Capitolo 24

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Scarlett raggiunse il bar che si trovava al primo piano e un invitante profumo di brioches appena sfornate le invase le narici non appena fu abbastanza vicina. Si guardò attorno e cercò con lo sguardo la sua amica Grace, ma non la trovò. A quel punto decise di andarsi comunque a sedere in uno dei tavoli liberi e dopo di che ordinò un cornetto alla marmellata di albicocca.
Nel frattempo cercò di non pensare a tutto il nervosismo e la rabbia che ribollivano dentro di lei, ma sembrava una cosa impossibile. Justin era ben impresso nella sua mente e non riusciva a pensare ad altro che a tutti i punti interrogativi che erano insorti da quando l'aveva conosciuto. Inoltre anche i comportamenti strani e misteriosi di Justin erano una delle cause per quel nervosismo che la ragazza stava provando.
Dopo aver gustato a pieno la brioche e aver passato altro tempo a rimuginare sulle incognite riguardo a Justin, l'attenzione della ragazza venne catturata da una figura familiare all'entrata del bar. Era Grace e dalla sua espressione si poteva facilmente immaginare che stava morendo dalla voglia di fare numerose domande all'amica.
Difatti non appena le due ragazze si salutarono, Grace si accomodò dal lato opposto del tavolino e fissò Scarlett con un'espressione curiosa, ma soprattutto impaziente.
«Allora cosa sta succedendo tra te e Justin?» domandò l'amica.
«Niente» rispose Scarlett con una certa amarezza. E infatti le sembrava proprio così, come se tutto quello che stava nascendo tra loro due fosse scomparso nel giro di qualche minuto.
«Non mentirmi» la avvisò Grace, puntando poi un dito contro la figura di Scarlett. «Si vede lontano un chilometro che tra voi c'è qualcosa» aggiunse.
A quel punto Scarlett sbuffò e guardò l'amica con aria supplichevole: non aveva proprio voglia di parlare della situazione con Justin in quel momento, anche perchè in questo modo non avrebbe fatto altro che aumentare il suo stato di nervosismo. Ma Grace non sembrò arrendersi, ovviamente.
«Forza, spiegami tutto» disse Grace dolcemente. Solo a quel punto Scarlett si decise a raccontare tutto all'amica, cercando di non tralasciare niente e di mantenere una certa calma nel spiegare l'ultima conversazione avvenuta con Justin.
Al termine delle spiegazioni Grace rimase in silenzio e sembrava quasi che da un momento all'altro potesse esplodere, lasciando fuoriuscire tutta la sorpresa, l'entusiasmo, ma anche l'indignazione per il fatto che solo dopo tanto tempo era venuta a conoscenza di tutto ciò. Infatti dopo qualche secondo disse: «Come hai potuto non dirmelo prima? Sono cose importantissime!»
«Lo so scusa, ma non ero sicura nemmeno io di quello che sentivo» Detto questo Scarlett si lasciò sfuggire una risata, ma l'amica capì subito che in realtà non c'era niente di divertente. Difatti subito dopo Scarlett tornò seria.
«Che cosa posso fare?» domandò la ragazza a Grace. Quest'ultima sospirò e si prese qualche secondo per ragionare sulla faccenda.
«Come prima cosa dovresti cercare di scoprire cos'è che Justin ti sta nascondendo e se lui non te lo dirà, cosa molto probabile, dovresti indagare usando il fratello» spiegò Grace. Ma Scarlett non sembrava tanto convinta di quella soluzione, anche perchè in realtà avrebbe preferito sentire la verità direttamente da Justin.
«È l'unico modo Scarlett. Lo sai anche tu che Justin non ti dirà un bel niente» continuò Grace.
A quel punto Scarlett si convinse e quindi annuì, cercando di non pensare alla reazione che avrebbe avuto Justin non appena sarebbe venuto a sapere che lei era andata da suo fratello.
«Vedrai che si risolverà» la rassicurò Grace. Scarlett le sorrise e dopo di che entrambe si alzarono dal tavolo per raggiungere l'aula dove si sarebbe tenuta la loro prossima lezione.

Per tutto il resto della mattinata Scarlett cercò di evitare spudoratamente tutti i luoghi dell'università dove era sicura che avrebbe incrociato Justin e si concentrò sulle varie lezioni che si susseguirono.
Al termine delle lezioni la ragazza si precipitò frettolosamente verso l'uscita e una volta aver raggiunto il parcheggio trovò Sam ferma ad aspettarla. Quindi Scarlett si avvicinò alla sorella e la salutò con un cenno della mano, dopo di che salì in auto.
Arrivarono a casa più tardi del previsto a causa del traffico intenso che le aveva rallentate durante il tragitto, cosa che provocò ancora più stress a Scarlett. La sorella maggiore aveva notato immediatamente il suo malumore e quando aveva cercato di indagare aveva ricevuto soltanto riposte a monosillabi, segno che Scarlett non aveva voglia di parlare in quel momento.
Così, le due ragazze passarono il pranzo in silenzio e di tanto in tanto Sam lanciava qualche occhiata alla sorella per accertarsi che stesse bene.
  «Che ne dici di andare a fare un giro in spiaggia oggi?» propose Sam all'improvviso. Non era sicura che Scarlett avrebbe accettato, ma voleva tentare di tirarle su il morale in qualche modo.
Scarlett ci pensò per qualche istante e in seguito decise di accettare quella proposta, anche perchè sembrava essere un ottimo modo per distrarsi e magari liberare completamente la mente. Quindi le due ragazze sparecchiarono e dopo di che si diressero nelle loro stanze per preparare il necessario. Decisero di non indossare il costume perchè quel giorno il clima autunnale sembrava essere presente più del solito, quindi fare il bagno non sarebbe stata una bella idea.
Quando entrambe furono pronte, raggiunsero la loro macchina e in pochi minuti arrivarono a destinazione.
Vennero accolte da un leggero vento che faceva scuotere le acque marine, provocando così numerose onde che si andavano a scagliare contro le rocce ai lati. Il profumo di salsedine provocò una sensazione di pace a Scarlett e ringraziò mentalmente la sorella per aver avuto quella brillante idea.
Le due ragazze abbandonarono le scarpe sulla sabbia chiara e in seguito iniziarono a camminare lungo il bagnasciuga in un silenzio tombale.
Scarlett tenne lo sguardo fisso in lontananza dove onde maestose iniziavano la loro corsa verso la spiaggia. Le tornò alla mente una delle prime volte che aveva visto il mare così agitato e la potenza di quelle onde le aveva sempre fatto un bell'effetto. Inoltre quei primi giorni in quella città sembravano essere ormai lontani, come se fosse passata addirittura un'eternità da quando aveva lasciato Londra.
Iniziò a ripercorrere tutte le cose che erano successe da allora, tra posti bellissimi e amicizie insostituibili, come Grace. La sua vita di qualche mese fa sembrava essere totalmente diversa da quella che stava vivendo ora: all'inizio le sembrava di star vivendo una vita da sogno a Sydney, ma con il passare del tempo quell'idea era leggermente cambiata.
Quando era atterrata all'aeroporto australiano non avrebbe mai immaginato che qualche tempo dopo si sarebbe imbattuta in giovani con morsi sul collo, nel terribile episodio della morte della donna con la stessa ferita, nei misteriosi piani di Herman per vendicarsi dell'amico... Insomma la situazione era degenerata nel giro di pochissimo tempo e ancora adesso non riusciva a spiegarsi nessuno di quei misteri. Ma l'unica cosa certa era che in ognuna di quelle situazioni strane l'unico che sembrava saper avere una spiegazione era Justin, il quale manteneva una certa segretezza nei confronti di Scarlett. Ed era questo che la ragazza non riusciva a sopportare, per questo aveva bisogno di sapere la verità.
  L'acqua fredda del mare arrivò a bagnare i piedi di Scarlett e questo le permise di riscuotersi dai numerosi pensieri che le occupavano la mente.
Spostò l'attenzione sulla sorella maggiore e capì che prima o poi avrebbe tentato nuovamente di scoprire cosa la stesse turbando tanto. Quindi decise di raccontarle tutta la verità, proprio come aveva fatto con Grace quella mattina.
«Chi è questo Herman?» domandò Sam non appena Scarlett accennò anche a quel problema.
«Sto cercando di scoprirlo» rispose Scarlett pensierosa.
Per altri svariati minuti Sam continuò a farle domande riguardo Justin e si scoprì che il ragazzo non era mai andato a genio alla sorella maggiore, quindi questo era il motivo di quell'interrogatorio.
Alla fine le due ragazze decisero di concludere la giornata cenando con delle pizze proprio sulla spiaggia e nel frattempo la riga blu del mare divenne in netto contrasto con il cielo aranciato. Anche la leggera brezza del pomeriggio cambiò e si trasformò in un vento più forte che scompigliò i lunghi capelli di colori opposti delle due ragazze.
  Il resto della serata passò tranquillo e Scarlett riuscì a pensare anche ad altro, infatti dopo essere tornate all'appartamento decise di iniziare un nuovo dipinto. Così, prese il necessario e si sistemò sulla sedia che c'era sul balcone e iniziò a disegnare uno schizzo del futuro disegno.
Inizialmente non aveva ancora in mente cosa dipingere esattamente, ma con il passare dei minuti trovò l'ispirazione giusta pensando proprio alla persona che aveva cercato di evitare tutta la mattinata. Quindi intinse il pennello di un blu scuro e iniziò a riempire lo spazio che spettava al cielo, poi cambiò colore e disegnò le sagome degli alti palazzi del centro di Sydney. Ad essi vennero aggiunte numerose piccole luci che stavano ad indicare le finestre con l'interno illuminato. Quando terminò anche quella parte, si dedicò a ricreare il perfetto riflesso dei palazzi sulla superficie del mare, cercando di creare anche l'effetto del tremolio dell'acqua.
Scarlett, dopo aver perso la cognizione del tempo, terminò finalmente il suo dipinto e lo osservò soddisfatta.
Come aveva previsto, le tronò alla mente la sera in cui Justin l'aveva accompagnata a casa dopo che lei aveva terminato un lavoro di gruppo con i compagni di corso. Era stato nei giorni dopo che c'era stato il bacio sulla terrazza alla mostra d'arte e per questo motivo si ricordò che c'era un certo imbarazzo tra loro. Ma il tutto sembrava essersi momentaneamente risolto quando si erano fermati sulla cima di un ponte ad ammirare il panorama, lo stesso che adesso era dipinto sul foglio tra le mani della ragazza.
Scarlett sospirò e ritornò all'interno della casa, dopo di che ripose ordinatamente i pennelli e la pittura al proprio posto.
Quando si sdraiò sul letto non riuscì ad addormentarsi subito e sembrava che la sua mente non aveva nessuna intenzione di darle tregua. Si ripromise che l'indomani avrebbe affrontato la situazione e di conseguenza avrebbe cercato di scoprire qualcosa tramite Nolan.
  Fu esattamente quello che successe la mattina seguente quando Scarlett varcò l'entrata principale dell'università e casualmente si ritrovò di fianco Nolan. Quest'ultimo la salutò con la sua solita allegria e subito dopo si informò sul fatto se stesse bene o meno.
«Alla festa ho avuto modo di conoscere l'amico di tuo fratello, Herman, e ho notato che non frequenta la nostra università. Si conoscono da tanto tempo?» domandò d'un tratto Scarlett, cercando di apparire normale. Fortunatamente le riuscì benissimo, ma Nolan invece sembrò cambiare la sua espressione in uno stato per niente normale.
«Si da troppi anni» rispose il biondo con un certo ribrezzo. Dopo di che spostò gli occhi celesti sulla ragazza e le domandò: «Come mai questa domanda?»
Scarlett scrollò le spalle e disse che era semplicemente per curiosità, aggiungendo poi  il fatto che Justin non era un tipo chiacchierone.
«E per caso hanno litigato?» indagò ancora la ragazza. Nolan stava iniziando a diventare un po' troppo teso e Scarlett capì all'istante che quella reazione era la stessa che aveva avuto Justin riguardo a quell'argomento.
«In realtà si, ma penso che risolveranno presto» rispose Nolan e dopo di che cercò in ogni modo di cambiare discorso, ma Scarlett non abboccò.
«E prima di risolvere pensi che Herman potrebbe vendicarsi in qualche modo?» domandò Scarlett, tenendo uno sguardo deciso puntato sul ragazzo.
«Non lo so» rispose lui dopo un po', ma capì ben presto che mentire non sarebbe servito a niente con Scarlett.
«Ascolta» disse Nolan e in seguito prese la ragazza per le spalle per farla avvicinare al lato del corridoio, in modo da avere un po' più di riservatezza. «Ti do un consiglio: cerca di stare lontano da Herman e se ti capita di rivederlo in giro avvertimi subito» continuò lui.
«Perchè? Nolan puoi spiegarmi almeno tu cosa diavolo sta succedendo?» chiese Scarlett, cercando di mantenere la calma.
«Non sta succedendo niente, davvero» rispose Nolan, aggiungendo una risatina per niente credibile.
«Mi state nascondendo qualcosa» disse Scarlett decisa. Nolan a quel punto abbassò lo sguardo e si concentrò sulle scarpe nere che portava ai piedi. Era facile con lui capire se mentiva o meno, cosa che con Justin era tutto l'opposto.
«Stagli solo lontano, okay?» provò a dirle Nolan per finire lì quella pericolosa conversazione.
«Lo sai che se qualcuno non mi da una spiegazione dovrò trovarmela da sola, vero?» disse lei spazientita. «A costo di cercare Herman per tutta la città e chiederlo direttamente a lui» aggiunse.
  Non aveva idea di come avrebbe fatto a trovare quel ragazzo, ma era determinata come non mai e in qualche modo avrebbe portato a termine il suo piano, anche se si trattava di mettersi in pericolo.
«Senti si risolverà tutto, ma devi stargli alla larga seriamente Scarlett» disse Nolan con un tono colmo di preoccupazione. Ma Scarlett non voleva ascoltarlo.
In quel momento Nolan guardò l'orario sul suo orologio da polso e notò che la prima lezione era cominciata da svariati minuti.
«Ora devo andare, ma ti prego ascolta quello che ti ho detto» disse il biondo.
Scarlett fece per ribattere qualcosa, ma il ragazzo la interruppe.
«E stai lontano anche da Justin, lo dico per il tuo bene»

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