragazza dopo un sorriso in segno di saluto.
«Certo! Si trova al primo piano, aula 19» Il ragazzo biondo regalò un ampio sorriso a Scarlett, che lo ringraziò gentilmente e fece per andarsene.
«Sei nuova giusto?» domandò il ragazzo. Scarlett annuì e subito dopo si presentò porgendo la mano al biondo.
«Molto piacere Scarlett. Io sono Nolan» I due si strinsero la mano e Scarlett prese l'occasione per osservare meglio il suo coetaneo. Il sorriso caloroso era la caratteristica principale del ragazzo e gli dava un'aria simpatica e gentile; gli occhi erano molto simili a quelli di Scarlett, ma con qualche sfumatura più chiara e la chioma bionda era sistemata alla bell'e meglio in un ciuffo selvaggio. La sua carnagione era molto chiara, quasi pallida, e stonava in mezzo al resto degli altri ragazzi, che a differenza del biondo erano abbronzati grazie al sole caldo australiano.
  Dopo una breve chiacchierata riguardo alla validità della USyd, Scarlett salutò il nuovo compagno e proseguì fino al primo piano. Fortunatamente trovò l'aula senza problemi e una volta entrata decise di sistemarsi in un posto libero accanto alla finestra.
Scarlett si guardò attorno e notò che l'aula si stava riempiendo poco a poco di ragazzi e ragazze. Molti di essi sembravano spaesati quanto lei, mentre altri avevano un'espressione del tutto tranquilla.
Nel posto accanto a Scarlett si sedette una ragazza con dei vestiti decisamente inappropriati per frequentare una lezione e i capelli castano dorato erano raccolti in uno chignon morbido. Nonostante l'aspetto estetico della ragazza, Scarlett non si fece condizionare da quel fattore e le rivolse un sorriso amichevole.
«Ciao» la salutò Scarlett. La nuova compagna ricambiò il saluto con un sorriso diffidente e dopo qualche istante si presentò: «Io sono Grace, tu invece?»
«Scarlett, molto piacere» Le due ragazze si rivolsero un altro sorriso, ma questa volta più serenamente.
In quel momento un uomo abbastanza vecchio e dalla bassa statura entrò nell'aula e richiamò il silenzio. Si presentò: «Salve a tutti. Sono il professor Robinson e quest'anno affronteremo insieme il corso di chimica»
In seguito a delle veloci presentazioni tra studenti e professore, la lezione cominciò e per prima cosa venne spiegato il programma che avrebbero studiato e tutta la serie di esami da completare durante l'anno. Scarlett riuscì ad ascoltare la voce del professore solo per poco, dopo di che la sua mente iniziò a vagare da sola. Pensò a Sam e a come se la stesse cavando: sicuramente era già riuscita ad interagire un po' con tutti e l'unica sua preoccupazione poteva essere il fatto di riuscire a ricordare tutti i nomi. Scarlett sorrise divertita a quel pensiero.
Aveva sempre invidiato la sorella: in situazioni come quella riusciva sempre a mantenere il suo carattere solare e non si faceva scoraggiare da niente. Mentre Scarlett era molto più distaccata e per questo motivo faceva più fatica a fare nuove conoscenze, ma questo non le impediva di provarci.
Quando la prima ora di lezione finì, Scarlett si riscosse dai suoi pensieri e gli studenti raggrupparono le proprie cose per poi uscire dalla classe. Nei corridoi si formò un flusso di gente diretto in varie direzioni per raggiungere  l'aula per la lezione successiva o le aree di studio.
Scarlett cercò l'aula successiva e questa volta non dovette chiedere informazioni a nessuno.
Passarono altre ore dove si fecero conoscenze  con nuovi docenti e Scarlett fece del suo meglio per cercar di socializzare con i vari compagni che si ritrovò nei diversi corsi.
Durante l'ora di biologia animale, materia che catturò subito l'interesse di Scarlett, lei e la compagna di nome Grace conosciuta in mattinata si ritrovarono. Nel corso della lezione, le due ragazze ebbero modo di conoscersi un po' meglio e Scarlett si accorse che la compagnia di Grace era molto piacevole. In particolare fu incuriosita dal fatto che sembrava una ragazza disinteressata da tutto, ma in realtà si era rilevata molto loquace e per certi versi anche pazzoide.

Verso mezzogiorno le lezioni terminarono ed il primo giorno di università pure. Scarlett salutò con la mano Grace e percorse il viale che attraversava il cortile verde in modo da raggiungere la fermata dell'autobus.
Quando arrivò a destinazione, trovò sua sorella seduta su una delle panchine libere e non appena la riconobbe la chiamò a gran voce: «Scarlett! Come è andato il primo giorno?»
Il tono della sorella era tranquillo e dalla sua espressione si poteva dedurre che la sua mattinata era andata per il meglio. Scarlett si sedette accanto a lei e le rispose: «A dir la verità bene. Pensavo peggio»
Sam sorrise felice e a turno iniziarono a raccontarsi cosa avevano fatto durante le lezioni.
Arrivarono alla conclusione che entrambe erano soddisfatte sia dalle materie affrontate che dall'ambiente generale dell'università.
  Dopo circa dieci minuti l'autobus arrivò e fortunatamente non era molto affollato, come invece era successo quella mattina. Quando arrivarono alla fermata più vicina al loro appartamento, scesero e andarono verso la palazzina che ormai consideravano casa loro.
«Appena abbiamo abbastanza soldi dobbiamo prenderci un auto nostra» disse Sam d'un tratto. «Già, sarebbe molto più comodo rispetto all'autobus» aggiunse Scarlett. 
Le due ragazze salirono le scale e una volta entrate nell'appartamento, si fiondarono sul cibo. Mangiarono allegre e nel frattempo continuarono i loro racconti della mattinata.
«Che ne dici di andare a fare un giro in spiaggia dopo? Senti che caldo!» disse Scarlett avvicinandosi alla finestra aperta. Sam fu d'accordo con la proposta della sorella e dopo pranzo iniziarono a preparare il necessario per un rilassante pomeriggio in spiaggia.

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