°SOFIA POV°
...Le sue mani mi stringevano il viso, per non lasciarmi andare, ma con ancora la coppa davanti alle nostre facce, mi staccai dalle sue labbra e mettendomi sulle sue gambe schiacciai l'acceleratore.
<Sofia che cazzo fai?> disse all'improvviso Andreas felice del fatto che io fossi sulle sue gambe, ma spaventato perchè stavamo andando ad una velocità assurda.
<Ma siete scemi? Stavate per investirmi! Idioti!> gridò Pace da fuori non riconoscendoci per fortuna.
Non appena uscimmo dal parcheggio di casa di Camilla, mi alzai dalle sue gambe e iniziai a fissare Andreas senza alcun motivo...
<Sofia?! Potevamo morire....> disse poi Andreas distogliendo il mio sguardo.
Io però non dissi nemmeno una parola, continuavo a fissare le gocce sul finestrino che scendevano veloci.
Il cielo era diventato nero ed era appena scoppiato un temporale. Roberto adesso stava pensando sicuramente a me, sapeva che amavo la pioggia ma che odiavo i temporali...
<Allora? Possibile che ogni cosa dolce che io faccia per te deve essere rovinata da quel ragazzo?!> disse poi Andreas stringendo il manubrio con forza.
<Andre... quello è il mio ragazzo!> dissi cercando di non far scendere lacrime dagli occhi. Solo una però non obbedì e scese sulla mia guancia lentamente.
A quella mia affermazione Andreas inchiodò la macchina facendomi sobbalzare.
<Cosa?> disse poi guardandomi.
<Sì, non è né mio padre né mio zio, e nessun altro, ma il mio fidanzato...> dissi slacciandomi la cintura.
<Dove vai ora?> rispose poi ancora arrabbiato.
<Lontano, lontano da tutti... me ne voglio andare! Non voglio vedere più nessuno! Sono arrivata al punto di odiare me stessa, perché la vera colpevole sono io! Ho fatto soffrire tempo fa la mia migliore amica, per me una ferita ancora aperta, ho ballato con te facendo soffrire Roberto e ti ho appena baciato!> urlai in macchina senza però piangere.
Non poteva vedermi sempre consumare lacrime, mi dava fastidio...
<No, non sei tu la colpevole... Ti prego leggi quello che ti scritto sulla lettera. So che ti ho detto di farlo stanotte, ma ho cambiato idea...> mi rispose poi Andreas indicando la coppa.
<Non ce la faccio ora...> dissi fissandolo.
<Allora la leggo io... Cara Sofia...> disse lavandomi la lettera dalle mani e iniziando a leggere.
<...Dal primo giorno in cui ti ho vista ho pensato che tu fossi diversa dalle altre e infatti avevo completamente ragione.
Sei la persona più dolce che io abbia conosciuto, ma soprattutto la tua bellezza mi ha rapito fin dal primo momento che i nostri sguardi si sono incrociati.
Voglio confessarti una cosa... Quando andavo a danza, lo facevo solo per vederti, non aspettavo altro che il tuo sorriso pronto a travolgermi e scombussolare il mio cuore. Non ho mai provato le famose "farfalle allo stomaco", ma da quel giorno, quando ti sei seduta vicino a me nel pullman, mi sono sentito strano, il cuore batteva forte e i miei occhi non facevano che guardarti, mettendoti in imbarazzo. Ultimamente il tuo viso però è sempre umido, solo lui sa quante lacrime tu abbia versato, il tuo sorriso è quasi inesistente e le mie mani non fanno altro che asciugarti il volto.
Mia dolce Sofia, non devi mai smettere di sorridere, qualunque cosa accada, perchè quando lo fai riesci a rallegrare le mie giornate che ormai senza di te non sono più le stesse...
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L'AMORE CHE CI RESTA
FanfictionAvete mai pensato a quanto complicata può essere la vita di due ragazze? Oppure, avete mai pensato ad Ermal da un altro punto di vista? In un ruolo non suo. Questa è la semplice storia di due ragazze, formata da amori travolgenti, litigi strazianti...