Capitolo 13

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La temperatura era diventata nuovamente calda e difatti per andare in università Scarlett decise di indossare una leggera maglia a maniche corte. L'aria tiepida sulla pelle le provocò una piacevole sensazione e per questo motivo le due sorelle passarono il tragitto in auto con i finestrini abbassati.
Quando arrivarono ognuna andò per la sua strada e si ricordarono a vicenda di non tardare a tornare a casa; Scarlett entrò nell'edificio e si diresse nell'aula giusta, dopo di che attese che la lezione cominciasse.
Quando il docente incominciò a spiegare la lezione Scarlett cercò di mantenere la concentrazione sulle parole dell'uomo, ma dopo pochi secondi la sua mente cominciò a vagare da sola. L'unica cosa che le importava in quel momento era l'evento a cui avrebbe partecipato di lì a qualche ora. Da una parte le parole della sorella maggiore che le aveva detto il giorno precedente le fecero venire quasi voglia di andare a quella mostra d'arte, ma dall'altra sperò con tutto il cuore che l'evento sarebbe durato il meno possibile.
  Quella mattina, purtroppo, Scarlett non incontrò la sua amica Grace, quindi passò tutte le lezioni in compagnia di studenti che non conosceva o addirittura che non aveva mai visto prima d'ora.
Ma fortunatamente il termine delle lezioni arrivò presto e così la ragazza si diresse immediatamente nel parcheggio fuori dall'università. Dovette aspettare qualche minuto per l'arrivo di Sam e dopo di che le due ragazze si diressero a casa.
Sam invece sembrava essere molto entusiasta della mostra d'arte e soprattutto non vedeva l'ora di indossare l'abito che aveva acquistato un po' di tempo fa. In fondo anche Scarlett era impaziente di indossare il suo, anche perchè dal primo momento in cui l'aveva indossato nel negozio se ne era subito innamorata.
Quando arrivarono a casa le due ragazze mangiarono velocemente e dopo di che una alla volta si fecero una doccia rinfrescante.
«Come mi sta?» domandò Sam, una volta finita la doccia e indossato il suo abito. Scarlett rimase a bocca aperta: la prima volta che aveva visto Sam con quel vestito era stata nel negozio e già lì le era parsa bellissima, ma adesso con l'aggiunta del trucco e dell'acconciatura era dieci volte migliore.
«Sei bellissima!» rispose Scarlett con entusiasmo. In seguito la ragazza si diresse in camera sua per incominciare a vestirsi, anche se i capelli erano ancora leggermente umidi a causa della doccia.
In una ventina di minuti anche la sorella minore fu pronta. Non appena Scarlett comparve in salotto, Sam la guardò affascinata e la riempì di complimenti.
Entrambe le ragazze avevano deciso di raccogliere i capelli in un'acconciatura morbida, dove alcune ciocche ricadevano dolcemente sul volto e sulle spalle.
Per il trucco Scarlett aveva optato per una colorazione simile al vestito azzurro, il quale si intonava alla perfezione con i suoi occhi.
Dopo essersi guardate per qualche istante allo specchio del bagno, le due ragazze uscirono finalmente di casa e si diressero verso la loro auto; ma prima vennero interrotte dalla portinaia della palazzina che disse alle ragazze quanto fossero belle con quei vestiti.
In seguito Scarlett e Sam salirono in auto e partirono.

Il viaggio durò quasi un'ora: c'era molto traffico in giro per le strade e in certi punti si formava persino coda, quindi guidare era diventato stressante. Alla fine riuscirono ad uscire dall'ingorgo d'auto e arrivarono a destinazione.
La mostra si svolgeva a Sydney, ma dalla parte opposta rispetto a dove abitavano le ragazze, infatti era anche per questo motivo che il viaggio era durato tanto. Sam andò a parcheggiare la macchina, mentre Scarlett la aspettò all'entrata del grande edificio di vetro. Si trovavano in uno dei quartieri più ricchi della città e gli imponenti edifici sembravano quasi toccare il cielo limpido.
Scarlett si guardò attorno e notò molte persone vestite con abiti eleganti intente a discutere sulla mostra. Essi erano di ogni età, ma la maggior parte sembravano essere sulla cinquantina d'anni.
  Quando Sam arrivò, le due ragazze entrarono nel palazzo vetrato e un uomo alto e robusto le fece accomodare nel grande salone pieno di vari dipinti. Le persone erano impegnate ad osservare con attenzione i quadri esposti e di tanto in tanto qualcuno chiedeva informazioni al personale a disposizione.
Le due ragazze iniziarono a vagare per la sala e Scarlett guardò con ammirazione la maggior parte dei dipinti: molti erano davvero incredibili e sembrava che emanassero le emozioni dei pittori, come l'amore nel scegliere i colori, la pazienza nel dipingere ogni dettaglio e persino la probabile soddisfazione al termine dell'opera d'arte. Erano davvero magnifici.
A Scarlett sarebbe piaciuto conoscere la storia di ogni dipinto in quella sala, così come gli artefici di essi.
  Dopo aver osservato e commentato alcuni dipinti insieme, le due ragazze si divisero e Scarlett si diresse in una seconda sala, la quale era più piccola e meno affollata.
Un dipinto in particolare catturò la sua attenzione: si avvicinò e lo osservò meglio. Sulla tela erano raffigurate due persone, una giovane coppia nel fiore degli anni intenti a godersi la vita. La donna dai lunghi capelli biondi sorrideva felice, mentre l'uomo la abbracciava da dietro. Ma ad osservare con attenzione il dipinto si poteva notate che c'era qualcosa di strano sul volto del giovane: da una parte sembrava un ragazzo normale che abbracciava la sua amata, ma dall'altro lato del viso c'era raffigurata la faccia di un demone con un sorriso inquietante stampato sul volto e la ragazza era all'oscuro di tutto. Era davvero strano e difatti non si riusciva a capirne il significato.
Scarlett allora cercò la descrizione del dipinto, ma trovò soltanto l'autrice: Marianne de Logris. Sembrava un cognome di un'altra epoca e Scarlett avrebbe voluto sapere qualcosa di più su quella donna.
Presa da una folle curiosità, Scarlett decise di avvicinarsi ad una ragazza in divisa per chiederle informazioni sul dipinto.
«Mi dispiace, è l'unico dipinto del quale non si sa niente se non il nome della pittrice» rispose la ragazza. Scarlett rimase delusa da quella risposta, così ringraziò la dipendete e si avvicinò nuovamente al dipinto. Rimase ancora qualche istante ad osservarlo, ma non trovò niente che potesse darle qualche indizio sulla storia del disegno.
«Intrigante, non è vero?» disse una voce proveniente dalle spalle della ragazza. Quest'ultima si voltò e la persona che si trovò davanti la fece rimanere per qualche istante ferma, con un'espressione sorpresa sul volto.
«Nolan? Cosa ci fai qui?» chiese Scarlett, dopo aver salutato il ragazzo con un sorriso amichevole. Il biondo indossava un completo grigio che gli donava un'aria molto seria e soprattutto elegante, inoltre i capelli erano sistemati con cura in un ciuffo di lato.
«Il dipinto che stavi osservando l'ha fatto mia madre molto tempo fa» spiegò Nolan. Scarlett rimase letteralmente a bocca aperta e dopo di che spostò lo sguardo dal dipinto al ragazzo davanti a lei. Si ricordava inoltre che Justin le aveva accennato al fatto che la madre dipingesse, ma non avrebbe mai immaginato che anch'essa fosse un'artista importante come lo era suo padre. Che coincidenza!
  In seguito il ragazzo domandò a Scarlett il motivo della sua presenza a quella mostra e lei le spiegò brevemente la faccenda del ritiro del premio del padre. Dopo di che i due giovani riportarono l'attenzione sul dipinto accanto a loro.
«Cosa rappresenta questo disegno?» domandò Scarlett incuriosita. La ragazza fu quasi certa che l'espressione di Nolan venne attraversata da un'ombra di tristezza e ne ebbe la conferma quando esso parlò con voce mogia.
«Mia madre ha voluto rappresentarsi accanto a mio padre, in modo da ricordare gli anni di felicità trascorsi insieme e l'amore che provavano l'uno per l'altra. Ma quando morì, mio padre si incolpò della sua morte e così decise di terminare il dipinto al posto suo: disegnò su una parte di sé il volto di un demone il quale, secondo lui, rappresentava il lato oscuro che aveva causato la morte di sua moglie» Il racconto riuscì a trasmettere alla ragazza tutto il dolore che provava Nolan pronunciando quelle tristi parole. Scarlett non avrebbe mai immaginato che la madre dei due fratelli fosse morta.
«Mi dispiace tanto» Scarlett riuscì a dire solo questo. Ma pochi istanti dopo sul volto del biondo era già ricomparso il solito sorriso radioso e la tristezza nella sua voce scomparve.
«Non ti preoccupare» la tranquillizzò Nolan. «Mi piace il fatto che ogni anno in sua memoria espongono il disegno, anche perchè tutti i suoi vecchi amici le vengono a fare visita, come se si trattasse della sua tomba»
Scarlett sorrise dolcemente dopo aver udito quelle parole e nel frattempo gli occhi celesti del ragazzo si erano leggermente inumiditi.
«E vostro padre dov'è adesso?» domandò Scarlett, in modo da cambiare argomento.
«È solo mio padre» precisò Nolan. «Justin ed io abbiamo solo la stessa madre»
Scarlett si sorprese molto e in seguito si chiese se anche Justin fosse presente a quella mostra, ma per il momento non lo vide da nessuna parte. Dopo di che aspettò che il ragazzo continuasse a parlare.
«Mio padre è in giro per il mondo» disse Nolan, ma dal suo tono di voce si poteva intuire che aveva delle perplessità a riguardo. Scarlett a quel punto decise di non chiedere ulteriori informazioni riguardo alla sua famiglia, anche per evitare che Nolan riportasse a galla ricordi che probabilmente lo ferivano.
Ci furono qualche istanti di assoluto silenzio dove nessuno dei due osò aggiungere altro.
Ad un tratto il ragazzo si scusò educatamente e disse a Scarlett che sarebbe uscito in una delle terrazze a prendere un po' d'aria fresca. Perciò esso si allontanò da Scarlett e scomparve tra i vari ospiti.
A quel punto la ragazza decise di fare ritorno nella sala principale, in modo da cercare la sorella maggiore e ritirare il premio del padre una volta per tutte.
Dopo una breve ricerca, Scarlett trovò la sorella seduta ad un piccolo tavolo bianco intenta a conversare con un uomo di anziana età, quindi si avvicinò ad essi.
«Eccoti qui!» disse Sam, non appena vide la sorella minore avvicinarsi. «Lui è un vecchio amico di nostro padre»
In seguito Scarlett e l'uomo anziano si strinsero la mano in segno di saluto, ma la ragazza non mostrò nessun tipo di interesse nel partecipare alla conversazione animata tra l'uomo e sua sorella. In quel momento voleva solo andarsene da quel posto, oppure passare altro tempo com Nolan.
Il vecchio iniziò a raccontare a Sam vari momenti che aveva passato con loro padre e inoltre reputò i suoi dipinti come alcuni dei più belli che avesse mai visto. Questo provocò una reazione infastidita a Scarlett, la quale alzò gli occhi al cielo senza il minimo contengo.
Quella conversazione si stava rilevando alquanto noiosa e soprattutto inutile secondo Scarlett.
  Così, con una scusa banale sul fatto che aveva necessità di andare in bagno, la ragazza si allontanò dai due e cercò un posto dove poter trovare un po' di tranquillità.
Iniziò a vagare senza una meta ben precisa, finché ad un certo punto si ritrovò davanti ad un'ampia portafinestra che lasciava intravedere una piccola terrazza. Scarlett pensò che quello poteva essere un ottimo posto per rilassarsi, così raggiunse la terrazza e osservò i numerosi palazzi che si ergevano a pochi metri da lì.
Accanto a lei si trovava una coppia di adulti intenti a fumare una sigaretta e dal lato opposto della terrazza c'era un'altra persona.
Dopo qualche minuto la coppia di fumatori tornò all'interno dell'edificio e dopo di che Scarlett spostò noncurante lo sguardo sulla persona sola dal lato opposto. Si trattava di un ragazzo impegnato a messaggiare con qualcuno e difatti non sembrò accorgersi della presenza della ragazza. Quest'ultima fece per tornare verso la portafinestra in modo da raggiungere nuovamente la sorella maggiore, ma si bloccò all'istante quando si ritrovò accanto il ragazzo che fino a poco fa stava messaggiando.
Esso imitò Scarlett e così i due si ritrovarono l'uno di fronte all'altra: in questo modo entrambi poterono riconoscersi e subito dopo si scambiarono un saluto.
«Ciao» disse Justin, dopo il saluto della ragazza. Il fratello di Nolan indossava dei semplici jeans neri e una camicia dello stesso colore, inoltre la sua espressione annoiata provava il fatto che anche lui avrebbe voluto essere in un qualsiasi altro posto.
«Che ci fai qui?» chiese il ragazzo. Successivamente i due giovani si avviarono verso l'interno e una volta lì si fermarono accanto ad un dipinto.
«Devo ritirare un premio per mio padre» spiegò Scarlett e dopo di che domandò la stessa cosa a Justin.
«Ho accompagnato Nolan e devo incontrare una persona» rispose lui. In seguito si guardò attorno e sbuffò rumorosamente: era stufo di stare in quella stanza piena di persone che non sapevano far altro che criticare i vari dipinti o parlare di argomenti del tutto superflui.
Così, dopo aver fatto un cenno con il capo a Scarlett in segno di seguirlo, i due si avviarono verso un lungo corridoio dove in fondo si trovava un ascensore. La ragazza lo seguì perplessa e dopo di che si ritrovarono all'interno dell'ascensore.
«Dove stiamo andando?» domandò Scarlett, sperando che Justin sapesse come orientarsi in quel palazzo enorme.
«In un posto molto più interessante» rispose semplicemente. La ragazza cercò di indagare ancora, ma le risposte che ricevette furono vaghe e Justin sembrò iniziare a scocciarsi. A quel punto Scarlett decise di fidarsi, anche perchè sembrava l'unico modo per sconfiggere la noia e soprattutto per smettere di pensare al motivo per il quale si trovava a quella mostra.

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