(19) Non ci si può fidare di nessuno ormai

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◆ Zayn's P

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Zayn's P.O.V.

Me ne stavo seduto sullo sgabello di un pub di provincia, mentre il mio amico Brad cercava di distrarmi offrendomi più birre possibili. Dalla sfuriata che mi fece Rachel il giorno prima non riuscii più a rintracciarla, non rispondeva alle mie chiamate o ai messaggi. Avrei voluto spiegarle com'erano davvero andate le cose quella mattina ma lei non mi dava l'occasione per farlo, mi aveva chiuso la porta in faccia prima ancora che io potessi giustificarmi.

«Ricordami come sono finito in una situazione del genere, prima ero molto più sereno.» Mi lamentai sprofondando il viso tra le mani.

«Cazzate. Non ti ho mai visto così felice da quando Rachel è entrata nella tua vita, se te la fai scappare sei un coglione.» Disse Brad con tono amichevole. Riempì un altro bicchiere di birra e me lo porse.

«Pensavo odiassi le relazioni.» Ribattei tracannando un lungo sorso.

Brad si sistemò lateralmente la visiera del cappello. «Solo perché faccio schifo nei rapporti duraturi non vuol dire che non aspiro ad avere ciò che c'è tra voi due.»

«Faccio schifo anch'io se non l'hai notato.»

«Zayn devi parlarle e risolvere, vedrai che crederà alle tue parole. Io l'ho fatto.» Mi incoraggiò il mio amico dandomi una paccata sulla spalla.

Io scuotei la testa agitato. «È stata quella cogliona a baciarmi, lo giuro. Deve credermi o non so cosa potrei riuscire a fare.» Mi accesi una sigaretta sotto l'occhio contrariato del barista, ma il suo buon senso probabilmente l'ha invitato a non stuzzicare il cane che dorme in quel momento. «Rachel è fuori controllo ormai, certe volte non riesco più a gestirla. Sento che potrebbe scivolarmi via dalle mani da un momento all'altro, ed io non so cosa fare per impedirlo.»

«Se me ne avesse parlato ieri magari avrei cercato di farla ragionare. Ma è successo dopo che ti ha dato la roba quindi?» Mi domandò con aria pensierosa.

Io mi girai verso di lui stranito. «Di quale roba stai parlando?» Gettai il fumo fuori dalle narici e con la bocca creai un nuvoletta che si disperse davanti a me.

Brad corrugò la fronte. «Ieri mattina è venuta a casa mia dicendo che volevi della roba forte.» Affermò con aria disorientata.

Spostai il ciuffo indietro con una mano sgranando gli occhi. «Ma cosa cazzo stai dicendo, Brad? Io non so nulla.» Esclamai agitandomi. Le peggiori ipotesi iniziarono ad impossessarsi della mia mente.

Vidi Brad perdersi nei suoi stessi pensieri mentre cercava di evitare il mio sguardo. Si torturava le mani come se volesse morire in quel momento piuttosto che affrontarmi. «Merda...mi ha fregato, amico mi dispiace tanto. Non gliel'avrei mai data altrimenti, te lo giuro.» Borbottò in preda al panico.

Scattai in piedi facendo rovesciare il bicchiere con la birra su tutto il bancone. «Cosa gli hai dato?» Chiusi entrambe le mani a pugno cercando di mantenere la calma.

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