otto

1.3K 81 26
                                    

quella notte, con quegli occhi rossi che risaltavano nel buio, taehyung riuscì a dormire poco niente.

avrebbero fatto tanta paura, se no fossero stati così dolci.

quel 'ragazzo' aveva qualcosa di troppo, troppo anche per lo scienziato più intelligente.

non sapeva come fare a staccare l'attenzione da quei dolci occhi rossi, quasi assetati di sangue.

la mattina si strofinò gli occhi, lo stomaco brontolava, così aprì i cereali e ne mangiò qualcuno, non voleva finirli.

jeongguk uscì dal letto presto, e non tornò per tutta la mattina, secondo la luce del sole.

rientrò verso metà giornata, almeno così poteva sembrare dalla percezione del tempo di taehyung.

aveva comprato qualcosa, aveva un sacchetto in mano.  si tolse lo smoking, sedendosi sul letto, sempre verso taehyung.

"come ti chiami?" gli sorrise. con il suo solito e dolce sorriso, gli occhi diventavano due fessure e le labbra si alzavano.

taehyung rimase incantato e spaventato allo stesso tempo.

"io..tae.. taehyung." sussurrò, deglutendo. non aveva più voce, già solitamente parlava piano.

jeongguk scrisse qualcosa sul nuovo taccuino, con la nuova penna che aveva comprato. sembrava contento.

"cosa ti serve per mangiare?" chiese, non appena finito di scrivere.

"um.. non lo so.. cose da.. umani(?)" sussurrò, guardandolo sempre più stranito e attratto.

era possibile che quello che dovrebbe essere un mostro, fosse così bello?

jeongguk si limitò ad annuire.

"cosa ti piace, taehyung? sai, ti vedo stare male.. però io non capisco che faccio di male..vorrei farti stare bene, lo sai?" si chinò verso di lui, perforando l'anima di taehyung con i suoi occhi rosso sangue, e quel gentile tono.

taehyung non capiva. era trattato come un animale , come poteva stare bene così?

jeongguk strinse i pugni.

"non mi piace quando non mi rispondono." strinse più forte i pugni, fino a far diventare  le nocche bianche.

lo prese dalle catene, tirandolo fuori.

"non farmi arrabbiare taehyung. io ci sto provando." strinse la presa sui suoi polsi.

il minore alzò lo sguardo "perché" sussurrò, vicino al suo volto. aveva paura? molta, però quella paura lo attirava ancora di più.

"..cosa?" domandò jeongguk, senza capire.

"perché..perché ci provi?" sussurrò taehyung, di nuovo.

"....perché sei.. tu.. cioè..perché sei fantastico." lo guardò dritto negli occhi.

"non so neanche come descriverti.. guardati.." lo mise a sedere sul letto e lo guardò dalla testa ai piedi.

"ora..ora ho capito.." sussurrò, correndo velocemente fuori dalla camera.

ℳonster.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora