4. Il nuovo fidanzato

4.7K 333 653
                                    


Il volto di Louis lo fissava malinconico dallo schermo.

Accanto a quello sorridente di Luke Brown, mediano e bandiera dell'Everton, un metro e settanta d'altezza, svariati metri quadrati di pelle tatuata, testa rasata con cresta a punta.

Il suo nuovo fidanzato.

Non era il ragazzo ufficiale, ovviamente. Nessuno sapeva niente di loro due. Persino Liam, che aveva contatti con Louis tramite l'agenzia che curava gli affari di entrambi, gli aveva assicurato più volte che erano solo amici, e che Brown era etero, perché nonostante la giovane età (ventiquattro anni) era già sposato e con una figlia.

Ma Harry non era stupido: chissà quanti calciatori gay avevano moglie e figli. Brown non era il primo e non sarebbe stato l'ultimo. Chissà, forse anche Louis l'avrebbe fatto, presto: una bella velina all'altare e qualche pargoletto che seguisse le sue orme di sportivo professionista.

Era così ovvio che fosse il suo ragazzo.

Brown era un rozzo. Ok, anche Harry era un po' rozzo, ma Brown era oltre. Non era possibile che uno come Louis, snob e con la puzza sotto il naso, diventasse semplicemente amico di un buzzurro tatuato come lui. Molto più probabile che si fosse fatto affascinare dai suoi muscoli e dal suo maschio grezzume e se lo fosse portato a letto.

Erano sempre insieme. Uscivano insieme ogni sabato sera, e Louis non era il tipo a cui piaceva uscire il sabato sera, quindi se ci usciva doveva esserci una ragione di altro tipo. E lì, davanti ai suoi occhi, c'era l'ennesima prova: quella foto era stata scattata al mare, in vacanza, isole greche. Erano andati in vacanza insieme! Se non era una prova quella...

Perché ho aperto Instagram?

Non aveva mai annullato l'iscrizione al profilo di Louis. Non voleva fare la parte dell'ex rancoroso. Harry non usava molto spesso i social, ma le rare volte che faceva login su Facebook o Instagram, per lo più allo scopo di pubblicare qualche foto della squadra, c'era sempre qualche immagine di Louis che appariva nel feed: agli allenamenti, all'evento di beneficienza, dopo l'ennesimo gol segnato...

E ora, lì, il pugno nell'occhio: in vacanza con il fidanzato.

Perché cazzo ho aperto Instagram?

La risposta era semplice: perché si era stufato di arrovellarsi sul foglietto di Maga Magò.

E invece era meglio se continuavo a studiare quello.

La cosa migliore, a dire il vero, sarebbe stata studiare per l'esame del giorno dopo, ma come poteva farlo, con tutto ciò che era successo?

Diciotto in arrivo, pensò.

Se, magari diciotto. Facile che non lo passo.

Decise di non pensare all'esame. Avrebbe ripassato nel pomeriggio, dopo pranzo.

Fece log-out da Instagram, posò il cellulare sul tavolo e riprese in mano il foglietto, per provare a googlare qualche altro nome.

Nonostante i buoni propositi, alla fine non l'aveva buttato, perché aveva fatto l'errore di darci un'ultima occhiata, e aveva letto una cosa che l'aveva inquietato. Uno degli ultimi nomi della lista era: Rose Evans: 2 agosto 1980 - 10 giugno 2020.

Rose era il vero nome di Maga Magò. Glielo aveva detto Liam, tanti anni prima: Rose e Daisy. Le due sorelle. A Harry era rimasta in mente la sciocca combinazione floreale.

A vederla le avrei dato più di quarant'anni... ma è lei, ovvio.

C'era scritta la sua data di morte. Sapeva che sarebbe morta il giorno prima. Esattamente come aveva detto a Harry.

L'ultimo evocatore - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora