CAPITOLO 6: Figlia del mare

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Era ormai tempo di tornare a scuola, ma le tre amiche scelsero di restare al campo e gli unici che se ne andarono furono Percy e Annabeth.

Quel giorno i ragazzi del campo decisero di organizzare una festa in riva al mare e, mentre stavano ballando, uno strano tentacolo afferrò Elena per una caviglia e la trascinò in acqua. Alex, che aveva assistito alla scena, prese la sua spada e si gettò in acqua.

Il mostro non era altro che un polipo gigante di color rosso violaceo con lunghissimi tentacoli e ventose munite di aculei.
Appena vide Alex, il mostro-polipo, che intanto teneva prigioniera Elena tra i suoi tentacoli, cercò di colpirla: un tentacolo la sfiorò e lei riuscì a tranciarlo di netto con la sua spada, ma subito comparve un altro tentacolo diretto alla sua pancia che però si fermò d'improvviso.
Alex notò infatti che, attorno a lei, si era formato uno scudo protettivo d'acqua che le permise di avvicinarsi al mostro-polipo e di conficcargli la spada in testa, trasformandolo in polvere dorata.
Nel frattempo però, Elena era sprofondata ed Alex, non capendo come facesse ad essere ancora viva dopo tutto quel tempo passato sott'acqua, raggiunse Elena piena di ferite a forma di cerchio su braccia e gambe.

Appena Elena ed Alex arrivarono in superficie, Nico corse da loro preoccupato ma, appena vide il tridente posto sopra la testa di Alex, si fermò e balbettò "Ma... ma... ma... tu... sei figlia di Poseidone quindi mia sorella???". Alex guardò il suo riflesso sull'acqua e, dopo aver notato che aveva un tridente sopra la testa, per nulla sorpresa, si rivolse a Nico dicendo "A quanto pare sì! Ma ora occupiamoci di Elena che è gravemente ferita...". Prima che lei finisse la frase Nico aveva già preso in braccio Elena e, dopo averla portata in infermeria, accompagnò Alex nella cabina 3 dedicata a Poseidone.

La cabina era un edificio lungo, massiccio e basso con le pareti esterne di pietra grigia e porosa costellate da frammenti di conchiglie e corallo.
Al suo interno vi era un odore salmastro, le pareti luccicavano come il guscio di un ostrica e c'erano sei letti a castello e una fontana d'acqua salata (dono di Poseidone). Alex si sedette su uno dei letti e salutò Nico il quale corse in infermeria curioso di sapere come stesse Elena.

Dopo aver passato l'intero pomeriggio accanto al letto di Elena, Nico fu felice di vederla sveglia "Tutto a posto? Come ti senti?" gli chiese lui. Elena, con la voce roca, rispose "Un po' stanca, ma non c'è male grazie" guardò intensamente gli occhi di Nico, arrossendo leggermente "Sei carina" disse Nico diventando più rosso dei suoi capelli e, avvicinandosi alla ragazza, le lasciò un tenero bacio sule labbra "Ora vado a mangiare e poi a letto, ci vediamo domani". E se ne andò sotto lo sguardo sognante di Elena.

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