Capitolo 36

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Passarono i giorni. Sembrava quasi che il tempo avesse ripreso a scorrere normalmente e ogni giorno sembrava ripetersi sempre la solita routine, come in un circolo infinito.
Scarlett alternò i corsi universitari con il lavoro al chiosco e le uscite con Grace con le sempre più frequenti chiacchierate con Nolan. Aveva iniziato a sentirsi quasi a suo agio accanto al biondo e difatti riusciva a passare anche molto tempo in sua compagnia, parlando di molteplici argomenti e passando le ore libere al bar.
La cosa più sensazionale però fu il fatto che durante questo periodo di tempo la ragazza si era avvicinata sempre di più anche a Justin. Essi passavano interi pomeriggi in riva al mare per parlare o semplicemente per passare del tempo assieme. Scarlett aveva iniziato a lasciarsi andare e la curiosità aveva preso il sopravvento, difatti in ogni occasione domandava al ragazzo numerose cose sul mondo sovrannaturale. Esso sembrava divertirsi a risponderle e ogni volta si prendeva qualche secondo per ammirare l'espressione affascinata della ragazza. Era come se stesse scoprendo un nuovo mondo e ogni nuovo fatto la sorprendeva davvero tanto. E Justin era davvero felice di farle conoscere finalmente il mondo nel quale viveva tutti i giorni, inoltre cercava sempre di non tralasciare niente in modo che nient'altro avrebbe potuto spaventarla.
Era meraviglioso il nuovo rapporto che si stava creando tra i due. Era evidente che Scarlett non provava più alcuna paura riguardo al fatto che si trovava con un vero vampiro e questo aveva rafforzato il loro legame.
  Prima di scoprire tutti i segreti che le aveva nascosto Justin, Scarlett era ben consapevole che i sentimenti che provava per lui erano reali, ma poi aveva iniziato a dubitarne in seguito agli ultimi avvenimenti mostruosi. Adesso però era cambiato tutto.
Aveva accettato la vera natura di Justin e aveva capito che esso non aveva nessuna intenzione di farle del male, quindi poteva fidarsi. Inoltre era come se i due si stessero conoscendo per la seconda volta, ma era come se fosse la loro prima volta. Era una cosa strana ma anche davvero essenziale.
In questo modo Scarlett riuscì a conoscerlo davvero fino in fondo e con calma riuscì ad accettare ogni suo singolo lato diverso, persino il volto demoniaco. E i suoi sentimenti ritornarono quelli di tempo fa dove ancora conosceva Justin solo come un ragazzo misterioso e all'apparenza completamente umano.
«Temevo che non mi avresti più rivolto la parola dopo che hai scoperto cosa sono in realtà» le disse un giorno Justin. La ragazza alzò lentamente la testa dal petto del ragazzo e dopo di che lo fissò per qualche istante.
«Lo pensavo anch'io» rispose Scarlett con assoluta sincerità. «Ma ho imparato a conoscerti e adesso guardaci» aggiunse indicando la situazione in cui si trovavano.
Justin sorrise dolcemente e adagiò nuovamente la testa della ragazza sul suo petto, lasciando che venisse cullata dal ritmo del suo respiro. Davanti a loro la superficie completamente piatta del mare regalava un'ottima visuale del tramonto che occupava il cielo. Le numerose nuvole si tinsero di un arancione rosato e sulla superficie dell'acqua calma si andò a disegnare il perfetto riflesso. Era uno spettacolo magnifico.
«A volte ripenso alla mia vita prima che scoprissi tutto e non posso credere che fin da quando sono nata ho vissuto in un mondo pieno di creature sovrannaturali. È come se avessi vissuto in una menzogna enorme, così come stanno vivendo adesso mia sorella e Grace» Scarlett lasciò che i numerosi pensieri nella sua testa venissero detti ad alta voce e Justin ascoltò con attenzione.
«Mi è capitato svariate volte di avere la tentazione di spiegare ad entrambe le cose che si nascondono proprio sotto ai loro occhi, ma poi realizzo che sarebbe una sciocchezza perchè le metterei solo in pericolo» continuò lei. Nel frattempo tenne lo sguardo fisso sul cerchio luminoso che scompariva sempre di più oltre la linea dell'orizzonte, lasciando dietro di sé la scia di colori accesi che caratterizzavano il tramonto.
«Capisco cosa provi, ma come hai capito da sola, divulgare il segreto del mondo soprannaturale mette semplicemente in pericolo le persone. A volte infatti mi pento di averti fatto scoprire tutto e penso che ho solo scombussolato la tua vita» ammise Justin con un'espressione triste sul volto.
La ragazza si alzò per la seconda volta dal suo petto e in questo modo riuscì a fissarlo dritto negli occhi.
«Non dirlo. Ormai le cose sono andate così e sai una cosa? Devo solo ringraziarti per avermi fatto aprire gli occhi su molti pericoli che prima sottovalutavo e inoltre mi hai fatto conoscere un nuovo mondo, spaventoso ma incredibile» rispose Scarlett con sicurezza.
Justin le regalò un'ampio sorriso e in seguito avvicinò il viso della ragazza al suo, per poi lasciarle un dolce bacio sulle labbra. Lei sorrise a sua volta e dopo di che tornò nella piacevole posizione di poco fa, ascoltando il respiro di Justin.
«Non sento il tuo cuore» disse d'un tratto la ragazza con stupore. Sotto al suo orecchio udì una risata proveniente dal petto del ragazzo e così spostò lo sguardo sul suo volto.
«Il mio cuore non batte più da decenni ormai» rispose tranquillamente. «Quando un umano viene trasformato in vampiro deve essere completamente morto e una volta risvegliato sentirà che il suo cuore è completamente immobile, così come il sangue scompare del tutto» spiegò poi. Questo fece rimanere la ragazza a bocca aperta dallo stupore.
«E come fai a provare le emozioni?» chiese allora lei, sempre più interessata.
«Quelli della mia specie hanno la possibilità di scegliere se vivere come vuoi umani, quindi provando ogni tipo di emozione e imitando il vostro stile di vita, o lasciare che la nostra vera natura ci domini, nutrendoci solo ed esclusivamente di sangue e abbandonando ogni emozione umana. Io ho vissuto in entrambi i modi» rispose Justin e nel frattempo iniziò a giocherellare con la lunga chioma corvina della ragazza.
Scarlett, per la milionesima volta, rimase affascinata e allo stesso tempo spaventata da quelle nuove informazioni. Era un mondo così strano e non avrebbe immaginato come sarebbe stata la sua vita come una di quelle creature sovrannaturali, specialmente per il fatto che la sua vita non avrebbe avuto mai fine.
Una volta Scarlett aveva domandato a Justin di nuovo della sua età e aveva scoperto che dal momento esatto in cui era stato trasformato in vampiro esso non aveva più mutato il suo aspetto. Di conseguenza era condannato a vivere per sempre una vita da studente universitario e non avrebbe mai scoperto cosa significasse diventare vecchi ed avere una famiglia. Questo aspetto era molto triste secondo la ragazza, perchè lei non sapeva se sarebbe mai riuscita ad accettare queste conseguenze. Inoltre a volte le capitava di rimuginare sulla situazione di lei e Justin e capiva che la loro storia non aveva nessun futuro certo, ma poi scacciava immediatamente quel pensiero e si convinceva a vivere momento per momento.
  «Non sono completamente immortale, infatti potrei venire ucciso da un momento all'altro» disse Justin un giorno, quando era comparso proprio sul balcone della casa di Scarlett. Quest'ultima si spaventò a morte, ma poi si lasciò sfuggire una risata alquanto divertita. Non riusciva ancora a comprendere ed accettare del tutto ogni singola capacità innaturale del vampiro, ma ogni volta provava una forte curiosità per tutto ciò.
«Com'è possibile se sei vivo dal 1895?» domandò lei stupita.
«Ho fatto molta attenzione, ma con armi di legno si può facilmente uccidere un vampiro per sempre. Siamo immuni a malattie, se ci feriamo guariamo dopo pochi istanti e più sangue umano ingeriamo più diventiamo forti, ma questo non vuol dire che siamo completamente immortali» le spiegò Justin con calma.
«Hai mai ucciso?» chiese la ragazza con un filo di voce. Non sapeva esattamente a cosa si riferisse la sua domanda, se a esseri demoniaci o a umani, ma sperò che la risposta di Justin sarebbe stata in entrambi i casi negativa.
«Si, diverse volte» rispose invece lui.
Scarlett rimase a fissarlo per istanti che le parvero non finire mai e si limitò a scrutare ogni piccolo cambiamento sul suo volto. Ma non vide nessun'espressione di rimorso o vergogna. Solo un'impressionante calma.
«Perchè?» Scarlett voleva sapere ogni dettaglio riguardo alla vita passata del vampiro, ma allo stesso tempo aveva paura di sentire le risposte alle sue domande.
«Ho ucciso molti umani durante i periodi più bui e mostruosi della mia vita, ma anche vampiri e licantropi per legittima difesa» rispose Justin con la solita calma.
«Hai mai lasciato in vita qualcuno per semplice pietà?» chiese nuovamente la ragazza. Quest'ultima notò all'istante che l'espressione di Justin era cambiata radicalmente ed era comparso un velo di tristezza. Inoltre, per qualche istante il ragazzo rimase in assoluto silenzio, assorto completamente nei suoi pensieri.
Numerosi ricordi gli tornarono alla mente e si meravigliò del fatto che anche il più piccolo particolare era ben disegnato nella sua testa. Nonostante i numerosi anni che aveva vissuto in passato, riusciva a ricordare ogni sua vittima e il modo in cui li aveva uccisi. Era come un tormento.
«Una volta ho ucciso delle persone di un villaggio sperduto, ma poi ho visto un bambino abbastanza piccolo che mi fissava terrorizzato attraverso un cespuglio e ho pensato di uccidere anche lui inizialmente. Poi però ho sentito qualcosa di strano attanagliarmi nel profondo, ma non sapevo esattamente cosa perchè in quel periodo le emozioni umane mi erano sconosciute. In seguito mi sono voltato e ho ripreso a lottare contro nuovi uomini, sentendo in sottofondo i passi veloci del bambino che si allontanavano» raccontò Justin.
«Hai mai rivisto quel bambino?» indagò lei, senza staccare nemmeno per un secondo lo sguardo dal suo volto.
Justin scosse lievemente la testa e dopo di che riprese a parlare: «Penso che quel bambino è diventato un'abile guerriero e se mai le nostre strade si sarebbero incorniciate nuovamente non l'avrei colto alla sprovvista. Ma con tutto il tempo che è passato immagino che ormai lui sia morto»
  La ragazza si soffermò a lungo sulle parole di Justin. Pensò a quel bambino che da quel giorno aveva sicuramente vissuto una vita frenetica e pericolosa, magari persino in completa solitudine dato che i suoi genitori potevano essere stati uccisi proprio da Justin.
Queste cose terribili che le venivano raccontate le provocavano sempre una terribile rabbia, che però non poteva essere sfogata in nessun modo. Sapeva benissimo che di quelle azioni non si sarebbe mai abituata e tantomeno non le avrebbe mai accettate. Ma ogni volta pensava al fatto che Justin adesso era cambiato completamente e per questo motivo meritava una seconda occasione, in modo da migliorarsi e abbandonare i ricordi della sua vita passata.
Ma quel bambino non abbandonò i suoi pensieri per tutto il resto della giornata e la sua mente iniziò a giocarle brutti scherzi.
Le rivennero in mente i numerosi bambini che aveva visto correre felici e spensierati nel villaggio aborigeno dove abitava Shylin, la sua salvatrice. Essi potevano essere un ottimo esempio per il racconto di Justin e per qualche istante Scarlett si chiese se il villaggio citato poteva essere proprio quello. Sperò con tutto il cuore che si stesse sbagliando.
Con tutte queste nuove informazioni la vita di Scarlett divenne più completa e riuscì a tornare alla completa normalità. Inoltre le preoccupazioni riguardo ai due vampiri che l'avevano rapita erano passate in secondo piano, anche perchè di loro non c'era traccia da nessuna parte.
In certe occasioni Nolan e Justin si assentavano alle lezioni universitarie per andare a fare dei veloci sopralluoghi in giro per la città e nelle periferie, in modo da accertarsi che non ci fosse più nessuna minaccia. Era molto strano però che i due vampiri fossero spariti nel nulla e inoltre senza aver ritentato a portare a termine la loro vendetta. Ma da una parte era meglio così.
Invece le preoccupazioni non abbandonarono mai Justin fino in fondo: era certo che prima o poi Herman si sarebbe ripresentato con una nuova mossa e non aveva idea di cosa avrebbe potuto fare. Inoltre c'era un altro problema che torturava il ragazzo. Quest'ultimo, prima di abbandonare la casa dove Scarlett era stata rinchiusa, aveva intravisto in lontananza che lo stregone Zaahid aveva rotto l'incantesimo che aveva lanciato alla sorella di Herman. Questo l'aveva preoccupato molto perchè sapeva che quella ragazza sarebbe venuta a cercarlo anche in capo al mondo pur di fargliela pagare.
Quindi le minacce si erano rivelate tre: Herman, che non vedeva l'ora di vendicarsi una volta per tutte, Zaahid, che molto probabilmente sarebbe ricomparso per creare scompiglio, e Lilith, la sorella del vampiro che era stata trasformata in un semplice gatto e che adesso avrebbe scaricato la sua rabbia su Justin.
Insomma, le preoccupazioni avevano fatto ben altro che scomparire una volta che Scarlett era tornata a casa sana e salva.

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