CAPITOLO 23: La leggenda di Mulan

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Era l'una di notte del 16 gennaio. Elena e Francesca stavano bussando alle porte dei compagni per riunirli nel corridoio "Ora voi mi spiegate per quale divino motivo ci avete svegliato all'una di notte dopo che io ho fermato un maledetto ciclope rischiando di morire" disse infuriata Alex "Semplicemente dobbiamo partire per Pechino" rispose Elena "Basta che non andiamo in aereo" affermò Nico spaventato "Concordo pienamente con mio fratello" continuò Alex in maniera assonnata "Ci sono rimaste alcune dracme, perché non utilizzarle?" propose Chris estraendo le monete dalla tasca. I ragazzi invocarono Iride e si fecero trasportare fino a Pechino.

Appena arrivati, iniziarono a gironzolare per le vie della metropoli in cerca di qualche indizio. Dopo un'ora di ricerche non erano riusciti a trovare niente, ma un cartellone pubblicitario attirò l'attenzione di Chris: vi era rappresentata un'antica spada di colore rosso con incastonata sull'elsa una perla dello stesso colore  "Ragazzi guardate quella spada!" affermò indicando il cartellone, i ragazzi guardarono il cartellone e riconobbero la perla, quindi decisero di andare nella via indicata, trovarono una lunga fila di persone che aspettavano di entrare in una casa "Adesso come facciamo? Non possiamo nasconderci come al solito" affermò Alan "Ci mettiamo in fila e, quando siamo dentro, troveremo un modo di prendere la perla senza farci vedere" spiegò Francesca.

Entrati nella casa, seguirono la guida che era una vecchia signora discendente di Mulan e, a quanto pare, anche di Ares. Ad un certo punto del tour arrivarono davanti ad una teca di cristallo con all'interno la spada "Fermiamoci qui" sussurrò Elena agli amici e quando rimasero soli, iniziarono a escogitare un piano per prelevarla.
Alan stava controllando che non ci fosse un qualche allarme "Non c'è niente" affermò "Bene Nico, a te l'onore: sollevala il più lentamente possibile senza fare rumore" ordinò Francesca, Nico seguì i suoi comandi mentre Alex prese la perla, "Ora meglio muoversi, non ci tengo a finire in una prigione cinese" disse Chris. Erano appena usciti quando sentirono uno strano rumore tra i cespugli, i 6 presero in mano le loro armi, pronti a combattere, quando, davanti a loro, apparve uno Shih Tzu dal pelo bianco e nero "Che carin....." affermarono in coro mentre il cagnolino si trasformò in un enorme drago sputafuoco.
I ragazzi iniziarono a correre per le vie di Pechino mentre Alex si domandava cosa stessero vedendo i mortali. Corsero fino a raggiungere una fontana in mezzo ad una piazza, i fratelli si guardarono con sguardo complice e poi guardarono la fontana " Pensi quello che penso io?" chiese Nico alla sorella " Sì, facciamo un bagno a quel bel cagnolino" affermò lei iniziando a comandare l'acqua aiutata dal fratello, Chris e Francesca scagliarono più frecce possibili mentre Alan tentava di avvicinarsi alla coda. Erano nel bel mezzo della battaglia quando Nico riuscì a tappare la bocca del drago con una bella manciata di acqua e a spegnere momentaneamente le sue fiamme, "Centro!" esclamò lui in segno di  vittoria. Francesca stava per dare un nuovo ordine quando un fulmine la sfiorò colpendo una zampa del drago, che urlò di dolore. Tutti si girarono verso Elena la quale, grazie alla sua lancia, stava lanciando saette ma qualcosa in lei era cambiato: si era sciolta la treccia e i suoi occhi erano luminosi. Scagliò un ultimo fulmine dritto al cuore del drago, uccidendolo "Ok ora ho fame, cinese?" chiese Elena togliendosi un ciuffo di capelli dalla faccia e lasciando gli amici alquanto sorpresi.

Dopo la cena, i 6 decisero di fare una passeggiata " Ti stanno bene i capelli sciolti" affermò Nico accarezzandoglieli e facendo così notare ad Elena di non essersi rifatta la treccia "Grazie, mi aiuti a fare la treccia?" rispose lei passandogli un elastico e, mentre Nico tentava di farne una decente, Francesca fece l'unica domanda che tutti si ponevano ma nessuno voleva dire "Elena da quando sai comandare i fulmini?" chiese curiosa "L'altra notte mio padre mi è apparso in sogno e me l'ha insegnato" spiegò la bionda controllando l'operato del fidanzato, per poi ringraziarlo con un bacio. I ragazzi stavano pensando ad un modo per arrivare in Giappone, quando Nico e Alex sentirono una voce "Vi aiutiamo noi" disse un pegaso nero " Blackjack! Come va amico?" chiese Nico avvicinandosi al pegaso e accarezzandolo. Accanto a lui c'erano altri due pegasi, uno bianco di nome Pegaso, e uno grigio di nome Spirit. I ragazzi montarono in sella e iniziarono a volare per i cieli di Pechino verso il paese del sol levante.

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