Capitolo 29

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Quando la luna fece la sua entrata nel cielo stellato, Scarlett sentì dei passi e voci provenire dall'altra parte del portone del salotto. Questo stava ad indicare che i due rapitori avevano fatto ritorno a casa.
Scarlett si era meravigliata del fatto che i ragazzi avessero deciso di lasciarla in casa da sola durante la loro assenza, ma poi aveva capito il motivo: non c'era modo di evadere da quella stanza e inoltre il gatto che le gironzolava attorno era un'ottima guardia del corpo.
In seguito il grande portone del salone si aprì e Herman fece il suo ingresso. Il ragazzo si accucciò a terra e in un batter d'occhio il gatto misterioso gli si avvicinò, per poi ricevere delle carezze dal ricciolo.
Scarlett, nel frattempo, si alzò dal divano e raggiunse il punto della stanza più lontano, in modo da mettere più distanza possibile tra lei e il ragazzo apparentemente innocuo. Quest'ultimo si allontanò dal felino e si avvicinò lentamente alla ragazza.
«Non ti preoccupare, tra poco tutta questa storia finirà» disse il ricciolo, mantenendo un contatto visivo con Scarlett.
«Dovete lasciarmi andare adesso!» urlò Scarlett. La rabbia che provava era immensa e il suo desiderio più grande era vedere quell'essere rinchiuso da qualche parte, in modo che non si ripetesse più una situazione del genere.
Il ricciolo si avvicinò ulteriormente e prima che Scarlett potesse accorgersene, aveva i polsi bloccati dalla grande mano del ragazzo. Esso la condusse accanto a un tavolo di legno e la fece accomodare su una sedia, dopo di che le voltò le spalle in modo da mandare un messaggio con il telefono.
Fu in quel momento che Scarlett decise di agire con una mossa disperata e suicida. La ragazza si alzò lentamente dalla sedia e per qualche secondo rimase ferma in piedi trattenendo il respiro. Herman nel frattempo non distolse lo sguardo dallo schermo del cellulare e si limitò a muovere velocemente le dita per digitare un messaggio.
A quel punto Scarlett con una mossa veloce si fiondò di corsa verso il portone rimasto aperto e con grande gioia riuscì ad uscire da quella stanza. Corse lungo un corridoio luminoso, senza mai voltarsi. Ma qualcosa andò storto.
D'un tratto si arrestò di colpo e questo la fece scontrare con il corpo minuto di Lyle. Il ragazzo sembrava essersi materializzato proprio davanti a lei in un tempo velocissimo e Scarlett lo guardò con occhi pieni di stupore. Ma qualche istante dopo, la sua espressine passò da stupita a terrorizzata a causa del cambiamento dei lineamenti del viso del ragazzo.
«Non farlo, ti prego!» lo scongiurò Scarlett. Ma Lyle si stava già avvicinando con quegli occhi intrisi di sangue e con quei denti affilati simili a quelli di un animale feroce.
Scarlett indietreggiò immediatamente, ma anche stavolta fu bloccata dal corpo del secondo ragazzo. Herman era fermo dietro alle sue spalle e un'aria furiosa accompagnava i lineamenti sovraumani che erano comparsi sul suo viso. E adesso la ragazza si trovava in mezzo a quei due vampiri.
«Non ci provare mai più o te ne pentirai amaramente!» urlò Herman furioso. Scarlett avrebbe voluto scomparire, ma l'unica cosa che poté fare fu chiudere gli occhi. Ma non cambiò nulla: la paura era sempre presente dentro di lei e quando riaprì gli occhi i due ragazzi mostruosi la stavano ancora circondando.
Scarlett trovò la forza di parlare e ripeté più volte di lasciarla andare, ma nessuno dei due sembrava possedere il sentimento di pietà.
I due ragazzi si stavano avvicinando alla ragazza, quando il campanello della porta principale suonò. Lyle, il più vicino all'entrata, fece un respiro profondo e il suo viso tronò ad essere quello di un ragazzo normale. Herman fece lo stesso ma rimase immobile nella sua posizione dietro a Scarlett, in modo da controllare che non scappasse più.
Scarlett puntò lo sguardo in fondo al corridoio. Dalla porta principale entrò un giovane uomo con vestiti eleganti e curati che gli davano un'aria affascinante e soprattutto seria.
La ragazza riuscì a scorgere altri particolari del nuovo arrivato nonostante si trovasse a qualche metro di distanza. I vestiti eleganti gli davano un'aria adulta, ma non appena lo si osservava in volto si poteva facilmente capire che l'età era molto minore rispetto all'impressione che dava inizialmente. Difatti si trattava di un ragazzo poco più grande di Scarlett. Eppure sembrava atteggiarsi proprio come un adulto.
«Grazie per essere venuto» gli diede il benvenuto Lyle. Sul volto aveva un'aria spaesata e quasi imbarazzata.
Il ragazzo dai capelli corvini lo guardò con aria di superiorità e si limitò a fare un cenno del capo in segno di saluto. Dopo di che spostò lo sguardo lungo il corridoio, fino ad arrivare alle altre due presenze. Herman salutò il ragazzo con aria speranzosa e Scarlett non riuscì a capire il motivo di quella visita inaspettata. Ben presto però, tutto diventò più chiaro.
«Si tratta di questa ragazza?» domandò il nuovo arrivato, con voce calma e dal tono basso. Herman annuì e attese che esso raggiungesse lui e la prigioniera.
Una volta lì, Scarlett lo fissò con occhi che gridavano aiuto e sperò che esso non fosse della stessa specie degli altri due ragazzi.
«Non preoccuparti, non sono un vampiro» disse il ragazzo dai capelli neri, come se avesse sentito i pensieri di Scarlett. Quest'ultima tirò un sospiro di sollievo, ma non si tranquillizzò.
«Sono Zaahid» si presentò. «E tu sei?»
Scarlett pronunciò il suo nome con voce tremante e rimase per qualche istante a fissare gli occhi del ragazzo. Questi erano grandi e le iridi avevano colorazioni sui toni del marrone che si intonavano alla perfezione con la carnagione olivastra; ma se si prestava attenzione si poteva scorgere uno strano luccichio che ricopriva interamente l'iride. Sembrava quasi che ci fosse una piccola quantità di energia rinchiusa nell'occhio del ragazzo. Era molto strano, ma intrigante.
  Scarlett distolse lo sguardo da quegli occhi insoliti e subito dopo sentì le mani di Herman che le afferrarono le spalle, per poi condurla nuovamente nel salotto. Lyle e Zaahid li seguirono e si ritrovarono tutti e quattro nel grande salone dove si trovava anche il gatto.
«Bene, possiamo cominciare. Ma ricordatevi che il prezzo per questo favore lo voglio non appena terminiamo con la ragazza e il gatto» annunciò Zaahid.
La ragazza venne fatta sedere di nuovo sulla sedia e i due vampiri le si posizionarono alle spalle tenendola ferma. Gli sforzi di Scarlett per liberarsi dalla stretta dei due, furono totalmente inutili.
«Che cosa volete farmi?» chiese Scarlett in preda al panico. Le sue iridi chiare continuavano a vagare tra i due vampiri dietro di lei e il ragazzo misterioso posto invece davanti. Fu in quell'istante che Scarlett si ricordò un dettaglio importante: Lyle le aveva detto che Justin aveva chiesto aiuto ad un mago molto potente per vendicarsi dell'amico e molto probabilmente doveva trattarsi proprio del ragazzo che aveva di fronte, dato che non aveva l'aria di essere un umano normale.
«Conosci Justin, non è vero?» domandò Scarlett fissando il ragazzo. Zaahid sbuffò e fece un gesto di indifferenza con la mano. Era chiaro che era un argomento delicato che suscitava nervosismo al mago, ma Scarlett voleva capire. Anzi, doveva capire immediatamente cosa stesse per succedere.
Il giovane uomo si tolse la giacca nera e la abbandonò su un'altra sedia. Nel frattempo la ragazza continuò a fare domande riguardo a Justin, ma non arrivò nessuna risposta e così fu costretta a smettere.
«L'unica cosa che devi sapere è che quando ti risveglierai non sarai più la stessa» disse Zaahid. «Del resto non ti devi preoccupare di niente» aggiunse.
Scarlett si spaventò ancora di più e urlò con tutta il fiato che aveva in gola quando vide che dalle mani del ragazzo fuoriuscirono dei piccoli fulmini blu. Sembrava una scossa di energia luminosa, come il luccichio che Scarlett aveva notato negli occhi castani del ragazzo, ma di dimensioni molto più grandi. Scarlett non riusciva a capire come tutto ciò fosse possibile. Che cosa stava succedendo?
«Tenetela ferma» ordinò il ragazzo dalle mani letteralmente elettriche. Herman e Lyle bloccarono ulteriormente la ragazza alla sedia e attesero. Zaahid spostò i due globi luminosi verso la figura della ragazza, che nel frattempo non distolse lo sguardo da quell'energia fluttuante e sconosciuta al suo mondo umano. Sembrava che il ragazzo si stesse preparando per scagliare i fulmini addosso a Scarlett.
Ma prima accadde qualcosa. Dalle spalle di Zaahid si udì un forte tonfo e in seguito comparve una figura di un animale simile ad grosso un lupo. Il mago non fece nemmeno in tempo a voltarsi che la bestia di fiondò contro il ragazzo, facendo perdergli il controllo dei globi di energia che aveva tra le mani. Essi andarono a scagliarsi contro alla parte del salone e la stanza si riempì di piccoli fulmini che distrussero tutto quello che incontrarono.
La stanza diventò un caos totale e ognuno pensò a salvare sé stesso, compreso il gatto. Si fiondarono tutti fuori dalla casa e Scarlett si ritrovò in una distesa deserta con solo qualche arbusto qua e là.
Quella era l'occasione perfetta per tentare la fuga, ma prima controllò dove fossero Herman e Lyle e li trovò intenti ad aiutare Zaahid per liberarsi dalla bestia che lo aveva attaccato. Scarlett non ci pensò due volte: si girò e iniziò a correre il più veloce possibile verso quella distesa arida, senza sapere dove stesse andando e se qualcuno la stesse inseguendo.
Corse ininterrottamente fino a che trovò un masso abbastanza grande da nasconderla. A quel punto la ragazza si accucciò a terra nascondendosi tra i ciuffi d'erba secca e cercò di recuperare il fiato. Dopo svariati secondi, prese coraggio e si alzò leggermente in modo da vedere cosa stesse succedendo alla casa dei suoi rapitori. Aguzzando un po' la vista riuscì a intravedere il grande animale che combatteva ferocemente contro i due vampiri e Zaahid, che per difendersi aveva deciso di lanciare addosso al nemico delle vere e proprie sfere di energia azzurrina.
Subito dopo, l'attenzione di Scarlett fu catturata da un veicolo parcheggiato poco più in là della casa isolata. La ragazza riconobbe il veicolo all'istante e questo stava ad indicare che Justin era giunto sul posto con la sua auto sportiva bianca. In un primo momento, lei ebbe la tentazione di uscire dal suo nascondiglio e raggiungere il ragazzo che conosceva bene, ma non lo fece. Come faceva a sapere se Justin era arrivato lì per aiutarla o invece per farle del male di persona con i suoi canini affilati e il volto simile a quello di un demone?
Scarlett non poteva permettersi di fare altri errori che le sarebbero costati la vita. Il primo in assoluto era stato il fatto di aver permesso a Justin di prenderla in giro non rivelandole la sua vera natura. Ma non sarebbe più successo.
Quindi l'unica cosa da fare era trovare un modo per sopravvivere a tutta quella storia. Così, si alzò da terra e si voltò; dopo di che iniziò a correre cercando di allontanarsi da quella casa e da tutte le creature anormali che si trovavano al di fuori di essa.
Corse per svariati metri, cercando di controllare la respirazione e di non lasciarsi prendere dal panico. Ma si fermò quasi subito.
Una ragazza umana a prima impressione, spuntò da un arbusto e le sorrise amichevolmente. Scarlett la guardò confusa, ma soprattutto con sospetto. Non aveva la minima idea di chi fosse e cosa ci facesse lì, quindi indietreggiò di qualche passo, cercando un altro nascondiglio.
Era stufa di tutta quella situazione e la testa sembrava starle per esploderle da un momento all'altro. Voleva solo tornare a casa e riabbracciare la sorella maggiore, in modo da sentirsi al sicuro in quella stretta. Invece era ancora bloccata in quel posto sconosciuto.
«Sono qui per aiutarti» Era stata la ragazza apparsa dal nulla a parlare. Essa uscì completamente dall'arbusto che la nascondeva e in questo modo Scarlett poté vederla per intero.
La sconosciuta aveva dei lunghi capelli rosso fuoco, caratterizzati da un mosso naturale che dava molto volume. I vestiti che indossava erano semplici: una paio di pantaloni chiari e una camicia leggera a quadri. Aveva tutta l'aria di essere una normalissima persona, ma Scarlett rimase molto diffidente.
«So che hai paura, ma ti puoi fidare di me. Lo giuro» disse la ragazza. Scarlett non sapeva più cosa pensare. Aveva paura e si sentiva perduta, ma per qualche strano motivo si sentì rassicurata dalla presenza di quell'estranea. Non sapeva bene il perché.
A quel punto la ragazza dai capelli rossi tese la mano nella direzione di Scarlett, in segno di aiuto. Essa prese una decisione impulsiva e afferrò la mano che le era stata offerta, così le due ragazze corsero verso l'orizzonte desolato.
Scarlett si voltò un'ultima volta, giusto in tempo per scorgere la piccola figura di Justin uscire dalla casa e fiondarsi sui due vampiri, aiutato dal lupo enorme.

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