tre

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taehyung cosa doveva farsene di documenti che parlavano di come conservare la carne umana per mangiarla meglio? di dove prenderla di alta qualità?

non sapeva cosa fare, e in più quelle foto così veritiere lo avevano traumatizzato.

ma soprattutto, chi era quel ragazzo?

come gli riportava quei documenti?

si sentiva in ansia, tanto che uscì dal bar senza pagare e gli furono urlate dietro le cose più cattive.

si grattò la nuca, mentre andava via, borbottando insulti verso la vecchia proprietaria.

camminava molto velocemente, stavolta, ma qualcosa di freddo lo afferrò per la spalla, fermandolo con una forte presa.

forte talmente tanto da far rilasciare a taehyung un mugulio, strinse un occhio.

"tu. mi hai rubato i fogli." questa volta arrivò all'orecchio di taehyung una voce dura, ferma, inquietante.

rabbrividdì dalla testa ai piedi, deglutendo.

aveva tanta paura, e non sapeva neanche perché.

cercando di assimilare la situazione, si limitò a scuotere la testa.

"no... no" cercò di girarsi verso il proprietario della voce, ma rimaneva fermo per via della presa stretta sulla sua spalla, oramai dolorante.

"ti sono semplicemente caduti.. ho provato ad inseguirti ma non sono riuscito" farfugliò, sentendo l'ennesimo brivido partire dal fondo della schiena e arrivare fino alla testa.

"ah sì?" pronunciò, ancora più freddo e più vicino all'orecchio di taehyung, il ragazzo sconosciuto.

taehyung strinse gli occhi, la sua stretta forte faceva male, sembrava quasi che potesse rompergli la spalla e accartocciarla come un pezzo di carta.

ansimò di dolore, cercando di spostarsi.

preso alla sprovvista da una spinta di taehyung, il ragazzo indirtrggiò, lasciandogli la spalla.

velocemente il rosso si girò, forse era la giornata delle scelte pessime.

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il mio secondo nome non è suspence inutile, se ve lo stesse chiedendo.

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