Capitolo 30

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Justin uscì dalla casa ormai quasi del tutto distrutta dall'energia liberata da Zaahid.
Si diresse verso il combattimento che impegnava i due vampiri, lo stregone, il lupo e cercò di attirare la loro attenzione.
Era furioso. Di Scarlett non c'era la minima traccia e non aveva idea di cosa le avessero fatto e soprattutto dove si trovasse ora.
  Dopo vari tentativi, riuscì a far smettere il litigio e Justin si avvicinò al gruppo a passo deciso. Nel frattempo l'animale tornò al suo solito aspetto, cioè quello di un giovane ragazzo: Elliott.
«Dov'è lei?» ringhiò Justin avvicinandosi a Herman. Esso non rispose e si limitò a fissarlo con aria di sfida. Questo fece imbestialire Justin, che subito dopo prese Herman per il colletto della maglia grigia e lo attirò a sé con violenza.
«Che cosa le hai fatto bastardo?» urlò Justin. Ma Herman non accennò a dare una risposta. A quel punto Justin mollò la presa sulla maglia e gli sferrò un violento pugno, provocando un rumore di un osso che si rompeva.
«Questo è il prezzo per le tue azioni» disse Herman. Justin sbuffò e decise di raggiungere Elliott, che nel frattempo stava cercando di evitare i globi luminosi che venivano scagliati dal mago.
«Ma guarda chi si rivede» commentò Zaahid una volta individuato Justin. Esso non era in vena di giochetti e soprattutto voleva stare alla larga da quel mago pericoloso.
  L'ultima volta che Justin e Zaahid si erano incontrati non era finita molto bene, anche perché con il mago c'erano sempre di mezzo inganni e tranelli.
«Immagino che sei qui per la ragazza» disse Zaahid. «E a quanto pare sembra essere molto importante per tutti» continuò disinvolto.
Justin strinse i denti, fino a farli scricchiolare. L'unica cosa che avrebbe voluto in quel momento era staccare la testa a quel mago presuntuoso e al suo vecchio amico traditore.
Herman si massaggiò il naso dolente e dopo di che si avvicinò a Lyle, che nel frattempo era rimasto a terra sfinito dallo scontro. Il ricciolo aiutò il compagno e in seguito si avvicinarono al gruppo.
«Dov'è?» Justin scandì bene le parole in modo da essere chiaro e diretto. Herman però ovviamente non rispose e si limitò a fissarlo con quell'aria di sfida che Justin odiava. Fu invece Zaahid a rispondere al posto suo: «Prima che arrivaste voi era qui, adesso è fuggita ed è tutta colpa tua e di questo lurido animale» E indicò Elliott.
Intanto qualcun altro si aggiunse al gruppo. Nolan si affiancò ad Elliott e lanciò degli sguardi fulminanti ai vampiri e Zaahid. Adesso erano tre contro tre, anche se i nemici erano in netto vantaggio a causa della presenza del potente mago.
«Il piano è andato tutto in fumo!» osservò Lyle deluso. Ed era così. La ragazza che avrebbe dovuto rappresentare la perfetta vendetta su Justin era sparita nel nulla e nessuno dei presenti aveva la minima idea da dove iniziare a cercarla.
  Ma successivamente il vantaggio che avevano i nemici si rilevò inutile. Zaahid si sistemò la giacca piena di polvere e terra e si avvicinò alla coppia di vampiri. Herman e Lyle si guardarono con aria confusa, ma successivamente nello sguardo di entrambi si disegnò il panico.
«Il mio lavoro qui è finito e necessito del mio pagamento» annunciò Zaahid ai due ragazzi. Questi ribatterono immediatamente che il lavoro non era terminato a causa della fuga della ragazza, ma lo stregone non ne volle sapere di rinunciare al pagamento.
Era risaputo che Zaahid era il più potente e temibile mago dell'intero pianeta, specialmente per il fatto che ogni volta che venivano richiesti i suoi poteri esso si prendeva sempre qualcosa in cambio, anche a costo di usare la forza. E stavolta non avrebbe di certo rinunciato al suo bottino.
«Non hai eseguito entrambe le nostre richieste» ribatté Herman, dopo aver notato che la scusa della fuga della ragazza non aveva funzionato.
Il mago spostò lo sguardo su Justin che non appena notò il gatto che gironzolava accanto a Herman, capì tutto e lanciò uno sguardo di avvertenza a Zaahid.
«Hai fatto un patto con me!» disse Justin furioso. Ma Zaahid non sembrò curarsene e si rivolse ai due vampiri: «Allora procediamo, così me ne potrò andare il prima possibile»
In seguito si avvicinò al gatto che non appena lo vide ringhiò ferocemente, ma non scappò.
Justin fece cenno a Nolan e Elliott di allontanarsi immediatamente e così fecero. Nel frattempo il mago si preparò per lanciare l'incantesimo al felino e i fulmini azzurri che caratterizzavano i suoi forti poteri iniziarono a fuoriuscire dalle sue mani. Il ricciolo si allontanò dal gatto e lasciò che Zaahid facesse il suo lavoro.
Nolan e Elliott intanto si guardarono molto confusi, mentre Justin si allontanava sempre di più dal felino con aria preoccupata. Il fratello intuì immediatamente che se Justin si comportava così significava che aveva combinato qualche guaio.
Per evitare qualsiasi tipo di inconveniente i tre ragazzi raggiunsero l'auto e salirono velocemente senza essere notati dai due vampiri e Zaahid, il quale era impegnato a far ritornare il felino alla sua forma umana.
«Trova un modo per capire dove è andata Scarlett» disse Justin al ragazzo lupo. Esso annuì e con il suo senso del olfatto estremamente sviluppato fiutò l'aria al di fuori del finestrino.
Justin fece partite l'auto e seguì le indicazioni di Elliott, anche se in realtà avrebbe tanto voluto tornare indietro e uccidere con le proprie mani tutti e tre i colpevoli, ma si trattenne e rimandò l'azione a un'altra volta.
  Intanto, alle loro spalle, Zaahid finì l'incantesimo e una piccola esplosione di energia blu-azzurra illuminò l'ambiente buio circostante. Una volta svanita la luce, Justin notò la figura di una ragazza alzarsi da terra e ripulirsi dai peli del manto del gatto rimasti sul suo corpo. Il patto con Zaahid era saltato e questo significava che adesso Justin si trovava in un mare di guai. Ma l'unico pensiero che occupava la mente del ragazzo era trovare Scarlett. Nient'altro.

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