Capitolo 9

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Pov's Enoch

«Ah non sai come era figa quella lì. È stato un paradiso accompagnarla a fare il tour insieme a me, con il fratello» Christian è sdraiato sul suo letto a castello, mentre guarda il soffitto «era vestita così bene, come ce la siamo vista noi stamattina: maglietta nera scollata e pantaloni bianchi: uno schianto in una parola»

Annoiato guardo anch'io il soffitto del suo letto essendo al letto di sotto.

Non ha fatto altro che parlare della nuova arrivata, e devo ammetterlo che è proprio uno schianto, come Christian l'ha descritta.

«Almeno, hai scoperto come si chiama?» gli chiedo, tanto per infilarmi nel suo lungooo discorso.

Lui si abbassa per guardarmi dal suo letto in alto, sovrappensiero:«Oh mio Dio!! La segretaria l'ha detto ma non me lo ricordo.
Cazzo!!» impreca e io non posso fare a meno di pensare quanto sia idiota e divertente allo stesso tempo, e sbuffo.

«Cazzo!! Ce l'ho sulla punta della lingua! Madonna santa, come posso essere così cretino»

«Semplicemente, non sai se vivi ancora sulla terra o sulla luna.
Non è così difficile ricordarsi il nome di un'alunna. Christian, a volte mi sorprendi ancora di più di Simon e devo dire che c'è ne di differenza tra voi due» non so se essere annoiato o ironico.

Probabilmente tutti e due.

Lui però continua a pensare il suo nome e dopo un po' urla:«Olive! Ecco come si chiama. Olive!»

Non dico una parola, soddisfatto della sua enormeee intelligenza.

Non c'è mai niente da fare qui dentro, quindi non posso fare a meno di sbuffare di nuovo, annoiato.

Alcuni ricordi piacevoli, però, ritornano alla mente e non posso fare a meno di sorridere in modo perverso.

«Vado a fare una doccia. Fra un po' si mangerà e non vedo l'ora di reincontrarla» afferma Christian.

Dopo un cenno con la testa, dato che abbiamo ancora un po' di tempo, inizio a vagare nei miei ricordi all'incontro con quella tipa.

Io e Christian vediamo passare dei nuovi arrivati all'intervallo.

Maschio e femmina : il primo ha i capelli neri e gli occhi marroni, ma noi ci concentriamo più sulla seconda.

Ha capelli ramati e occhi verdi.

Cammina basso stringendo la mano di, probabilmente, suo fratello.

La guardo negli occhi e dopo un po' di tempo ricambia.

Nei suoi occhi verdi, posso vedere la sua curiosità e la posso capire benissimo: i miei occhi hanno sempre stregato chiunque.

Alla fine mi volto verso Christian, e faccio in modo che lo senta anche lei:«No, mi sembra troppo presto... Non so neanche se conosce i preliminari del sesso» gli dico con un sorriso, aspettando la reazione della nuova arrivata.

Che non tarda ad arrivare: diventa rossa più di un pomodoro e abbassa lo sguardo sulle sue scarpe stringendo la mano del nuovo arrivato, insieme a lei.

L'abbiamo fatto apposta, e io e Christian ora sorridiamo come due idioti, mentre la campanella suona per informarci che l'intervallo è terminato.

Vedo i due fratelli scomparire velocemente, per andare verso la presidenza.

Il fratello sembra in gamba, mentre la sorella si sarebbe persa ancor prima di entrare.

Un §orriso sotto le §telle (#Wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora