Capitolo 32

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Pov's Fiona

Sono passati 2 giorni dal quasi bacio tra me e Simon.

Anche ora pensandoci, sento ancora il mio cuore battere a ritmo irregolare.

Mi trovo in classe, sono da sola perché Olive ed Emma si stanno ancora vestendo.

Ritardatarie, penso con un sorriso.

Pure il professore non c'è ancora, quindi mi godo relax assoluto.

Disegno cuoricini sul mio quaderno di francese.

Da quando? Io non ho mai disegnato qualcosa su dove studio.

Oh mio dio, che mi sta succedendo?

Inoltre la mia mente vola sempre su Simon, non faccio altro che pensare a lui.

Ai suoi occhi così azzurri, ai suoi morbidi capelli color cioccolato, al suo sguardo così intenso come ora.

Mi sta scrutando fino in fondo e volgo finalmente i miei occhi castani verso di lui.

«Che fai già qui? È presto» mi domanda, sedendosi vicino a me.

Io mi agito subito sulla sedia, in questo periodo il ragazzo più popolare della scuola non fa altro che rivolgermi la parola.

«Potrei farti la stessa domanda» gli dico con un sorriso che lui ricambia.

«Cuoricini? Sapevo che sei una ragazza romantica, ma non hai mai disegnato dei cuori su un quaderno di scuola»

«Non lo so.. sono sovrappensiero in questo periodo» mi alzo in piedi e mi metto davanti ad una finestra.

«E a che cosa pensi?» mi chiede, guardandomi intensamente.

Arrossisco, non posso dirgli che c'è lui al centro dei miei pensieri.

«A un po' di tutto» alterno lo sguardo dal paesaggio che c'è fuori al mio foglio appoggiato ad un quaderno qualsiasi.

Sento qualcuno circondarmi i fianchi da dietro, e appoggiare le labbra al mio orecchio.

Il mio cuore comincia a battere forte, mentre appoggio il mio quaderno sul banco.

Mi stringe così forte che mi sembra di impazzire.

«Pensavi a me?» mi avvolge ancora di più le braccia intorno alla mia pancia.

«A che cosa pensa la ragazza più studiosa e bella della scuola?» mi sussurra all'orecchio.

Oh mio Dio, lui pensa che sia bella.

Non carina, ma bella.

«A te» dico senza pensare, prima di arrossire.

Mi lascia un bacio sulla guancia:«Al quasi bacio?» mi morde lentamente il lobo dell'orecchio, facendomi gemere.

«I-io...mmh...» mugugno di poco quando passa all'altro orecchio.

«S-si» sussurro finalmente.

Si, penso ancora a quello che stava per succedere.

Mi gira verso di lui e mi accarezza piano la guancia, in viso un espressione dolce.

«Ho letto i post-it» mi passa il dito sulle labbra, mentre io arrossisco«molto poetica anche tu, Fiona»

«Vorrei ancora sentire se le tue labbra sanno ancora di vaniglia» mi tocca ancora le labbra con il dito.

Sono sempre più rossa, ma ogni suo movimento mi attrae.

«Nei tuoi occhi vedo ancora la tua innocenza. È come se non ti avessi mai rubato la verginità» mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«E questa cosa mi fa eccitare in una maniera che tu neanche immagini» dice con voce roca.

Un §orriso sotto le §telle (#Wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora